Disturbo del comportamento e ritardo del linguaggio

Capisco bene la sua preoccupazione, ed è assolutamente comprensibile che si senta in difficoltà di fronte a un bambino che fatica a stare fermo, a partecipare alle attività e che mostra comportamenti impegnativi, soprattutto sapendo che a settembre lo attende la scuola primaria. La situazione che descrive è complessa ma non senza vie di aiuto. Suo figlio sta già ricevendo due interventi fondamentali, la logopedia e la psicomotricità, e questo è un ottimo punto di partenza: sono percorsi che, nel tempo, possono incidere positivamente sia sul linguaggio sia sulla regolazione del comportamento. Tuttavia, è importante che il lavoro venga coordinato tra le varie figure che lo seguono, in modo che ci sia un progetto condiviso e coerente tra terapisti, scuola dell’infanzia e famiglia.

Il suo rifiuto per le attività sedute come colorare o scrivere non va forzato. A quest’età, e ancor più in presenza di un ritardo del linguaggio o di difficoltà di autoregolazione, il bambino ha bisogno di vivere esperienze corporee, ludiche e relazionali prima di poter sostenere compiti che richiedono attenzione prolungata e controllo motorio fine. Meglio privilegiare giochi che lo facciano muovere e contemporaneamente stimolino la comunicazione e l’attenzione condivisa, come percorsi motori, giochi con regole semplici, costruzioni, disegni su superfici grandi con pennelli o dita. L’obiettivo non è “farlo stare seduto”, ma aiutarlo gradualmente a tollerare l’attesa, la frustrazione e il rispetto dei turni.

Per quanto riguarda il comportamento durante la mensa, è probabile che il momento del pasto sia fonte di ansia o di sovraccarico sensoriale (odori, rumori, tempi imposti). Anche qui può essere utile un approccio dolce e graduale: offrirgli piccole quantità, evitare pressioni e valorizzare ogni minimo successo. Il lavoro di un terapista occupazionale o di un neuropsicomotricista esperto in regolazione sensoriale può essere molto utile.

Le suggerisco di parlare con il pediatra o con il neuropsichiatra infantile che lo segue per definire un piano integrato, che includa eventualmente una valutazione funzionale aggiornata in vista dell’ingresso alla primaria. Se emergerà la necessità, sarà possibile richiedere un sostegno educativo specifico o un percorso personalizzato. Non si scoraggi se ora sembra “non pronto”: con interventi mirati e continuità, i bambini possono fare progressi importanti in pochi mesi. La cosa più utile che può fare è offrirgli comprensione, routine prevedibili e tante esperienze di gioco condiviso, senza pressioni ma con fiducia nelle sue possibilità

Salve Jessica, sicuramente il bambino deve fare delle attività riabilitative in un centro specializzato quindi deve mettersi in lista d'attesa con il sistema sanitario oppure rivolgersi a privati.

Si faccia consigliare dal suo pediatra, ma non aspetti altro tempo per intervenire.

Un cordiale saluto, Giusi D'Apolito 

Salve Jessica. Necessità di una terapia cognitivo-comportamentale  di tipo ABA. Anche se non è ancora convalidato il disturbo comportamentale puo pensare di iniziare da un privato . I requisiti per stare seduto a mensa o per attività scolastiche può acquisirli solo così . 

La situazione che descrivi è molto importante e delicata, e merita di essere valutata con attenzione attraverso una consulenza mirata. Ogni bambino ha tempi e bisogni specifici, e per poterlo aiutare in modo efficace è fondamentale comprendere meglio il suo profilo e le sue difficoltà attraverso un colloquio approfondito.

Sono disponibile per un incontro di consulenza presso il mio studio privato situato a San Severo, così da valutare insieme la situazione e individuare le strategie più adatte per sostenerlo nel percorso verso la scuola primaria.

Saluti

Dott. Pasquale di Gennaro

Salve, comprendo bene le sue parole. Le consiglio di contattare un analista del comportamento (ABA) che possa supportarla in questo percorso di crescita e strutturate un piano d'intervento comportamentale con le richieste indicate nel messaggio e, sviluppare così, i prerequisiti indispensabili per la scuola primaria.

Se ha bisogno, io ricevo a Torremaggiore (FG) e sono psicologa, insegnante di sostegno, Psicomotricista e analista del comportamento (ABA).

Le auguro di trovare le chiavi che apriranno tutte le porte che per ora sembrano inaccessibili.

Si approcci al bambino con modalità di gioco, con pazienza e calma, avendo un disturbo del comportamento è normale che non riesce a stare seduto, i tempi vanno frazionati così da poter ottenere piccoli risultati. Chiaramente se arriva al momento della mensa che non ha fame è normale che non starà seduto, valutare anche l'organizzazione della giornata del piccolo