Ho una dipendenza affettiva?

GIULIA

Salve, vi scrivo perchè non so se ho davvero un problema o se me lo sto creando da sola. Sono fidanzata da 9 anni con un ragazzo (che da un anno è mio marito). La relazione è molto solida e nonostante all'inizio abbiamo avuto alti e bassi ma ormai da anni stiamo bene e stiamo tranquilli. Non abbiamo mai avuto grosso modo di staccarci. Viviamo da almeno 7 anni insieme e i gruppi di amici sono per lo più in comune quindi anche per viaggi etc etc siamo sempre stati insieme. Io vedo lui non solo come partner, lo vedo anche come un migliore amico. Dopo tutti questi anni è la persona con cui mi sento meglio e con cui rido di più. Ci capiamo al volo e possiamo passare intere giornate appiccicati senza farci pesare la situazione il tutto in modo super naturale. E voi direte, qual'è il problema? Il problema è che non so quanto questa sia dipendenza affettiva o sia un qualcosa di sano. Qualche settimana fa ho proposto alle mie amiche di fare un viaggio, lì per lì un po' in goliardia. Dopo un po' però quando avremmo dovuto prenotare ho deciso di non prenotare ed aspettare fino a che i biglietti non erano più disponibili. Sicuramente l'ho fatto coscientemente... è che ad un certo punto ho pensato che nonostante mi andasse anche di andare con le mie amiche non sarei stata con il mio ragazzo e questo mi ha mandato in crisi profonda, che è finita quando ho finalmente annunciato alle mie amiche che non sarei andata. Il mio ragazzo dal canto suo ha cercato in tutti i modi di dirmi di andare, eppure il pensiero di dover stare agli orari di altre persone, e non stare con lui mi mandava in crisi. La domanda è: è così sbagliato che io voglia per forza stare sempre con il mio ragazzo? No può essere semplicemente perchè amo passare il mio tempo con lui? Anche se si trattava di un due giorni di viaggio può essere che semplicemente non mi andava così tanto e che non c'entra con la dipendenza affettiva?

4 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile

Tecnicamente viene definita come un'ossessione per l'altra persona, s tal punto da mettere in secondo piano i propri interessi e i propri bisogni, una sensazione di vuoto quando il partner non è presente, incapacità a prendere decisioni senza il partner, molto spesso correlato ad una bassa autostima. 

Ci sono troppe poche informazioni per parlare di dipendenza affettiva anche se posso aggiungere che la stessa presenta tantissime sfumature. Bisognerebbe capire se lei non si sia abituata più ad un partner molto affine con lei che quindi non la mette nella condizione di adeguarsi ad uno stile di vita troppo diverso dal suo, cosa che invece accadrebbe in un piccolo viaggio con le sue amiche. Vi sarebbero numerosi altri aspetti su cui indagare, ma se le è sorta la domanda probabilmente si sta mettendo in una posizione diversa da quella di sempre che le sta facendo valutare il rapporto di coppia in un altro modo. Forse c'è da chiedersi anche il perché di questo

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Dott.ssa Paola Schizzarotto

Padova

La Dott.ssa Paola Schizzarotto offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Giulia, da come descrivi la tua storia, si sente che tra te e tuo marito c’è un legame molto profondo, costruito con il tempo, con la condivisione e con tanta presenza reciproca. Dopo nove anni insieme, di cui tanti vissuti sotto lo stesso tetto, è normale che vi sentiate quasi un tutt’uno. Quando due persone crescono insieme, condividono amici, abitudini, viaggi, sogni… si crea una connessione forte, un filo invisibile che lega in modo naturale. È qualcosa di bello, un segno di quanto avete costruito.

E il fatto che tu ti senta un po’ a disagio all’idea di allontanarti da lui per qualche giorno non significa per forza che tu abbia una dipendenza affettiva. Potrebbe semplicemente voler dire che lui è diventato una parte importante del tuo equilibrio, del tuo modo di sentirti “a casa”. Quando qualcuno ci fa stare bene, l’idea di non averlo vicino può farci sentire spaesati. Non è una malattia, non è un difetto, è umano. La differenza tra l’amore sano e la dipendenza sta soprattutto nel quanto ti senti libera dentro la relazione. Se senti che senza di lui non potresti essere te stessa, che la tua serenità dipende solo da come va il rapporto, allora forse c’è qualcosa da osservare con più attenzione. Ma se invece tu scegli di stare con lui perché ti fa stare bene, pur sapendo che potresti anche cavartela da sola, allora non si tratta di dipendenza: si tratta di amore, di connessione, di affetto vero.

Forse quello che è successo con il viaggio con le amiche non è un segnale di “dipendenza”, ma solo la dimostrazione che ti trovi talmente bene con lui che altre situazioni ti sembrano meno familiari, meno “tue”. Capita spesso quando una relazione è diventata un punto fermo nella nostra vita. Quello che potresti provare a fare,senza giudicarti e senza forzarti è chiederti cosa ti spaventa di più nell’idea di stare senza di lui per un po’. Hai paura di annoiarti? Di non sentirti capita? O forse temi di non ritrovare quella serenità che hai solo accanto a lui? A volte non è la persona in sé a mancarci, ma il modo in cui con quella persona ci sentiamo: protetti, leggeri, visti. E va bene così. Non devi cambiare nulla di te. Può solo essere bello, col tempo, imparare a ritagliarsi anche piccoli spazi per sé ,non per allontanarsi, ma per nutrire parti di te che magari hai messo un po’ in pausa. Fare qualcosa solo per te non toglie nulla all’amore che provi per lui. Anzi, lo arricchisce.

In sintesi: da quello che racconti, non sembra ci sia una vera dipendenza affettiva. Semmai, c’è tanto amore, tanta connessione e un legame che ti fa stare bene. Ma coltivare anche la tua individualità può aiutarti a sentirti ancora più libera, più intera, dentro quella relazione che già ti fa stare bene.

Un caro saluto

Dott. Fabiano Foschini

Dott. Fabiano Foschini

Milano

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Cara Giulia,

 oggi si tende ad etichettare gli individui usando fuori luogo ed in modo superficiale termini come : narcisista, schizofrenico, paranoico, ossessivo, bipolare…ecc..” e quindi anche quando ci si trova di fronte una persona che vive un forte legame affettivo si porta a giudicarla

 come affetta da “dipendenza affettiva” mettendola in crisi come  sta accadendo a te.

Un noto psicologo statunitense, Robert Sternberg  ha formulato la teoria triangolare dell'amore con cui  sostiene che l’amore autentico è caratterizzato da tre componenti  e usa la metafora di un triangolo i cui vertici sono  rappresentati da: passione, intimità ed impegno.

Desiderare di stare insieme a chi si ama può essere così considerato la manifestazione di un amore autentico tra 2 persone che stanno evolvendo insieme e mettono in pratica proprio questi aspetti fondanti un rapporto profondo in cui l’attrazione fisica (eros o passionalità)

vive insieme all’intima condivisione dell’esistenza nel suo dipanarsi quotidianamente ( compreso un bel viaggio!).

Mi permetto di considerare, perciò, il tuo attaccamento al tuo partner come semplice espressione di un legame profondo dove la dipendenza non è una colpa o un difetto da correggere ne’ tanto meno ci troviamo di fronte a qualcosa di patologico da curare!!!

Cara Giulia solo approfondendo i tuoi vissuti di coppia in opportuna sede, con un professionista della psiche, puoi valutare bene come stai vivendo la tua relazione d’amore col tuo partner…Ti invito a prendere saggiamente le distanze da chi ti valuta per quello che non sei.

Te lo dico con sincerità sia come psicoterapeuta sia come donna che crede fermamente nell’importanza dei legami affettivi per crescere sani e liberi, assaporando le gioie dell’appartenenza reciproca anche se condite da momenti inevitabili  di sofferenza.

Come la scrittrice Susanna Tamaro afferma : “Va’ dove ti porta il cuore”.

Spero d’averti potuta aiutare in qualche modo a valorizzare ciò che stai vivendo…

 

Dott.ssa Marcella Milano, medico psicoterapeuta e coach

 

Dott.ssa Marcella Milano

Dott.ssa Marcella Milano

Rieti

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Ciao, quello che descrivi è comprensibile e non necessariamente indica una dipendenza affettiva. Il fatto che tu voglia passare molto tempo con il tuo partner, ridere insieme e sentirti a tuo agio nella sua compagnia può essere un segno di un legame molto forte e positivo, soprattutto dopo tanti anni insieme.

La differenza tra attaccamento sano e dipendenza affettiva sta spesso nella flessibilità: una dipendenza si manifesta quando la tua serenità e le tue scelte quotidiane dipendono rigidamente dall’altro, generando ansia o paura se ti allontani anche per brevi periodi. Nel tuo caso, sembra più che tu stia semplicemente valorizzando il tempo con lui, e il disagio che hai provato a stare lontana potrebbe derivare più dall’abitudine consolidata e dal piacere della sua compagnia che da una vera incapacità di stare da sola.

Se vuoi approfondire meglio questi vissuti, distinguere tra attaccamento sano e dipendenza e capire come gestire eventuali ansie, puoi scrivermi su WhatsApp per una consulenza personalizzata.