Figlio di 15 anni violento

Alessandra

Come risolvere la violenza e la distruttività di un ragazzo che si scaglia contro la sua tranquillissima famiglia? Ho un’altra figlia più piccola di lui di due anni. In casa, peraltro nuova, fa una marea di danni. Lui non andrebbe mai da un esperto e non seguirebbe nessuna indicazione. Durante queste situazioni abbiamo pensato di chiamare la polizia ma non so se questa sarebbe la soluzione giusta ma non possiamo andare avanti così anche perché io ho un gravissimo problema di salute ma lui era così già prima che mi ammalassi. Grazie per l’ascolto

6 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Alessandra,

suo figlio lo descrive come violento da tempo. Da quando lo è? Cosa era capitato nella sua vita? Ci sono stati dei cambiamenti? E' aumentata l'aggressività in casa dopo la scoperta della sua malattia? Come è stata vissuta la sua infanzia? L'ingresso in adolescenza? Ha amici con cui può confidarsi?

Mi spiace venire a conoscenza di questa notizia triste molto triste, come ha ha reagito lui alla scoperta della sua malattia? Come glielo avete fatto sapere? Cosa intende per ragazzo aggressivo? Cosa fa? Sembra che stia buttando fuori rabbia o insicurezze interne. Lo fa solo con voi o si osserva anche in altri contesti?

Se così fosse sembrerebbe più una situazione dove in realtà si sente protetto da voi perché sa che voi comunque ci siete e sta un po' mettendo alla prova la sua e la vostra "forza" forse anche "pazienza".

Invece che proporre una terapia individuale a suo figlio, anche se sarebbe la più elettiva, essendo che in questi incontri lui sarebbe accolto, avrebbe la privacy per ciò che dice, non verrebbe giudicato (aspetto che non si osserva mai nella nostra vita quotidiana), ecc. valutare una terapia famigliare dove proponete che siete lei e papà che avete bisogno del suo aiuto? Iniziando piuttosto già a dirlo a vostro figlio e provando a fare degli incontri dove verreste supportati in questo momento educativo e relazionale difficoltoso?

Se vorrà rispondere in privato alle domande poste riuscirò a darle maggiori rimandi. In base a ciò che lei scrive non mi sono totalmente chiare tutte le dinamiche e preferirei avere maggiori dettagli per essere il più chiara possibile.

Resto disponibile per informazioni, domande o se volesse richiudere una consulenza online.

Dottssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a: Torino, Collegno e modalità online

Dott.ssa Federica Ciocca

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Torino

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Gentile Alessandra,

i comportamenti di suo figlio sono la manifestazione di un disagio che, mi rendo conto, sia difficile da gestire per lei e la sua famiglia. Il consulto di un esperto potrebbe aiutarvi a comprendere cosa sta accadendo e cosa fare per risolvere questa situazione. Mi sento di consigliarLe di cercare dalle sue parti un terapeuta familiare che possa seguire, non solo Suo figlio, ma tutto il nucleo. Non sottovaluti la possibilità che suo figlio possa e voglia, a suo modo, farsi aiutare e seguire le indicazioni di un esperto che lo aiuti a stare meglio e a dare voce al suo disagio, ha solo 15 anni e quella di iniziare una terapia familiare può essere una scelta fatta dai genitori che gioverà alla sua crescita e maturazione psicologica.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e le auguro di trovare la strada migliore per la serenità della Sua famiglia.

Ciao Alessandra, prima di esprimere una qualsiasi opinione sulle possibilità di cura di tuo figlio, bisognerebbe capire l'origine di questa violenza. Un ragazzo non può avere delle esplosioni tali senza alcun motivo. Dovreste guardare all'interno della vostra famiglia, capire se vi sono motivi tali per cui questo ragazzo mette in atto simili comportamenti. Capire se assume sostanze, se è vittima di bullismo. Bisognerebbe capire bene. Chiamare la polizia amplificherebbe un malessere già molto grande. 

Gentile signora, quanto scrive mi sembra una situazione molto delicata, credo sia necessario intervenire quanto prima per tutelare in primis suo figlio e ovviamente tutta la famiglia, tutelare significa avviare una giusta presa in carico, quindi indirizzerei alla neuropsichiatria dell’asl, luogo adatto per una diagnosi e  per escludere situazioni patologiche, oppure per dare un trattamento globale, anche psicofarmacologico, almeno in fase di emergenza;  successivamente comprendere se tale sintomatologia sia da leggere invece in una situazione familiare su cui intervenire. Insomma le strade ci sono, per quanto faticose, le faccio i miei migliori auguri

Gentile Alessandra, deve chiedere aiuto lei ad un esperto se suo figlio non va. Perché il problema è vostro in quanto gruppo: ciò che fa suo figlio ricade su voi tutti. Quindi è urgente che  lei vada da un professionista e spieghi esattamente cosa avviene, cosa lo fa scattare, va fatta una attenta analisi. A volte la polizia è stata davvero utile, ma ciò non prescinde il fatto che vi dovete far seguire per il bene di tutti voi

Salve Alessandra,

Un figlio "violento e distruttivo" può creare molte difficoltà all'interno della famiglia e lasciare i genitori inermi.

Sarebbe bene affidarsi ad uno psicologo, magari iniziare come coppia genitoriale per poi allargare il setting a tutta la famiglia.

Non ho ben capito quanti anni ha il ragazzo ma sarebbe bene chiedere aiuto per il bene di tutto il nucleo famigliare

Buona giornata