Attacchi di panico dopo cena

Jessica

Salve dottori, ho un problema che mi è comparso circa 2 anni fa, mentre ero a cena con tutti i parenti ho avvertito un senso di ansia e disagio, sono dovuta uscire perché non riuscivo a tranquillizzarmi, mi hanno detto che sono attacchi di panico! Adesso da circa 1 anno ho notato che questo senso di disagio (respiro affannoso, accelerazione dei battiti e sudore freddo a vampate) mi compare dopo cena se vado a mangiare fuori o se mangio a casa un po’ più rispetto al solito! Siccome questi attacchi alcune volte li ho risolti (credo) inducendomi il vomito, adesso credo si sia scatenata una reazione a catena: vado a cena e penso subito a quello che potrebbe prendermi di conseguenza come m sento piena mi sale la paura e poi mi viene l’attacco di panico/ansia! Non ho problemi di reflusso o blocchi intestinali o mal digestione! Avevo letto che alcune volte si riconduce a una mal digestione ma io non credo sia il mio caso! Mi hanno detto che dovrei prendere una bevanda calda quando mi capita ma io non ci riesco perché in quel momento è come se mi si chiudesse lo stomaco e se solo penso a una altra cosa da ingerire mi sale il malessere!
Non so da cosa è dipeso, dovrei fare qualche analisi del sangue o qualche ecografia per vedere se c'è qualcosa a livello dello stomaco... non so dove battere la testa. Io non soffrivo di queste cose prima!
Aspetto risposte grazie mille

3 risposte degli esperti per questa domanda

Buonasera, l’ansia porta con se una serie di reazioni fisiologiche, tra cui anche problematiche relative allo stomaco o intestino come dolori addominali, gastriti e anche vomito. Naturalmente questo non può essere interpretato come una modalità funzionale di gestire gli attacchi anche se può lì per lì attenuali. Ritengo sia necessario un percorso psicologico per riconoscere e gestire questi momenti di ansia in modo realmente funzionale. Può essere fatto con apposite Tecniche. Mi contatti se ha necessità di ulteriori chiarimenti. 

Salve Jessica,

le manifestazioni somatiche possono avere molteplici cause. Nel suo caso, prendendo spunto dalla sua domanda, sembra che sia successo qualcosa nella sua vita per la quale abbia iniziato ad avere bisogno di manifestare il suo disagio. Attraverso 3/4 incontri lo specialista potrà capire l'origine del suo malessere ed aiutarla a portarlo alla luce per guardarlo e poterne parlare con più consapevolezza.

A sua disposizione

Dott.ssa Silvana Russo

Dott.ssa Silvana Russo

Firenze

La Dott.ssa Silvana Russo offre supporto psicologico anche online

Ciao Jessica,

io procederei prima di tutto verificando eventuali cause organiche rivolgendosi al proprio medico di fiducia(analisi sangue, ecografia, altri esami utili.....). Una volta escluse le cause organiche puoi decidere se provare ad intervenire sul piano psicologico, naturalmente rivolgendoti ad un professionista psicologo-psicoterapeuta.

Nel frattempo potresti ripensare al tuo rapporto con il cibo che hai avuto durante la tua vita, da piccola fino ad oggi. Osservando come hai vissuto e come vivi adesso il rapporto con il cibo. Quale è il rapporto con il cibo che ha la tua famiglia, sia di origine che attuale. Questo potrebbe essere un primo passo per prendere consapevolezza del tuo disturbo sul piano prettamente psicologico.

Rimango a disposizione per qualsiasi domanda o richiesta.

Un saluto.

Dott. Pierluigi Salvi

Dott. Pierluigi Salvi

Firenze

Il Dott. Pierluigi Salvi offre supporto psicologico anche online