Perchè il mio Psicologo mi rifiuta?

carlo

Salve sono un ragazzo di 31 anni, vado da una psicologa da circa 1 anno e mezzo ma non sto riuscendo ad uscire da questo tunnel. Ho problemi di ansia, paure, poca voglia di reagire, legate soprattutto al fatto che non lavoro più e non riesco a trovarne uno nuovo. Durante le sedute non riesco ad esprimermi al meglio, un pò per riservatezza, un po' per vergogna, mi passa la voglia di piangere mentre invece quando sono a casa lo faccio quasi spesso e temo che questo non le faccia capire abbastanza il mio stato. Qualche settimana fa le ho chiesto se ero diventato troppo impegnativo (visto che mi rimandava puntualmente gli appuntamenti, mi rispondeva ai messaggi dopo tanto tempo ecc.) rispondendomi di no. Però qualche giorno fa mi ha proposto di andare da uno psichiatra e farmi segnare degli psicofarmaci. Mi chiedo come mai prima ha negato e ora dopo 20-25 giorni sembra voglia sbarazzarsi di me?? Con lei mi trovo molto bene e non sono per nulla propenso ad andare da uno psichiatra, affidarmi a una persona è stato già difficile, figuriamoci a 2, e poi con un uomo non mi trovo a mio agio, ritengo che in queste dinamiche la donna sia letteralmente avanti. Spero in una vostra risposta, grazie mille!!!

2 risposte degli esperti per questa domanda

Buonasera Carlo.

Ciò che scrive mi stimola alcune domande, che per ovvie ragioni non potrò esporle qui, ma che non riguardano in alcun modo la relazione terapeutica con la sua psicologa.

Vorrei proporle una cosa:

domani si rechi in un negozio di scarpe, il più fornito della sua città. Una volta che si troverà all’interno del negozio, dovrà scegliere le scarpe che le piacciono di più, per il modello, per il colore ecc...insomma decida lei i requisiti che più le aggradano.

Ma di due numeri in meno del suo.

E le indossa, camminandoci per tutto il pomeriggio, fino a sera, ci andrà al bar, al ristorante, sugli autobus, fino a che non torna a casa, le toglie, e fa un lungo sospiro di liberazione e sollievo!

La scarpa stretta è come possiamo sentirci in alcuni periodi della nostra vita, a causa di un lavoro che non troviamo, di un amore perso, di un blocco emotivo, di un ruolo che non ci si addice. Quando si trova il terapeuta affine, che ci accoglie e ci contiene è come un sospiro di liberazione e sollievo!

Provi a smuovere un pò le acque entro cui si trova, si ricopra del ruolo attivo che le spetta e soprattutto indaghi se stesso, le sue percezioni, le sue sensazioni, la sua "comodità" all’interno di uno spazio. Cominci a piccoli passi, si ponga obiettivi visibili.

Se ha bisogno può contattarmi, 

Un caro saluto e buona fortuna

Dott.ssa Francesca Sambataro

Dott.ssa Francesca Sambataro

Roma

La Dott.ssa Francesca Sambataro offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa esplorare con lo psicologo questa situazione al fine di elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online