Agorafobia "grave"/ Attacchi di panico e ansia

angela

Buon pomeriggio, mi chiamo Angela e abito a Cosenza. Avrei voluto evitare di scrivere queste righe ma sento che il mio io interiore sta gridando aiuto. Ci tengo a precisare che oltre il mio disturbo, ho un carattere abbastanza duro e difficile e sono molto testarda. Provo a spiegare la mia situazione...ho iniziato a soffrire di attacchi di panico lievi a 19 anni e poi si sono trasformati in attacchi più forti giornalieri. Iniziai una terapia psicologica breve strategica, non costante purtroppo (non per colpa mia). Mi aiutò un po' ma se devo ragionare a mente fredda, oggi, posso dire che in questi anni il mio disturbo è stato confusionario, a momenti stavo leggermente bene e in altri ero bloccata, persa...insomma è stato come salire sulle montagne russe. In maniera graduale, insieme agli attacchi di panico si unì anche l'agorafobia e dopo anche la claustrofobia. Ho avuto un peggioramento dall'anno scorso. Gli attacchi di panico sono sotto controllo, ma ho crisi di ansia che mi buttano giù. L'anno scorso feci insieme a mia madre delle prove ad uscire, ad entrare in negozi e di cercare piano piano di evitare di guardare in continuazione l'uscita e di non aver paura delle altre persone che giravano per fatti loro. Alcune volte ci riuscì rimanendone sorpresa (ma non più di tanto) , rimasi quasi un ora in un negozio a girare anche da sola (mia madre in un altro reparto). Una serie di eventi, mi portarono ad avere problemi, in autunno, a fare anche le cose più "semplici" come scendere le scale del mio appartamento. Dimenticavo che durante questo periodo avevo iniziato un altra terapia psicologica cognitivo comportamentale. Durante questi eventi dell'anno scorso, quindi le piccole uscite e poi i problemi come scendere le scale, sottolineo che ero già in cura da un paio di mesi. Oggi, ho ancora problemi a scendere le scale e le pochissime volte che esco sono sempre accompagnata e non scendo dalla macchina...faccio un giro giusto così...Non entro in un negozio da febbraio 2020, prima della pandemia che è stata anche un gran turbamento a livello mentale (sia per me che per tutti credo). Dovrei anche andare dal dentista per un problema ad un dente ma sto sopportando da mesi proprio perchè non riesco. Anche l'ansia anticipatoria è troppa, non so come fare. Credetemi che sono distrutta, non so a chi rivolgermi, non ho una vita sociale...ho interrotto la terapia cognitivo comportamentale perchè non vedevo cambiamenti. Ho omesso molti particolari perchè il tutto è un qualcosa di troppo lungo e confusionario difficile da riportare in poche righe. Sto cercando una psicologa/o che mi possa venire incontro, non so che tipo di terapia è meglio, so solo che ne ho bisogno. Ho anche diversi problemi familiari che non mi aiutano per niente a stare un po' meglio o sollevata. Faccio un APPELLO alla vostra UMANITÀ' e SENSIBILITÀ'...
Grazie del vostro tempo e mi scuso per essermi dilungata

2 risposte degli esperti per questa domanda

Salve Angela, essendo lei una persona giovane ed avendo una sofferenza ansiosa puramente psicologica, dovrebbe per lei risultare positivo un lavoro psicoterapico, se affrontato con costanza e con la consapevolezza di eventuali resistenze al cambiamento psicologico. È il modo di pensare a se stessa, al suo contesto di vita e alle sue ansie che deve cambiare, uscendo da condizionamenti ancora operanti in lei, dovuti anche all'influenza del suo ambiente familiare, probabilmente. Le suggerisco di continuare ad avere un confronto psicologico in suo favore, casomai cambiando ancora approccio, se lo vuole, ma con più fiducia di poter migliorare. Il suo problema d'ansia ha senz'altro delle cause originarie e dei fattori ancora di mantenimento.

Auguri 

Dr. Cameriero Vittorio 

Buongiorno, l'ansia è presente in ogniuno di noi ma quando diventa un ostacolo al proprio vivere divente patologica ed è indice che dobbiamo modificare qualcosa nella nostra vita. Non bisogna assolutamente ostacolarla ma accettarla. Io credo che lei abbia bisogno di una psicoterapia per far venire fuori le motivazioni che fanno sì che stia in questo stato di angoscia e paura. l'approccio migliore è quello psicosomatico in quanto eclettico. Se ha bisogno mi può contattare. Cordiali Saluti