Come aiutare persona che non riconosce di avere problemi.

Laura

Salve, cercherò di illustrarvi un quadro abbastanza complesso che spero di riuscire a rendere chiaro. Si tratta di una donna adulta, sposata e con due figli oltre i 20 anni, casalinga. Per anni ha fatto abuso di alcol e psicofarmaci e ha minacciato e probabilmente tentato il suicidio in passato; da anni non siede a tavola con la famiglia a pranzo/cena e mangia solo merendine o yogurt, nulla di sostanzioso. Ha un ossessione per l'ordine (della serie le padelle negli stipetti devono stare in quella determinata sequenza, così i contenitori o i piatti, per citare qualche esempio; se così non fosse (magari perché qualcun altro ha sistemato le cose) lei le ripone. Gran parte della giornata sta sul letto, dedicandosi ormai pochissimo alle faccende domestiche. Spesso se non sempre si perde in discorsi che non hanno né capo né coda, alcun filo logico insomma...Attacca costantemente il marito e i figli per cose che non stanno né in cielo né in terra ed è convinta di essere vittima e succube di questi. Ci sarebbe tanto altro, il punto è che non ammette e non riconosce di aver bisogno di aiuto ma ogni volta che si prova a farla ragionare su questo va in bestia. Detto questo, come si dovrebbe procedere in questo caso? Grazie, chiedo scusa per lo sproloquio ma soprattutto spero di essere stata chiara.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Carissima Laura, non è facile che chi soffre di dipendenza da alcool e di un disturbo alimentare possa avere facilità a riconoscere il suo problema. Anzi solitamente queste persone cercano di nasconderlo o di rifiutarlo. Quindi a volte occorrono degli eventi pericolosi che incutono paura alla persona dipendente oppure nei casi in cui intervengono gli assistenti sociali o altro in casi di rischi particolari della persona o dei figli, soprattutto se sono minorenni. In questo caso i ragazzi sono maggiorenni, ma chissà quante cose brutte hanno visto durante la loro crescita. Questi figli hanno una  madre malata non sana, per cui il marito dovrebbe intervenire duramente per proteggersi e proteggere questi giovani figli. Mi auguro questa famiglia possa trovare gli aiuti adeguati.

Cordiali saluti

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Dott.ssa Iolanda Lo Bue

Roma

La Dott.ssa Iolanda Lo Bue offre supporto psicologico anche online

Buonasera Laura

capisco perfettamente la sua preoccupazione per questa signora che sta soffrendo da anni e anni... chissà perchè....

Certo che l'unico intervento possibile è quello psicoterapeutico, perchè immagino che in tanti anni in tali condizioni di alcolismo, tentativi di suicidio, astenia, idee ossessive... immagino (ripeto) che qualcosa avranno tentato almeno farmacologicamente. Quel che è più difficile è condurre in psicoterapia una persona che non vuole saperne....è più facile scalare l'Everest!

Questo non vuol dire che non ci sia niente da fare.

I familiari possono andare in psicoterapia, tutti, e tutti assieme, dicendole che lo fanno per essere aiutati ad aiutarla.

Potrebbe essere questo il primo passo perchè alla signora arrivi che i suoi cari sono preoccupati per lei e col tempo potrebbe partecipare agli incontri... ma anche se ciò non avvenisse le reti cerebrali comunicano lo stesso e sono certa che qualcosa migliorerà.

Saluti affettuosi

Dott.ssa Tiziana Vecchiarini

Dott.ssa Tiziana Vecchiarini

Napoli

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Salve Laura

mi sembra una situazione complessa e drammatica quella che descrive,  richiede sicuramente un intervento. Quando la persona interessata non riconosce il disagio e non accetta aiuti sono i familiari che possono richiedere un aiuto. Potete rivolgersi al DSM di zona oppure ad uno psicoterapeuta/psichiatra privato. Anche se la signora non volesse partecipare alle sedute sono i familiari a decidere di farsi aiutare. Fatemi sapere, se volete, come va. Buonasera

Cara Laura,

Per rispondere adeguatamente alla Sua domanda, dovrei sapere che tipo di legame ha con la persona in questione. Ad ogni modo, è molto difficile aiutare una persona che non riconosce di avere un problema. Molte persone, inoltre, nutrono un forte pregiudizio nei confronti della professione di psicologo poichè credono che chi si rivolge allo psicologo sia "pazzo". Potrebbe provare a spiegarle che non è così e che lo psicologo è semplicemente un professionista che aiuta le persone a vivere la loro vita più serenamente. Inoltre, esistono psicologi specializzati nella cura delle relazioni, i cosiddetti psicoterapeuti sistemico-relazionali, che aiutano proprio le persone a ritrovare l'equilibrio e l'armonia nei propri rapporti interpersonali.

Saluti.