Ho venduto casa e mio figlio quasi 18enne non vuole trasferirsi con me

rossana

Buongiorno, ho una situazione complicata e non so come venirne fuori. Ho un figlio di quasi 18 anni che vive con me, ha sempre vissuto con me e gli ho sempre procurato io la casa in cui vivere, di mia proprietà. Il suo papà mi ha lasciata quando ero al nono mese di gravidanza, vivevamo insieme a casa sua, e sono tornata dai miei genitori, poi col tempo sono riuscita, con l'aiuto dei miei, a comperare un piccolo appartamento vicino a loro. Suo papà mi versa regolarmente un assegno di mantenimento e vede il ragazzo regolarmente. Viviamo in una città in cui la vita è molto costosa, mentre suo papà vive da solo in una casa di sua proprietà a circa 50 km di distanza. Un paio di anni fa ho deciso di vendere il mio piccolo bilocale e comperare un appartamento più grandino, in modo da dare a mio figlio che sta crescendo la sua privacy e il suo spazio. Con molta fatica ho aperto un mutuo ma purtroppo è stato un investimento sbagliato e dopo poco tempo ho venduto questo appartamento (firmato compromesso) per cercarne un altro, anche perchè mio figlio nel frattempo ha subito un incidente grave e, pur avendo totalmente ragione, non abbiamo ancora ricevuto il risarcimento delle spese effettuate. Nel mentre ho conosciuto un uomo, il mio attuale compagno, e mentre stavo cercando la nuova casa mi ha chiesto di andare a vivere da lui, con mio figlio. Io ne ho parlato con mio figlio, inizialmente è andato in crisi, perchè il mio compagno vive a circa 40 km da noi e per lui sarebbe un bel cambiamento, poi parlandone più volte e con calma mi ha chiesto di aspettare la sua maggiore età per avere la patente ed essere autonomo per la scuola e gli amici. Così ho fatto, ma ora ha cambiato idea nuovamente e a 5 mesi dal rogito di vendita (a giugno) lui dice che vuole restare dai nonni ( i miei genitori, che frequenta quotidianamente e che mi hanno aiutata a crescerlo). Io ora non ho una casa, perchè mi aspettavo di trasferirci entrambi e quindi non ho più cercato. Ora i tassi di interesse si sono alzati e, davvero, non posso più permettermi una casa come quella che ho adesso, nemmeno un affitto, perchè dove vivo è una città molto costosa. mio figlio mi dice che vuole restare lì, che la sua vita è lì, anche in futuro, e che se si trasferisse gli verrebbe la depressione. Oltretutto è stato bocciato e quindi gli mancherebbero due anni di scuola , quest'anno non si impegna e non va bene e rischia un'altra bocciatura, il che significherebbe che gli potrebbero mancare anche 3 anni al diploma. io mi sento malissimo, ho sempre fatto la mamma, solo e sempre la mamma, adesso che ho un compagno non riesco a staccarmi da mio figlio e ho il terrore di trasferirmi da sola, mi sento in colpa, e oltretutto i miei genitori hanno 81 anni entrambi (anche se si sono resi disponibilissimi a tenere il nipote con loro) e mi sento in colpa anche nei loro confronti che si trovano ancora una volta ad aiutarmi. Il mio compagno e mio figlio non hanno un gran rapporto, mio figlio è grande e il suo mondo sono gli amici, la fidanzatina, la scuola e le uscite, non gli importa molto del mio mondo, per il momento. Oltretutto il mio compagno non ha mai convissuto, quindi la mia preoccupazione è anche quella che, trasferendomi anche solo io, le cose non vadano nel migliore dei modi, anche se credo sia solo una paura "pensata" e non ha risvolti nella realtà, ma tra vedersi e convivere c'è una bella differenza. il papà non dice nulla a riguardo, io mi sento il peso di tutta la responsabilità addosso che sta diventando insostenibile, anche con l'avvicinarsi della data del rogito. ho cercato di capire cosa fare, ma la fretta non mi aiuta a capire in quale direzione andare. Mi hanno consigliato di trasferirmi io momentaneamente e vedere come va, capire intanto se tra noi la convivenza può andare bene e capire se davvero è la persona giusta e poi prendere una decisione con calma. ma il senso di colpa nei confronti di mio figlio e dei miei e il senso di responsabilità mi appesantiscono enormemente

8 risposte degli esperti per questa domanda

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Lieto di poterle essere d'aiuto...

Cordialmente

Dott. Cesare Marangiello

 

Dott. Cesare Marangiello

Dott. Cesare Marangiello

Monza e della Brianza

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Gentile Signora credo che il trasferimento per suo figlio abbia un valore relazionale profondo. La sua " opposizione" cerca di esprimerlo, nell'unico modo che gli adolescenti conoscono: opponendosi. 
Io le sconsiglio di trasferisti senza di lui la invito a parlarne insieme all'interno di un percorso. 
se vuole ci contatti per un appuntamento. Saluti cordiali. 

Dott.ssa Lucia Chiarioni

Dott.ssa Lucia Chiarioni

Monza e della Brianza

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Ciao Rossa

ho letto il tuo cahier de doliance, scusa per il mio francese ma sono molto arrugginito in questa lingua.

Quello che ho recepito dal tuo racconto è che finora hai ricercato relazioni di dipendenza.

La tua posizione di down in una relazione non ti permette di esplicare i tuoi desideri e i tuoi sogni.

Tuo figlio se ne va, forse sbaglia ma ha il diritto di andarsene e di sbagliare in propio.

Per te solo tu hai sempre sbagliato, forse è ora che tu riconosca e approfitti dei coglioni che hai e che pensi di non avere perchè ti sei sempre considerata una ruota di scorta in una relazione.

Hai trovato una nuova possibile relazione ma non sai come può andare. Solo dio lo sa, ma posso dirti che se resti dipendente da questa relazione finirà male per te.

A proposito dei tuoi coglioni, ti ricordo che hai cresciuto tuo figlio, hai comperato casa, hai cambiato casa, hai venduto casa, in funzione di relazioni per te non soddisfacenti i tuoi bisogni e i tuoi desideri, più coglioni di così.

Se tu fossi un uomo ti presenterei la tua immagine attraverso la figurazione del fabbro operoso delle vecchie 50 lire.

Il fabbro pestava con un martello sull'incudine in realtà fra il martello e l'incudine il fabbro aveva i suoi coglioni e purtroppo ci godeva.

Smettila di pestarti sui coglioni e fatti una carezza ogni tanto e vedrai che il tuo mondo e i tuoi desideri si avvereranno.

Buongiorno Rossana,

innanzitutto grazie per questa condivisione. Ha descritto in maniera molto chiara e precisa la situazione che sta vivendo e le sue preoccupazioni.

Sarebbe utile approfondire da dove provengano il senso di colpa e di responsabilità che sente molto pesanti e che in questo momento non la aiutano a comprendere come sia meglio muoversi.

Come psicologi non le possiamo dire cosa fare, ma sicuramente aiutarla a gestire da un punto di vista emotivo la situazione, così da renderle visibile la cosa giusta da fare.

Questo sarà possibile attraverso un percorso psicologico in cui poter portare i suoi vissuti rispetto ai timori che ha descritto. Sono paure proiettate sul futuro e costruzioni di scenari che non necessariamente si verificheranno, sono alcune delle opzioni. Probabilmente in questo momento particolarmente stressante vede solo quelli che ha riportato bella sua domanda.

Mi rendo disponibile ad approfondire quanto scritto, anche online.

Un caro saluto,

Dott.ssa Giorgia Colombo

Dott.ssa Giorgia Colombo

Dott.ssa Giorgia Colombo

Monza e della Brianza

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Buongiorno Rossana,

Mi dispiace che stia passando un periodo così complesso e sono lieta che abbia cercato un consulto con professionisti esperti.

In primo luogo, vorrei legittimare le sue sensazioni di stress e frustrazione e aiutarla a normalizzarle. È una situazione sicuramente complicata da gestire, quindi è legittimo che si senta così. Ciò non la rende né una madre né una figlia meno attenta, anzi è proprio indicativo di quanto tenga al benessere e a rispettare i bisogni sia di suo figlio che dei suoi genitori.

Suo figlio è un adolescente, quindi sta vivendo un’età di grandi cambiamenti. Introdurgli una novità di così grande importanza come un trasferimento potrebbe acutizzare il suo senso di instabilità, già di per sé precario a causa della normalissima fase adolescenziale in cui si trova. È comprensibile che lei preferisca viverci insieme, ma forse suo figlio sta cercando di farle capire che in questo momento non si sente ancora pronto a fare questo passo. Potrebbe essere dunque il caso di permettergli di stare dove preferisce almeno temporaneamente e fargli frequentare maggiormente sia il suo compagno sia la nuova casa in cui vorrebbe che si trasferisse, prima saltuariamente e poi con maggior frequenza in modo incrementale. Così facendo prenderebbe gradualmente maggior confidenza con un ambiente che al momento gli risulta ostile e non si sentirebbe forzato a fare qualcosa contro la sua volontà, che risulterebbe deleterio per il nuovo equilibrio famigliare (che ancora non si è formato, dato che prima lei stessa dovrà abituarsi al trasferimento dal suo compagno).

Il trasferimento é comunque uno dei momenti più traumatici nella vita di una persona, perché fa perdere punti di riferimento noti senza la certezza di ritrovarli in futuro. È legittimo che suo figlio si senta spaesato e sia restio a seguirla, quindi potrebbe d’aiuto rivolgersi a un professionista che possa accompagnarvi in questo delicato periodo di transizione passo dopo passo. La terapia cognitivo-comportamentale presenta protocolli che potrebbero giovare alla sua situazione in tempi ragionevoli, poiché fornisce strategie pratiche subito spendibili nella vita quotidiana.
Resto a sua disposizione per qualsiasi eventualità e la invito a contattarmi tramite i recapiti che troverà sul mio sito in caso necessiti di ulteriori informazioni.

Le auguro buona giornata,

Dott.ssa Alexa Rao

Psicologa, Neuropsicologa, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale specializzanda

Studio di Psicologia Seregno (MB) e online

Dott.ssa Alexa Rao

Dott.ssa Alexa Rao

Monza e della Brianza

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Gentile Rossana,

purtroppo la fretta non aiuta quasi mai nel prendere decisioni importanti, che, come tali, andrebbero adeguatamente ponderate. Ma talvolta, in alcune circostanze della vita, è necessario agire in tempi rapidi. Sta solo a lei giudicare se questo sia uno di quei casi. Sicuramente non sarebbe male se potesse confrontarsi con qualcuno di esperto nell'aiutarla a valutare le diverse posizioni delle persone coinvolte e le conseguenze di una o dell'altra azione. Qualcuno di professionalmente preparato, ma esterno alla cerchia familiare e non coinvolto affettivamente. Se lo desidera, anche per una breve consultazione, sono a disposizione. Può scrivermi attraverso il modulo dei contatti. Ricevo in centro a Monza.

Molti auguri per il suo percorso

Dr.ssa Francesca Fontana

Dott.ssa Francesca Fontana

Dott.ssa Francesca Fontana

Monza e della Brianza

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Gentile Signora, si percepisce la sua difficoltà di questo periodo di cambiamenti. Le consiglio un'approfondimento su se stessa attraverso una consulenza psicologica, così da capire meglio come poter gestire tutte queste cose senza dimenticare se stessa.

A disposizione

Dott. Maurizio Di Benedetto

Dott. Maurizio Di Benedetto

Dott. Maurizio Di Benedetto

Monza e della Brianza

Il Dott. Maurizio Di Benedetto offre supporto psicologico anche online