Ho bisogno di aiuto?

SAVERIO

Vorrei fare una domanda semplice, quanto complessa. Come faccio a sapere se ho bisogno del supporto di uno psicologo o se posso gestire le mie problematiche interiori in maniera autonoma?

Scrivo questo, poichè non ho disturbi eccessivi o appariscenti, per questo motivo non riesco a capire se potrei aver bisogno di un aiuto di un professionista o meno.

Grazie.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Saverio,

è un po’ difficile risponderti non sapendo quali sono questi disturbi di cui parli, ma se scrivi per chiedere consiglio, vuol dire che non ti fanno vivere del tutto serenamente. Il mio consiglio è di rivolgerti ad uno psicoterapeuta anche solo per un colloquio di confronto che possa meglio aiutarti a capire se effettivamente hai bisogno di un aiuto professionale oppure no.

 

Dott.ssa Roberta Daminelli

Dott.ssa Roberta Daminelli

Bergamo

La Dott.ssa Roberta Daminelli offre supporto psicologico anche online

Salve Saverio, è una bellissima domanda! Una piccola premessa indispensabile: il lavoro psicologico è paragonabile al lavoro dell’architetto più che del medico (nonostante le apparenze). Se lei vuole ristrutturare casa non è obbligato a chiamare l’architetto ma può intervenire in maniera autonoma. Se però le serve una competenza esperta allora diventa indispensabile. 

Cordiali saluti.

Gentile Saverio, 

alla sua domanda è davvero difficile dare una risposta non conoscendo la natura delle sue difficoltà. La necessità di rivolgersi ad un terapeuta in genere dipende dall'entità del disagio e dalle limitazioni alla nostra quotidianità che certe problematiche ci creano ma anche dal bisogno di conoscere meglio noi stessi o di risolvere difficoltà o piccoli blocchi, non necessariamente sul versante strettamente clinico. Si può intraprendere un percorso psicologico anche se non si hanno sindromi psichiatriche, se è questo che intende con la sua domanda.

E' una scelta che dipende da lei ma se vuole provare a chiarirsi questo dubbio, può richiedere una consulenza psicologica con un terapeuta della sua zona e valutare eventualmente se continuare con una psicoterapia vera e propria.

Spero di esserle stata di aiuto, un caro saluto.

Dott.ssa Monia Biondi

Dott.ssa Monia Biondi

Ravenna

La Dott.ssa Monia Biondi offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Saverio, la sua è una domanda che mi viene fatta spesso, la mia risposta è la psicoterapia fa sempre bene, non è utile solo per chi sta male.

E’ un sostegno efficace e duraturo a cui poter sempre ricorrere, non solo come strumento di “cura” ma anche come mezzo per migliorare il vivere quotidiano di tutti. Aiuta ad alleviare l’amarezza delle dissilusioni, delle idealizzazioni, nutrire aspettative realistiche, vivere in uno stato di realtà e benessere.

Cosa vuol dire vivere in uno stato di realtà e benessere?
Sentirsi amati e accettati così come si è: ansiosi , depressi, isterici, arrabbiati, felici, senza rinunciare al proprio sentire e al proprio punto di vista. Prendersi cura di se stessi ovvero porre l’attenzione su ciò che accade dentro di noi, sulle emozioni, sul sentire corporeo, sensazioni, e fuori di noi, riflettere sul nostro modo di essere e stare al mondo, favorendo lo sviluppo di un atteggiamento attivo, ad incidere sull’ambiente, trasformandoci in attori e non più spettatori. In quest’ottica, la scoperta, la novità, la curiosità diventano strumenti per trovare nuove direzioni, piuttosto che produrre ansia e impasse esistenziale. L’individuo, così, diviene consapevole delle proprie abilità e risorse che accrescono la propria autostima e capacità relazionali, diventa egli stesso strumento di cambiamento. Scegliere le persone di cui circondarsi e in mancanza di relazioni significative dare in benvenuto alla solitudine sana, ovvero un periodo dell’esistenza per rivedere e vivere la vita secondo i propri bisogni e valori. Mantenere nel cuore il desiderio di contatto con persone che hanno voglia e coraggio di vivere nonostante i momenti di dolore, angoscia e senso di impotenza, che sentono il sollievo del sostegno reciproco, il piacere della scoperta, che apprezzano il valore dell’autenticità, della vicinanza e della speranza.
Allora quando rivolgersi allo psicologo?
Quando ci si sente “bloccati” e non si vede una via d’uscita da una determinata situazione;
Ci si trova a chiedersi “conosci te stesso?” e “cosa vuoi?”;
Si vive un calo di motivazione e determinazione nei propri ambiti di vita;
si fatica a prendere la decisione “giusta”;
ci si focalizza troppo sul passato o ci si perde eccessivamente nel futuro.
In questi ultimi anni ho potuto osservare come l’intensità emotiva della condivisione e del sentirsi sostenuti in una relazione che cura, dà luogo a cambiamenti nella vita delle persone precedentemente ritenuti impossibili, lascia una traccia nel corpo e non viene dimenticata dalla memoria.