Convivere con disturbo dell'attenzione

celeste

Carissimi, ho 25 anni e studio e lavoro nei Paesi Bassi da un paio d'anni. Da sei mesi a questa parte ho sofferto di un "burn out" che credo in Italiano sia comparabile ad un esaurimento. Ho stressato me stessa eccessivamente e ne ho pagato le conseguenze. Trovo che questo evento mi abbia fatto crescere estremamente e mi abbia aiutato ad amarmi molto di più.

In questi sei mesi ho fatto un primo test per l'adhd da uno psicologo e i sintomi sia in età infantile sia ad oggi sembrano portare a questo. Teoricamente dovrei fare un test con uno psichiatra per validare il disturbo, ma sono un po' insicura su quali benefici mi possa portare, per esempio non voglio prendere ne Ritalin ne adderall. Da quando ho iniziato a rallentare ho notato subito dei miglioramenti a livello emotivo, ma noto che non raggiungo più i risultati che raggiungevo prima.

Come posso bilanciare questi due aspetti importanti della mia vita senza ricorrere a medicine? Avrò la strada "segnata" per tutta la vita?

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