Cara Irene,
le difficoltà che descrivi nel rapporto con i tuoi genitori toccano temi profondi che molte persone, soprattutto nella tua fase di vita, si trovano ad affrontare, unito a quello che sembra esser un “abbandono emotivo”. Il fatto che tu abbia già scritto una lettera (meglio 2 distinte per ciascun genitore) e senta il bisogno di superare questo blocco indica che stai cercando, con coraggio, una via evolutiva e trasformativa. Nella visione della PEAC (psicologia dell’evoluzione armonica della coscienza, approccio al quale mi ispiro) ciò che stai vivendo è un passaggio importante del processo di individuazione: quel movimento interno che ti porta a differenziarti dalla tua famiglia d’origine, dai legami di lealtà, non per rinnegare le tue radici, ma per diventare più autenticamente te stessa. È proprio in questa fase che emerge la necessità di Restituire cioè di riconsegnare, con rispetto e consapevolezza, ciò che nella tua storia familiare ti ha condizionato e che oggi senti non appartenerti più.
Hai scritto una lettera: questo è già un atto potentissimo. La Restituzione, nella PEAC, si concretizza proprio così, attraverso una comunicazione aperta e sincera, capace di dare voce a ciò che per tanto tempo non hai espresso. Attraverso la lettera puoi prima di tutto ringraziare i tuoi genitori per le qualità positive che ti avranno trasmesso e poi appunto restituire sempre ringraziando per le cose che invece ti hanno fatto soffrire ma di cui ora vuoi liberarti. Sì ringraziare perché tutto può essere utilizzato per poter contribuire al processo di individuazione. La lettera non è una “scorciatoia”, come forse temi, ma uno strumento prezioso per ordinare il tuo vissuto emotivo, per discernere ciò che è tuo da ciò che non ti appartiene più, e per iniziare a costruire un nuovo modo di stare in relazione, libero da automatismi e aspettative inconsapevoli.
Potresti quindi valutare di intraprendere questo percorso assieme alla tua psicologa che potrà quindi sostenerti nel processo.
È importante sapere che non tutte le restituzioni passano per un confronto diretto immediato. La vera trasformazione avviene dentro di te: quando riesci a vedere con chiarezza i legami, i condizionamenti, le aspettative familiari, e puoi iniziare a scegliere da che parte andare. Se senti di avere un blocco, non forzarti: piuttosto, accoglilo come una soglia di crescita, che ha bisogno di essere attraversata con rispetto per i tuoi tempi interiori.
In conclusione, il tuo desiderio di risolvere il blocco non passa per la “prestazione” di dirlo ai tuoi genitori nel modo giusto, ma per l’inizio di un processo in cui tu scegli te stessa, la tua libertà e la tua verità, passo dopo passo. Continua a camminare con gentilezza verso questa direzione: già lo stai facendo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Oriana Adamo