Perché mi manca solo quando non c'è?

Linda

Ho una relazione da anni con un uomo che non mi ama. Non mi rende felice, ogni tanto scopro che ci prova con le altre. Lui nega e mi accusa di essere troppo gelosa. Ma la cosa che mi preoccupa di più è questa: visto che non sono felice, quando siamo insieme ho voglia di scappare via, non sento attrazione verso questa persona, mi annoio e mi pento di averlo fatto venire a casa. Non vedo l'ora che se ne vada. Quando non c'è invece mi manca da morire, penso di non poter vivere senza di lui. Ho 40 anni, lui è mio coetaneo. Vorrei tanto sapere perché quando lo vedo vorrei fuggire via ma quando non c'è lo desidero tanto? Grazie a chi vorrà rispondermi.

6 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Gentilissima 

sicuramente lasciare ciò che si  ha per ricominciare fa sempre molta paura.

La paura di per se è funzionale ma quando, come nel suo caso, comincia a limitarla nelle scelte , richiede una maggiore riflessione. Nessuno potrà dirle cosa fare all'interno della sua relazione,(restare o lasciare ) ma se tutto ciò che sente quando sta con lui non è più un valore , allora è il caso che lei provi a riprendere la sua vita in mano.

Cerchi di dedicare tempo a se stessa facendo cose che le piacciono, entri in contatto  con i suoi bisogni.

Si riempia di cose che la fanno stare bene.

La sua vita non deve dipendere dagli altri .

 

Gentile Linda,

il vissuto conflittuale interiore che lei vive è una risposta ad una esperienza vissuta che attende da lei una consapevolezza piena.

Lei dice di non sentirsi amata e spesso tradita da questo uomo e di conseguenza non può provare felicità da una relazione che sembra appesa solo ad un pensiero relazionale ( "Quando non c'è mi manca da morire ma quando c'è non lo voglio").

Prendere delle scelte è spesso molto faticosoma necessario.

Le suggerisco di condividere la sua esperienza in campo professionale  e dare voce al suo bisogno reale

Dott.ssa Aida Faraone

Dott.ssa Aida Faraone

Palermo

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Grazie per aver condiviso la sua situazione, che è evidentemente molto complessa e emotivamente carica. Il conflitto che descrive tra il desiderare la presenza del suo partner quando è assente e voler fuggire quando è presente potrebbe essere indicativo di una dinamica di dipendenza emotiva. In questi casi, la paura della solitudine o dell'abbandono può far sembrare la relazione più desiderabile di quanto effettivamente sia.

È importante riconoscere che una relazione dovrebbe arricchire la sua vita, non crearle ulteriore stress o infelicità. Il fatto che lei scopra che lui ci prova con altre donne e poi la accusi di essere gelosa è un segnale di allarme. Questo tipo di comportamento non è costruttivo e potrebbe addirittura essere manipolativo.

Lei ha 40 anni e ha tutta la vita davanti per essere felice, sia da sola che con un partner che la rispetti e la ami. Potrebbe essere utile parlare con un professionista per esplorare le ragioni dietro questi sentimenti contrastanti e per valutare se questa relazione è veramente ciò che desidera e merita.

La consiglio di prendere seriamente in considerazione i suoi sentimenti e bisogni. A volte, prendere una pausa dalla relazione può offrire una prospettiva più chiara su ciò che realmente si desidera.

Dott. Matteo Piccioni

Dott. Matteo Piccioni

Torino

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Cara Linda, sembra che tu sia affetta da un problema relazionale chiamato dipendenza affettiva, che consiste nel cercare in modo compulsivo una relazione con un uomo che non ti ama e ti fa stare male. La dipendenza affettiva si manifesta con alcuni segni tipici come il controllo, l’ansia da separazione, la perdita di autonomia e di interessi personali, l’incapacità di pensare in modo razionale alla propria situazione e di regolare i propri comportamenti, l’aspettativa irrealistica e l’idealizzazione dell’altro. La dipendenza affettiva può avere origini diverse, legate a fattori biologici, psicologici e familiari. Spesso nasce da una scarsa stima di sé, da un senso di vuoto esistenziale, da una carenza di amore per sé stessi. Può anche essere determinata da traumi o abusi vissuti in passato, o da schemi relazionali disfunzionali appresi nella famiglia d’origine. La dipendenza affettiva non è una situazione senza via d’uscita, ma richiede un processo di presa di coscienza e cambiamento. La terapia individuale può aiutare la persona a scoprire le radici della propria dipendenza affettiva e a elaborare strategie per superarla.Ti consiglio di cercare un aiuto professionale per superare la tua dipendenza affettiva e ritrovare il tuo equilibrio e la tua felicità. Non sei obbligata a restare in una relazione che ti fa male e che non ti soddisfa. Meriti di essere amata e rispettata per quello che sei. Ti auguro tutto il bene possibile.

 Solis Associazione

Solis Associazione

Caserta

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Buongiorno Linda, in genere il nostro corpo la sa più lunga della nostra parte razionale! Mi sembra che le sensazioni corporee siano forti e ben definite: le ascolti!

Potrebbe essere che il suo partner le manca quando non c'è perchè le manca la fantasia correlata a lui, il desiderio di quello che potrebbe essere con lui (tipo lo stare bene) ma che, in realtà non c'è.

Oppure potrebbe aver paura di stare sola, o ancora, quando se ne va, potrebbero crearsi in lei delle angoscie da abbandono.

Il consiglio è andare in psicoterapia individuale per capire il perchè e soprattutto quali sono i suoi bisogni. 

Buon lavoro!

Dott.ssa Anna Carrozzi

Dott.ssa Anna Carrozzi

Bologna

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