Come gestire lo stress

Se ci siamo detti: « basta, non ce la faccio più», sentendoci stanchi, irritabili e di cattivo umore, allora lo stress è presente in modo costante e pervasivo in famiglia e/o al lavoro.

Cosa possiamo fare? Sentirci condannati ad essere sempre “sotto pressione”, oppure imparare a conoscere le fonti e i meccanismi dello stress per evitare che diventi un problema nel quotidiano e per la salute?

Impareremo a capire come affrontarlo nell’immediato e a lungo termine, a “staccare” quando è il momento per ritrovare il giusto equilibrio, rigenerando le batterie.

Usiamo il termine “stress” per descrivere una reazione tipica di adattamento fisico, mentale ed emozionale ad un cambiamento, deriva dall’ingegneria e dalla fisica per indicare la forza esercitata su un oggetto. Generalmente gli diamo una connotazione negativa, nocivo per la nostra salute mentale e fisica, anche se è un fenomeno naturale. Una piccola dose di stress è invece utile e fa bene: “eustress” (stress buono).

I cambiamenti moderati sono corroboranti, esercitano la nostra capacità di reagire e di adattarci e la mantengono efficiente. Se invece lo stress è eccessivo o per lungo tempo, viene compromesso l’equilibrio psico-fisico: “distress” (stress cattivo). Se abbiamo sul lavoro un superiore che ci critica continuamente e non ci gratifica mai, saremo logorati dalla situazione. Se ci occupiamo di un familiare ammalato in modo cronico, come pazienti allettati o dementi, senza avere supporto esterno, rischiamo di sviluppare patologie fisiche o psichiche. Possiamo essere stressati anche da cambiamenti che consideriamo positivi e ricercati da noi: convivenza o matrimonio, la nascita di un figlio, un trasferimento, un trasloco, una promozione, un nuovo lavoro, una vacanza.

Sono più sensibili allo stress le persone molto responsabili, con un alto senso del dovere, sensibili al giudizio e ai bisogni altrui, che hanno difficoltà ad esprimere il proprio punto di vista.

Il campanello di allarme che ci avvisa che lo stress ha raggiunto livelli preoccupanti sono sintomi fisici (insonnia, affaticabilità, frequenti emicranie, disturbi gastrointestinali, tachicardia, tremiti), mentali (sbalzi umorali, irritabilità, insoddisfazione, ansia, attacchi di panico, iperattività mentale, difficoltà di concentrazione, valutazione errata di persone e situazioni, indecisione, paura di perdere il controllo, sviluppo di fobie o di sintomi ossessivi-compulsivi) e comportamentali (maggior ricorso ad alcol, fumo e droghe, aumento di litigi, mangiarsi le unghie, mangiare troppo o poco, isolarsi, trascurarsi, non portare a termine le cose iniziate).

Cosa possiamo fare per affrontare e gestire lo stress?    

  • Scomporre i grandi problemi in situazioni più piccole su cui agire successivamente, darsi delle priorità e una tempistica, iniziare una nuova attività solo dopo aver terminato la precedente, delegare e chiedere aiuto.
  • Coltivare interessi ed hobby
  • Fare esercizio fisico con regolarità, scegliendo un’attività sportiva che piaccia: questo permette di scaricare le tensioni.
  • Mangiare e bere con moderazione ed equilibrio.
  • Dormire a sufficienza per rigenerare le energie, mantenendo se possibile gli stessi orari e ritmi del sonno.
  • Apprendere tecniche specifiche di rilassamento.
  • Separate la vita privata da quella lavorativa, non lavorare a casa nei fine settimana o la sera.
  • Investire tempo nelle relazioni sociali, almeno 30 minuti al giorno (telefonare e/o incontrarsi con gli amici). E’ fondamentale parlare con gli altri e non tenersi tutto dentro.

Se dopo aver messo in atto queste proposte non diminuisce il livello di stress, è consigliabile consultare uno psicologo psicoterapeuta.

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