Buongiorno a tutti, mi chiamo Sharon, ho 31 anni. Sono fidanzata con una persona da 10 anni: i primi anni andava tutto bene, ora però, negli ultimi due anni, questa persona ha come routine quella di umiliarmi e offendermi di continuo, dicendomi che non servo a niente, che devo trovarmi un lavoro, che non collaboro in nulla.
Io purtroppo non ho un lavoro fisso, perché nella città in cui vivo c’è poco lavoro, però ogni tanto lavoro facendo servizi a casa di alcune signore e, quando lavoro, aiuto sempre con quel poco che guadagno. Nonostante questo, lui continua a offendermi, dicendomi sempre le stesse cose: che non servo a niente, che non ho il diploma, che non lavoro, che è stufo della vita che fa.
Questa situazione va avanti da un po’ di tempo e, a sentirmi dire così, mi viene tristezza e mi chiedo perché continuo a stare con questa persona. Non riesco a lasciarla. Come posso fare? Perché non voglio continuare una vita con una persona che un giorno è una cosa e il giorno dopo mi offende e mi umilia solo perché non lavoro e non posso aiutarlo economicamente per la casa che abbiamo acquistato. Non è colpa mia se nella mia città non c’è lavoro.
Ogni volta mi bestemmia anche dicendo che è colpa mia aver acquistato questa casa e mi dà tutte le colpe. Come posso fare? Grazie a chi mi aiuta.
Ciao Sharon, grazie per aver condiviso la tua storia: quello che racconti è molto doloroso e merita attenzione.
Cosa sta succedendo nella tua relazione
• Umiliazioni e offese ripetute: il fatto che lui ti dica continuamente che “non servi a niente” o che ti colpevolizzi per la casa è un comportamento svalutante e offensivo. Questo non è normale né accettabile in una relazione sana.
• Squilibrio di responsabilità: tu contribuisci con quello che puoi, ma lui sembra ignorare i tuoi sforzi e ti attribuisce colpe che non ti appartengono.
• Effetto su di te: ti senti triste, insicura e bloccata, incapace di lasciarlo nonostante la sofferenza. Questo è un segnale che la relazione ti sta logorando emotivamente.
In una relazione di coppia, il rispetto è fondamentale. Se manca, la relazione diventa tossica e può minare la tua autostima.
Non è colpa tua: la mancanza di lavoro nella tua città non dipende da te. Tu stai comunque cercando di contribuire, e questo ha valore.
Il fatto che lui alterni momenti “normali” a momenti di offese crea confusione e ti tiene legata, ma non cambia la sostanza: ti fa stare male.
Riconosci la realtà: accetta che il suo comportamento non è giustificabile. Non sei tu il problema, ma il modo in cui lui ti tratta.
Stabilisci confini chiari: prova a dirgli, con calma, che non accetti più di essere insultata. Se continua, significa che non rispetta i tuoi limiti.
Cerca supporto esterno: parlane con persone di fiducia (amici, familiari) o con un professionista. A volte avere uno sguardo esterno aiuta a vedere più chiaramente.
Valuta la tua serenità: chiediti se questa relazione ti dà più dolore che gioia. Se la risposta è sì, allora la tua energia dovrebbe andare verso la costruzione di una vita più serena, anche senza di lui.
Continua con piccoli passi verso l’indipendenza: anche se il lavoro è scarso, continua a cercare opportunità e a coltivare la tua autonomia. Questo ti darà forza e fiducia.
Sharon, tu meriti una relazione in cui sei rispettata e valorizzata, non umiliata. Restare con una persona che ti svaluta ogni giorno può solo aumentare la tua sofferenza. Non è facile lasciare una relazione lunga, ma è importante chiederti: vuoi continuare a vivere così per altri dieci anni?
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Massa-Carrara
La Dott.ssa Antonella Bellanzon offre supporto psicologico anche online