Disturbo Post Traumatico da Stress

Staff Psicologi Italia

A. La persona è stata esposta ad un evento traumatico nel quale erano presenti entrambe le caratteristiche seguenti:

  • la persona ha vissuto, ha assistito, o si è confrontata con un evento o con eventi che hanno implicato morte, o minaccia di morte, o gravi lesioni, o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri;
  • la risposta della persona comprendeva paura intensa, sentimenti di impotenza, o di orrore. Nota Nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato o agitato.


B.
L’evento traumatico viene rivissuto persistentemente in uno (o più) dei seguenti modi:

  • ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell’evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni. Nota Nei bambini piccoli si possono manifestare giochi ripetitivi in cui vengono espressi temi o aspetti riguardanti il trauma;
  • sogni spiacevoli ricorrenti dell’evento. Nota Nei bambini possono essere presenti sogni spaventosi senza un contenuto riconoscibile;
  • agire o sentire come se l’evento traumatico si stesse ripresentando (ciò include sensazioni di rivivere l’esperienza, illusioni, allucinazioni, ed episodi dissociativi di flashback, compresi quelli che si manifestano al risveglio o in stato di intossicazione). Nota Nei bambini piccoli possono manifestarsi rappresentazioni ripetitive specifiche del trauma;
  • disagio psicologico intenso all’esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico;
  • reattività fisiologica o esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simbolizzano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento traumatico.


C.
Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma e attenuazione della reattività generale (non presenti prima del trauma), come indicato da tre (o più) dei seguenti elementi:

  • sforzi per evitare pensieri, sensazioni o conversazioni associate con il trauma;
  • sforzi per evitare attività, luoghi o persone che evocano ricordi del trauma;
  • incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma;
  • riduzione marcata dell’interesse o della partecipazione ad attività significative;
  • sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri;
  • affettività ridotta (per es., incapacità di provare sentimenti di amore;
  • sentimenti di diminuzione delle prospettive future (per es., aspettarsi di non poter avere una carriera, un matrimonio o una normale durata della vita).


D.
Sintomi persistenti di aumentato arousal (non presenti prima del trauma), come indicato da almeno due dei seguenti elementi:

  • difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno;
  • irritabilità o scoppi di collera;
  • difficoltà a concentrarsi;
  • ipervigilanza;
  • esagerate risposte di allarme.


E.
La durata del disturbo (sintomi ai Criteri B, C e D) superiore a 1 mese.


F.
Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.


Specificare se:
Acuto: se la durata dei sintomi è inferiore a 3 mesi
Cronico: se la durata dei sintomi è 3 mesi o più.

Specificare se:
Ad esordio ritardato: se l’esordio dei sintomi avviene almeno 6 mesi dopo l’evento stressante.

Gli eventi traumatici vissuti direttamente includono, ma non sono limitati a combattimenti, aggressione personale, rapimento, essere presi in ostaggio, attentato terroristico, disastri naturali, gravi incidenti. Per i bambini gli eventi traumatici dal punto di vista sessuale possono includere le esperienze sessuali inappropriate dal punto di vista dello sviluppo senza violenza. Gli eventi vissuti da altri, ma di cui si viene a conoscenza includono aggressione personale violenta, grave incidente, morte improvvisa. Il disturbo può risultare particolarmente grave e prolungato quando l’evento stressante è ideato dall’uomo. La probabilità di sviluppare questo disturbo può aumentare proporzionalmente all’intensità con la prossimità fisica del fattore stressante. L’individuo presenta sintomi persistenti di ansia o di aumento dell’arousal non presenti prima del trauma, come difficoltà ad addormentarsi.


Manifestazioni e disturbi associati


Gli individui con questo disturbo possono descrivere dolorosi sentimenti di colpa per il fatto di essere sopravvissuti a differenza degli altri o per ciò che hanno dovuto fare per sopravvivere. L’evitamento fobico di situazioni o attività che simbolizzano il trauma originario può interferire con le relazioni personali. Si può manifestare la seguente costellazione di sintomi, che risulta associata più comunemente con eventi stressanti di tipo interpersonale:compromissione della modulazione affettiva; comportamento autolesivo;sintomi dissociativi; lamentele somatiche; sentimenti di inefficienza; vergogna; disperazione mancanza di speranza; sentirsi danneggiati;ostilità, ritiro sociale;sensazione di minaccia costante;compromissione delle relazioni con altri. Il disturbo si può manifestare a qualsiasi età. I sintomi di solito iniziano nei primi 3 mesi dopo il trauma. sebbene possa esservi un ritardo di mesi o anche di anni. I sintomi per il disturbo e la relativa predominanza della riesperienza, l’evitamento e i sintomi di iperarousal possono variare col tempo. La gravità, la durata e la prossimità dell’evento traumatico sono i fattori più importanti che influenzano la possibilità di sviluppare il disturbo.

Diagnosi differenziale

Nel disturbo post-traumatico da stress, l’evento stressante deve essere di natura estrema.
Al contrario nel disturbo da adattamento, l’evento può essere di qualsiasi livello di gravità.

Staff Psicologi Italia