Spesso mi capitano attacchi di pianto improvvisi e non so come fermarli.

Sara

Di solito succede la notte, prima di andare a dormire. Mi vengono in mente ricordi che all'inizio sono belli ma poi si tramutano in mancanze (spesso mi vengono in mente ricordi di mio nonno deceduto qualche anno fa). Non capisco perché mi partono questi attacchi di pianto che durano all'incirca mezz'oretta e soprattutto non capisco come fare a smettere di piangere, perché nel mentre che piango capisco che dovrei smettere e ci provo ma invano.
Ci sono periodi dove mi capitano anche due volte alla settimana, mentre oggi mi è capitato dopo un bel po' che non succedeva.
Grazie in anticipo per chiunque mi dia una risposta.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Sara, quello che sta vivendo avrebbe bisogno di essere approfondito. Da quanto tempo le capita? Si ricorda quando sono iniziate le crisi? In quali circostanze? E' successo qualcosa nella sua vita nell'ultimo anno, qualche cambiamento? Durante le crisi cosa prova? Quali pensieri ci sono? Fa qualcosa per evitare le crisi? Come è cambiata la sua vita con questa difficolta? Queste sono alcune delle domande alle quali può provare a rispondere, che le possono servire per iniziare a lavorare su di sé. Buona giornata

Gentile Sara,

Non è chiaro da quanto tempo stia soffrendo di queste crisi di pianto... 

Purtroppo il periodo che abbiamo appena vissuto, a causa della pandemia, ha veramente messo a dura prova la tenuta emotiva di tutti quanti - anche di coloro che apparentemente sono riusciti a stare abbastanza bene.

Per questo motivo, se le sue crisi sono iniziate abbastanza recentemente, potremmo ipotizzare che le sue emozioni le stiano semplicemente "chiedendo di essere liberate"... mentre, se così non fosse, potremmo ipotizzare una tendenza alla malinconia... 

Consideri, inoltre, che la stanchezza della sera unita all'abbassamento della vigilanza che precede il sonno contribuiscono a rilasciare tensioni e istanze interiori di vario genere... comprese quelle emotive. 

Certamente i ricordi del nonno, se pur teneri ed affettuosi, sono commoventi.

Io mi sento di suggerirle di assecondare quel pianto, così da permettere all'emozione sottostante di fluire, accogliendola con dolcezza e pazienza... si ascolti, osservi che cosa accade in se stessa e quali sono i pensieri presenti in lei...

Le nostre emozioni sono energie vitali, hanno precise funzioni e imparare a regolarle è importante. Se le riesce difficile da sola può sempre contattare un/a collega nella sua zona.

Spero che starà meglio, se vuole mi faccia sapere come va...

Un saluto cordiale,

Dr.ssa Verusca Giuntini