Il mio problema è una profonda angoscia

Veronica

Salve, sono una ragazza di 24 anni ed il mio problema è una profonda angoscia che scaturisce da diverse situazioni. A volte è come se non provassi affetto per le persone di cui mi sono circondata, tra cui gli amici o le relazioni sentimentali; mi sembra che non vadano bene e cerco intorno a me sempre qualcun'altro e ciò mi provoca angoscia e ansia. Altre volte invece mi succede di mettermi in testa di fare una cosa (dalla più piccola come andare a ballare una sera, alla più grande, come trasferirmi in un altro stato), ma una parte di me non vuole assolutamente farla, e così non so più cosa voglio veramente. Ed anche questo mi provoca angoscia. Il mio background è quello di una persona molto insicura e con poca autostima. Quando ero piccola avevo uno scarto molto alto tra l'idolatria in cui mi ponevano i miei familiari (tra cui mia madre e mia zia, le quali entrambe soffrono di ansia e si comportano da mamma chioccia nei miei confronti) e l'esterno, in cui avevo delle maestre che mi trattavano molto male e i pari che mi isolavano. Da allora, sono vissuta in uno stato di inconsapevolezza delle mie azioni, passando tutto il tempo a rimuginare sulle mie problematiche e non attivandomi nelle cose terrene, come coltivare le mie passioni. Vivevo in un mondo mio, nel quale immaginavo di vivere una vita perfetta, dove io riuscivo a realizzarmi. Ora è la prima volta che mi sveglio (forse è perché è da più di due anni che sono in terapia), ma comunque continuo a non riuscire a riappacificare la parti dentro di me, ossessionandomi con pensieri su cose che devo fare, dicendomi che se non le faccio sprecherò la mia vita. Scusate per la lunghezza e grazie mille per l'ascolto.

3 risposte degli esperti per questa domanda

la separazione fra parti di te, l'immaginario, il senso del dovere, la realtà, il desiderio, credo sia alla base del tuo disagio; di positivo c'è il livello di consapevolezza che hai raggiunto, credo che tu debba andare avanti con la terapia per poter avanzare ancora
Cara Veronica, sento che il tuo senso di angoscia è piuttosto notevole e ti fa stare molto male. Mi piacerebbe sapere se di quanto affermi ne hai già discusso con la tua/tuo psicoterapeuta. Sono 2 anni che sei in terapia e capisco che a te sembra molto tempo specialmente se non trovi grossi giovamenti, devo dirti, però, che la psicoterapia procede positivamente soprattutto se tra le due parti (paziente e terapeuta) si riesce a creare un forte e sincero feeling/legame fatto di reciproca stima e fiducia. Quindi ti chiedo: ti sembra che questi presupposti esistano nel tuo rapporto terapeutico? In qualsiasi caso (sì - no o altro) ne devi parlare apertamente con il tuo/tua psicologo/a ed insieme stabilire cosa fare, come procedere ulteriormente. Devi parlare di tutto apertamente nello spazio/tempo a te riservato per la psicoterapia, non ci devono essere tabù!! Comunque senz'altro devi continuare la terapia che - molto probabilmente (tenendo presente anche la tua giovane età) - può durare un po' di tempo per poterti fornire strumenti e risorse interiori per acquisire sicurezza ed autostima. Facendo questo non mi sembra che tu stia sprecando la tua vita! Anzi te ne stai prendendo cura!! è solo che alla tua età si vorrebbe risolvere tutto molto in fretta! Purtroppo non é così!! Ti ci vuole ancora un po' di pazienza e ti auguro di averla tutta quella che ti occorrerà per risolvere i tuoi problemi angoscianti!! Un cordiale saluto.
Salve Veronica, da quello che lei scrive mi sembra che lei abbia una visione abbastanza chiara del suo stato, probabilmente grazia al supporto psicoterapeutico che lei ha da 2 anni. Mi sembra di capire è che ha difficoltà a realizzare i suoi progetti perchè sono troppo grossi rispetto alle sua potenzialità, come se si rendesse conto di non essere in grado di realizzare tutti i suoi sogni e questo la fa star male. E' importante avere sogni e passioni e cercare di realizzarli, ma occorre assumere la consapevolezza dei propri limiti e imparare ad accettarli. Provi a parlare con la sua terapeuta di questi aspetti e ad affrontare insieme a lei anche i limiti della psicoterapia, potrebbe esserle d'aiuto. Buona giornata,