Buongiorno,
non è semplice per un genitore sopportare un inserimento al nido così, perchè vedere i propri figli così in difficoltà è molto dura sia per i bimbi stessi, sia per chi li sta accompagnando in questo percorso.
Per molti bambini i cambiamenti sono dei passaggi delicati e hanno bisogno di molto tempo e pazienza. Uno dei segnali più frequenti di disagio che lanciano è proprio il rifiuto del cibo.
Dobbiamo pensare però che anche noi adulti spesso quando siamo davanti a dei cambiamenti che non ci aspettiamo, ci adattiamo con fatica e abbiamo delle reazioni di stress! proviamo ad immaginare cosa possono passare i piccoli che hanno meno strumenti di noi!
Solitamente però il rifiuto del cibo e le altre manifestazioni vanno prese con le dovute cautele: è vero che sono segno di disagio, ma allo stesso tempo , se facciamo vedere che siamo spaventati, diventano uno strumento per bloccare ulteriormente il bambino nella sua crescita.
Allora proviamo a chiederci cosa aiuta una persona all'adattamento:
1. portarsi con sè delle cose che danno sicurezza
2. affrontare il cambiamento in modo graduale
3. vedere che le persone intorno sono serene e non spaventate
4. migliorare tutti gli strumenti che possono aiutarci nell cambiamento: ad esempio se il bambino fatica a interagire, si potrebbero creare occasioni all'esterno della scuola per migliorare le sue relazioni interpersonali
Solitamente nelle scuole è presente una figura, quella della psicopedagogista, che supporta proprio queste situazioni. Provi a verificare se è presente anche nel nido dove porta sua figlia.
Ultimo punto da considerare è che la bimba ha due anni e mezzo: si dovrebbero valutare bene le sue competenze e capire se sono affini con i bambini del nido, solitamente più piccoli e forse si sarebbe potuto valutare l'inserimento alla scuola dell'infanzia. Tuttavia non è utile affrontare un'altro cambiamento adesso, per cui è bene procedere per questa strada.
Spero di esserle stata d'aiuto!!