Sono stanco di andare a lavorare

Giuseppe

Sono un insegnante di quasi 60 anni, da diversi anni arranco e mi trascino forzatamente, facendomi violenza, al lavoro. Sono stanco di andare a lavorare, insegnare non mi interessa più, non mi soddisfa, non mi realizza, mi serve solo, seppure lo faccia con serietà e onestà, oltre che bene, non mi piace più. Sono stanco, non ho più la pazienza di tollerare le regole nuove che si è creata la scuola. Non ho più l'energia psichica per affrontare la classe, i genitori, i colleghi, il dirigente, tutti quelli che quotidianamente pretendono fare di te un insegnante a loro immagine e somiglianza... Non c'è la faccio più. Al Servizio di Igiene Mentale mi ascoltano, ma se mi fanno una settimana di "requie" dal lavoro è come se ci mettessero il danaro loro... Io non c'è la faccio più. Voglio solo smettere di lavorare e restare in pace con me stesso. Aiuto! Come faccio a fuggire dalla scuola! Vi prego datemi aiuto. Ho venduto l'unica mia proprietà, dove abitavo prima, ora sono in affitto, ma la cifra ricavata dalla vendita non mi permetterebbe lasciare il lavoro...in attesa della pensione (67...lunghi anni). Chiedo aiuto, datemi una via, una risposta che in questo momento non vedo... Grazie.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Giuseppe buon pomeriggio

È vero la stanchezza si sente anche da come scrive e se questo é il  suo sentire  potrebbe chiedere alla scuola un permesso più lungo, ferie o malattia. Si trova in una condizione di insoddisfazione anche se dice che riesce a fare bene il suo lavoro. 

Fare tutti i giorni la stessa cosa ed averlo fatto per tanti anni  può provocare tutto ciò che lei racconta. Bisogna solo risolvere le situazioni che determinano il suo stato. 

Resto a sua disposizione ricevo anche su piattaforma on line

La saluto cordialmente

Dottoressa Michelina Federico 

Dott.ssa Michelina Federico

Dott.ssa Michelina Federico

Caserta

La Dott.ssa Michelina Federico offre supporto psicologico anche online

Buon pomeriggio,

insegnare oggi è diventato faticoso per tanti svariati motivi (nuove generazioni, genitori a volte invadenti, burocrazia ecc) pertanto la sua stanchezza e a tratti la sua demotivazione, trovano una loro contestualizzazione. Provi a trovare "spazi altri@ da cui attingere nuove energie per poter affrontare con maggiore serenità e, soprattutto, maggiore positività le sue giornate lavorative. Così facendo ritroverà la carica giusta per le nuove sfide che la scuola, oggi, ci pone.

Saluti e buona Pasqua

dott.ssa Manuela Patti

Dott.ssa Manuela Patti

Dott.ssa Manuela Patti

Palermo

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