Non riesco a lavorare per ansia

Giorgio

Buongiorno,
Ho un problema di ansia, ansia anticipatoria, ansia sociale, agorafobia, attacchi di panico. Sono stato in cura 6 mesi presso specialista psichiatra prendendo farmaci come antidepressivo sereupin e ansiolitici. Non tolleravo bene la cura e alla fine anche vista l'inefficacia della psicoterapia ho smesso di andarci e ho dismesso i farmaci. Sono poi ricaduto completamente nel problema e adesso non so più neanche a chi rivolgermi. Non riesco più a recarmi al lavoro e a svolgere normali attività. I farmaci mi hanno aiutato solo in parte e non per molto. Non voglio tornare da altri specialisti anche per il costo eccessivo. Non so più cosa fare e non riesco a seguire le cure comunque. Devo rassegnarmi?

6 risposte degli esperti per questa domanda

Gent. Utente, perchè rassegnarsi e continuare a star male? Esistono anche le strutture pubbliche a cui rivolgersi. Ne parli col suo medico di base e si faccia indirizzare. 

Rammenti comunque che l'adesione alle cure è un elemento da non sottovalutare per ciò che attiene al miglioramento della sintomatologia di cui soffre, soprattutto per la dimensione psicoterapeutica. Il mio consiglio è di riprovare ad affidarsi ad un professionista che le ispiri fiducia, con cui indagare le cause scatenanti del problema.

Se volesse ulteriori chiarimenti, resto a disposizione. Buona serata

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Padova

La Dott.ssa Daniela Benvenuti offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Giorgio,

mi chiedo se nel suo percorso abbia avuto occasione di affrontare le motivazioni che l'hanno portata a non riuscire a seguire la psicoterapia. Ci sono diversi approcci e modi di lavorare, quindi potrebbe non aver incontrato un professionista con un approccio efficace con lei. Il costo rimane tale, capisco.

Personalmente ritengo che gli psicofarmaci siano utili ma non risolutivi, funzionano per "tamponare il sintomo". Il sintomo invee va ascoltato, ha qualcosa da dirle, qualcosa che è legato alla sua storia personale e famigliare. Questa "resistenza al cambiamento" che lei afferma può essere dovuta all'approccio non efficace con lei, ma anche a delle motivazioni personali che rendono particolarmente difficile per lei questo cambiamento. Affrontarle potrebbe esserle utile.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Chiara Crespi

Buongiorno,

non si deve rassegnare! Capisco che possa esserci dello sconforto ma cerchi di farsi cambiare la cura spieghi bene i sintomi allo psichiatra che l ha seguita e riprenda anche la psicoterapia perché serve per affrontare l ansia che ha e che la sta bloccando. eventualmente può rivolgersi al servizio pubblico se non può seguire un percorso terapeutico nel privato.

cordiali saluti.

dott.sa Verena Elisa Gomiero  

Dott.ssa Verena Elisa Gomiero

Dott.ssa Verena Elisa Gomiero

Padova

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Buongiorno Giorgio, 

comprendo il suo disagio e malessere.

Ritengo che per gestire la sua situazione sia importante farsi seguire da uno psicoterapeuta e poi eventualmente essere sostenuto da una cura farmacologica.

Comprendo che sia scoraggiato da una cura precedente che ritiene inefficace.

E' importante anche trovare la giusta relazione con il curante. Non si scoraggi per i costi, sono spese che può scaricare in quanto mediche. Merita un pò di serenità al lavoro e a casa.

Le auguro di trovare un pò di serenità.

D.ssa Montagnini

Caro Giorgio,

mi dispiace sentirti così frustrato nel descrivere ciò che ti sta succedendo.

Non hai fornito informazioni sulla tua vita, sul lavoro, le amicizie....

Da quanto tempo hai questi sintomi? Sarebbe importante capire quando sono comparsi e perché.

I farmaci possono aiutarti a lenire l’ansia, ma non a comprendere perché si forma.

Intuisco qualcosa legato alle relazioni sociali....Trovati uno psicologo, anche all’usll, hai bisogno di capire e conoscerti.

L’ ansia é un segnale ... di che cosa? Cosa ti fa paura e non sei capace di affrontare?

Sono certa che troverai un buon terapeuta che ti aiuti a superare questo momento.

Coraggio, Giorgio! Faccio il tifo x te 

dott.ssa Patrizia Tombaccini 

Caro Giorgio,

Tutta questa ansia va vista e approfondita con una buona Psicoterapia.

Io credo che a 37 anni pensare di rassegnarsi sia un'ipotesi molto lontana! Si rimbocchi le maniche e ricerchi uno/una psicoterapeuta che lavora con l'Emdr.

Ci sono liste di terapeuti formati in Emdr, suddivisi per città, sul sito dell'Associazione per l' Emdr in Italia.

Sono certa che trarrà beneficio dalla sua volontà di cambiamento, senza rassegnazione dunque.

Restando a disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti, porgo cordiali saluti.

Dott.ssa Verusca Giuntini