Ho paura di perdere mio marito

Serena

Salve, io ho 27 anni, sono sposata da 3 anni e ho due bambini piccoli molto vicini di età (hanno 13 mesi di differenza), la piccola ha solo 3 mesi. Sono sempre stata una persona piuttosto insicura ma ho sempre trovato la grinta per affrontare le mie piccole sfide quotidiane e per raggiungere i miei obiettivi. Da quando ho conosciuto mio marito sono sbocciata, ho aumentato la mia autostima e ho vissuto dei momenti fantastici. Ha veramente illuminato la mia vita. Non nascondo che la nascita del mio primo figlio, per quanto fosse cercata, mi ha destabilizzata molto, sia come donna che come coppia e proprio quando stavamo ritrovando equilibrio ho scoperto di essere nuovamente incinta. Da qualche settimana però è nata in me un'immensa paura che non riesco a gestire. Ho paura di perdere mio marito, di vederlo andar via con un'altra donna, di perderlo per sempre. (Poco dopo il mio matrimonio i miei genitori si sono separati per infedeltà di mio padre. Adesso dopo la nascita della mia seconda figlia, hanno ricominciato a frequentarsi. A volte penso che se lo ha fatto mio padre può farlo chiunque). In queste notti ho iniziato anche ad avere incubi in cui mio marito mi tradiva di fronte a me o in cui lui moriva. Incubi che poi mi condizionano la giornata perché continuo a ripensarci come se quelle immagini mi rimanessero incollate agli occhi. Mi rendo conto che tutto ciò non fa bene né a me né alla relazione di coppia. Cosa posso fare? Scusate se sono stata prolissa ma ho tentato di riassumere in queste righe. Grazie

8 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno,

l'arrivo dei figli all'interno di una coppia è un momento molto bello, ma anche molto delicato e frequentemente quello che si verifica è una momentanea perdita di equilibrio della coppia stessa, che è chiamata ad un grande cambiamento: da essere infatti solo coppia coniugale diventa anche coppia genitoriale.

Le richieste dell'essere neogenitori e soprattutto neo-mamma sono molto alte e spesso accade che l'aspetto che riguarda la coppia coniugale viene temporaneamente messo da parte per dare maggiore spazio alla genitorialità.

Si tratta di una situazione del tutto fisiologica che però può essere talvolta anche molto destabilizzante come lei stessa descrive e portare a timori, sofferenze e incomprensioni.

Lei è però stata capace di accorgersi di tutti questi segnali e di non sottavalutarli, cosa molto importante e positiva.

Quello che le consiglio di fare è di affrontare questo delicato periodo con uno psicoterapeuta. Sarà lo specialista a decidere insieme a lei se sia più indicato un percorso di terapia individuale o forse un percorso di coppia.

Affrontare subito certi disagi è il primo passo verso una positiva risoluzione.

Cordiali saluti

Dott.ssa Ilaria Di Nasso

Dott.ssa Ilaria Di Nasso

Pisa

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Gent.le Serena,
La ringrazio per aver dato una descrizione così accurata della questione che ci pone. Tuttavia, le premetto che per avere una risposta esauriente sarebbe opportuna un' investigazione più complessa della situazione.  Mi sembra di capire che il malessere  che prova in questo momento sia dovuto alla preoccupazione di poter perdere la sicurezza e la serenità che la figura di suo marito porta nella sua vita. Le chiedo di fare attenzione a quali segnali riscontra oggettivamente in lei e in suo marito tali da alimentare o escludere questo suo timore. Le consiglio di effettuare quanto meno qualche consulenza psicologica per approfondire altri aspetti che ha citato nella descrizione della sua domanda. Cordiali saluti. 

Dott. Edoardo Guerrieri

Dott. Edoardo Guerrieri

Lucca

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Cara Serena,

la maternità è sempre un periodo di cambiamenti (ovviamente fisici) ma anche emotivi e relazionali. Ciò che ci aspettiamo in una relazione dipende da quello che abbiamo "imparato" nella nostra vita e, in primis, da quello che abbiamo visto nelle relazioni per noi più significative: i nostri genitori. In situazioni di stress (anche se positive come la nascita di un figlio) i nostri schemi mentali si attivano, senza che noi possiamo riuscire ad esserne consapevoli e influenzano il nostro modo di pensare e sentire il presente.

Un percorso di psicoterapia, più o meno breve, potrà aiutarla ad essere consapevole di ciò che la spinge ad avere "paura di perdere mio marito", riuscendo così a modificare i sottostanti pensieri disfunzionali e ridarle serenità ed equilibrio.

Cordiali saluti.

Dott.ssa Monica Palla

Dott.ssa Monica Palla

Pisa

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Salve Serena,

l'arrivo di/dei figli è un momento di gioia ma anche altrettanto destabilizzante nella vita di una coppia, dove uno si trova a passare da coppia coniugale a coppia genitoriale... è uno scoprirsi in un ruolo diverso con quello che si è stati abituati a convivere... e per questo tutti i timori, dubbi, perplessità sulla coppia vengono fuori.

Probabilmente l'esperienza che ha tratto dai suoi genitori riveste un ruolo molto importante...

Pensi a questo come ad un momento di riflessione, e rifletta anche sulla possibilità di poter essere aiutata ad affrontarlo con l'aiuto di uno psicologo/psicoterapeuta, con cui potrebbe fare una lavoro più approfondito su come si è arrivati a ciò ma soprattutto su come potrebbe essere affrontata la situazione...

Rimango a disposizione

Salve Serena,

ho sentito in ogni sua frase la paura di ritrovarsi sola e vedersi andare via suo marito. E' probabile che il periodo che sta affrontando sia stressante un pò per tutto quello che ci dice e che le accade attorno, un pò forse per dei segnali non così positivi che lei sta cogliendo in suo marito.

Tenere dentro di sè il dolore, il sospetto, la mancanza di fiducia e tutti i pensieri negativi che emergono non contribuisce in senso positivo alla relazione. Ha fatto bene a chiedere aiuto. Forse dovrebbe cercare di capire il motivo per cui, proprio in questo momento, sono emerse queste paure, per riuscire a capire come uscire da queste brutte sensazioni.

Rimango disponibile.  

Dott.ssa Federica Piccinelli

Dott.ssa Federica Piccinelli

Lucca

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Gentilissima,

da come scrive, la sua paura è legata alla sua storia personale e non a segnali di malessere che sente appartenere alla relazione con suo marito. E' cosi? Consulti uno psicoterapeuta della sua città, vedrà che riuscirà ad aiutarla a comprendere le origini di queste paure e a lavorare sulla sua autostima che, capirà, non deve dipendere da nessuno, neanche dalla persona che amiamo. Insomma...se perde lui, perde anche l'amore per se stessa?

Resto a disposizione

Dott.ssa Valentina Nappo

Dott.ssa Valentina Nappo

Napoli

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Buongiorno Serena,

probabilmente quello che è successo nella sua famiglia genitoriale può aver appesantito il suo giudizio sui due ruoli che oggi si trova a vestire, ovvero quello di moglie e quello di mamma.

Dopo la nascita del primogenito, è diventata mamma, un ruolo che non poteva conoscere e con il quale per la prima volta si è confrontata. Probabilmente si è sentita affaticata nel rivestire velocemente i panni di moglie ovvero di donna, e quando le cose si stavano stabilizzando è arrivata anche la seconda.

Probabilmente oggi quello che le sta arrivando in termini di disagio, principalmente è dovuto ad una sua confusione percepita in merito alla sua nuova identità di donna, oggi moglie ed anche mamma. 

Saluti.

Ciao Serena, complimenti per i tuoi bambini, che sono sempre una benedizione, ma da quello che leggo non sono l'unica benedizione della tua vita. Hai un marito che, come pochi, ha alimentato la tua autostima e questo non è da tutti. Oggi si parla molto di violenza di genere  che spesso distruggono  la personalità delle loro donne, mentre a te è successo  l'esatto contrario.

Nonostante tutto il passato è dietro l'angolo. Qualcuno dice che " si perdona, ma non si dimentica", e questa è una grande verità. La nostra mente e, soprattutto, il nostro cuore, memorizzano tutto e prima o poi il vissuto riemerge e con lui le nostre paure.

Una cosa che ti chiedo vivamente è di vivere serenamente la gioia e la stima che ti dona tuo marito e di non generalizzare pensando che tutti gli uomini  siano come tuo padre. Il destino ha voluto regalarti una seconda possibilità donandoti tuo marito, quindi goditelo appieno e non farti rovinare la vita per l'ennesima volta da un uomo che,per primo,non ha avuto rispetto per se stesso.

L'infedeltà non è un buon segno e non sempre, come si dice, colpa dell'altra persona. E' un fantasma,una brutta abitudine che ci portiamo dietro. Non perdere tuo marito dandola vinta a tuo padre.
Un abbraccio