Superare la perdita della mamma

lara

Buongiorno.
Ho 50 anni, un figlio di 12, un ex compagno molto presente. Ho perso mio fratello 8 anni fa, all'improvviso. Una perdita che ha lasciato ferite profonde nella mia famiglia, in mia madre più che in mio padre. Da allora, io mi sono occupata di mia mamma, dopo anche un suo tentativo di levarsi la vita 6 anni fa. Finalmente sembrava serena, io la sono sempre andata a trovare tutti i giorni (abitiamo vicine) e avevamo da sempre un rapporto molto profondo...adesso improvvisamente lei è mancata. Da un giorno all'altro, senza ...avvisare. Io mi sento persa, mi sembra di avere 5 anni, non riesco ad occuparmi di mio figlio (che pur mi sostiene) e mi sembra tutto svuotato di senso. Sono riuscita a salutarla, non avevamo sospesi importanti. So che lei voleva andarsene così, senza pesare su di me, senza perdere la sua dignità, ma io provo tanta rabbia perchè finalmente dopo anni era di nuovo serena. Non ho più la mia guida. Grazie

4 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Lara,

mi dispiace per la Sua perdita. Da quello che racconta le ferite della Sua famiglia e Sue sono molte. Quello che prova (la rabbia) è un'emozione "normale" seppure difficile da tollerare e comprendere. Lei si è occupata di Sua mamma e da quello che leggo è stata anche un punto di riferimento per Lei, Lara. Elaborare un lutto (e nel Suo caso più di uno) è un processo lungo e tutt'altro che semplice soprattutto adesso che vedeva finalmente Sua mamma stare meglio.
Parla di una guida persa e credo sia importante per Lei approfondire quest'immagine così da poter riprendere la Sua vita in mano, tenendo però sempre presente che essere tristi e arrabbiati a seguito di una perdita è un processo naturale per poi poter stare meglio.

La invito comunque di rivolgersi ad uno psicoterapeuta e iniziare un percorso di terapia come sostegno in questa fase e di elaborazione (se vorrà) di quanto accaduto nella sua vita.

Per qualsiasi cosa resto a disposizione.

Un caro saluto

dott.ssa Rita Petrolini

Dott.ssa Rita Petrolini

Dott.ssa Rita Petrolini

L'Aquila

La Dott.ssa Rita Petrolini offre supporto psicologico anche online

Gentile Lara,

la perdita di una un genitore porta con sè quasi sempre un vuoto profondo e indescrivibile. Non si colpevolizzi è normale e anche segno di un rapporto importante e solido tra di voi. 

Le emozioni soprattutto all'inizio è normale che siano contrastanti si può passare dallo sgomento, alla rabbia, alla frustrazione e alla fine all'accettazione.

Ci vuole tempo per superare un lutto anche circa 6 mesi 1 anno. Se però la sua frustrazione e difficoltà persiste può anche valutare un breve percorso di supporto psicologico per riformulare meglio questo vissuto, per essere ascoltata, accolta e aiutata in questo momento di vita particolare e triste. 

Resto disponibile per informazioni, richieste e/o eventuale consulenza. 

Cordialmente 

Dott.ssa Federica Ciocca 

Psicologa e psicoterapeuta 

Ricevo a Torino, Collegno e online 

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

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Gentile signora ho letto con molta attenzione il suo racconto, per qualche minuto mi sono soffermata a pensare a lei ai gravi lutti vissuto e non elaborati.

La perdita di suo fratello, il cui dolore giaceva dentro di lei, ma dovendosi prendere cura della mamma in qualche modo è riuscita a gestirla, ora  ha perso il suo punto di riferimento, per questo  sente  di essere tornata bambina.

Lei è bambina e mamma , poiché ha in figlio di 12 anni,  si ripete la stressa situazione che lei ha vissuto con la sua mamma suo figlio si prende cura di lei.

Il figlio è in fase adolescenziale , la sua mamma è arrabbiata.

Ora, piano piano faccia un bel respiro profondo allontani da lei i pensieri brutti, riporti in modo amorevole la mente al presente in modo non giudicante, sia consapevole di quanto è accaduto così lei riesce a percepire e gestire le sue emozioni.

Le auguro tante cose belle

Carissima ciò di cui parla necessita di qualcosa di più di una risposta via mail. Lei sta affrontando due lutti: la perdita di suo fratello e quella di sua madre... improvvisa. Non ho parole da darle perché mi sembra che ci sia un dolore troppo grande per cui lei ha bisogno di rivolgersi a qualche collega nella zona in cui abita per trovare pian piano le parole giuste con cui costruire una narrazione che dia senso al tutto e così trovare, non fuori, ma dentro di sè la "guida"... si rivolga al suo medico di famiglia o al servizio consultoriale della zona in cui vive ( il consultorio familiare ad esempio) per avere una qualche indicazione.
Un caro saluto Ambra Cusin