Mio marito non vuole avere un altro figlio

Marta Rita

Salve! Mi chiamo Marta Rita ed ho 22 anni. Ho un bambino di 25 mesi e desidero moltissimo avere un altro figlio, magari una femmina... Beh, mio marito non vuole neanche sentir parlare di un secondo figlio. Sentirmi dire “Io non lo voglio e non lo vorrò mai“ mi spezza il cuore. La prima volta sono rimasta incinta dopo 2 anni di rapporti senza protezioni, ma adesso ho una spirale ormonale che mi sta creando alcuni problemi, quindi la vorrei togliere. E' brutto dire che proverei a rimanere incinta anche contro la sua volontà? Io sono sicura che lui accetterà l'altro/a bambino/a, ma non ce la fa a prendere la decisione prima. Insomma, so che non è un bel modo di parlare e che posso sembrare egoista, ma per me l'egoista è lui che non prova neanche a pensare a come mi sento io. Sono esagerata? Non dovrei pensare di avere un bambino se lui non lo vuole? Cosa posso fare? Sono mesi che sto soffrendo per questa situazione. Io sono convinta che per il mio bambino sia indispensabile avere un fratello o una sorella, ma non vorrei che avessero più di 4 anni di differenza. Ho davvero bisogno di un consiglio. L'unico nostro problema è che abbiamo un appartamento piccolo, ma per me questo non è un problema così grande. Penso che i bambini non vogliano avere tanto spazio, ma tanto amore. Grazie per la vostra attenzione!

8 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Marta Rita, dalle sue parole leggo il suo intenso desiderio di avere un altro figlio, e il dispiacere da parte sua nel constatare che per suo marito, almeno in apparenza, non è lo stesso. Come lei certamente saprà, l'arrivo di un figlio porta con sé tanti cambiamenti, a volte stravolgimenti, su un piano pratico, concreto, ma anche su un piano simbolico ed emozionale.

Credo che per lei e suo marito sia importante parlare, esplorare insieme i significati e le emozioni che accompagnano l’idea di avere un altro figlio, per arrivare ad una decisione il più possibile condivisa e consapevole, che parta dalla considerazione dei bisogni di ciascuno, delle emozioni, delle speranze e delle paure. Il dialogo aperto e sincero, a volte difficile o anche doloroso, è la strada maestra nella coppia! Provateci insieme, e se non riuscite, non scoraggiatevi e non esitate a cercare un aiuto…credo che per la posta in gioco ne valga la pena! In bocca al lupo.

Salve avere un figlio è un decisione di coppia, se suo marito al momento non vuole un secondo figlio gli conceda il tempo di pensarci. La soluzione non è incastrandolo con una gravidanza a sorpresa, perchè potrebbe sentirsi tradito nella fiducia riposta sul metodo contraccettivo che avete scelto e concordato. Quattro anni di differenza, cinque, sei o dieci, non fanno la differenza tra fratelli e sorelle, non ci sono anni di preciso per il quale vanno più o meno d'accordo, l'importante è che si vogliano bene e si rispettino, gli anni sono relativi. Essere figli unici non è un "dramma", nè una tragedia, nè meglio, nè peggio, è semplicemente una condizione esistenziale e familiare. Non è detto che un figlio unico sia peggiore o migliore di coloro che hanno fratelli e sorelle, o che sia problematico o sano o più socievole, più simpatico o antipatico. Esistono molti pregiudizi sui figli unici che bisogna superare documentandosi sulla loro condizione. Spero di esserle stata di aiuto, cordiali saluti.

Cara Marta Rita, penso che dovrebbe prendersi un momento per riflettere e magari chiedere consiglio ad un collega psicoterapeuta di persona. I bambini hanno bisogno di due genitori uniti, quando entrambi sono presenti. Se questa scelta forzata portasse alla fine del matrimonio sarebbe contenta?Se suo marito la ingannasse sarebbe contenta. Capisco la sua frustrazione, ma forse questo è il momento di fermarsi, respirare, riflettere e trovare altre soluzioni.

L' inganno non porta mai nulla di buono. D' altro canto mi verrebbe da chiederle quali sono le sue passioni, che lavoro fa, se è soddisfatta di sè stessa e quali sono i suoi sogni nel cassetto(oltre ad avere un altro figlio).

Prima di fare qualcosa di cui pentirsi e che potrebbe portarle sofferenze più grandi, si faccia guidare da un bravo terapeuta della sua zona.

Salve Marta Rita,

L'arrivo di un bambino nel sistema di vita di una coppia apporta dei notevoli cambiamenti e penso che sia tu che tuo marito ve ne accorgiate quotidianamente ogni giorno che passa, e se ti guardi indietro 25 mesi fa prima della nascita del tuo bambino di novità ce ne sono state.

All'interno di una coppia può succedere che uno dei due avverta in maniera più naturale e consapevole tutto quello che un figlio porta,non perchè l'altro resta indietro ma semplicemente perchè avete due modi di sentire le cose in maniera differente, e nella coppia proprio perchè tale, è di fondamentale importanza sintonizzarsi sui ritmi dell'altro.

Non darei nulla per scontato e non sarei assolutista nel vostro rapporto famigliare,

forse andrebbe approfondito il modo in cui vengono prese le decisioni fra di voi,

Come vengono prese le decisioni tra voi "coppia"

nel parlare ciascuno di voi ha la possibiltà di esprimersi quanto e come vuole?

qualcuno dei due impone all'altro i suoi pensieri o le sue decisioni?

Le domande che vorrei porle per capire altro sono molte,

per ora le posso dire che nella coppia anche l'ascolto dell'altro è fondamentale, .

Buone cose

Salve Marta, il suo problema è abbastanza ricorrente nelle giovani coppie di oggi: posso solamente immaginare come si possa sentire nel confronti di suo marito e del suo rifiuto.

Il consiglio che posso comunque darle è quello di parlare,di aprire un ulteriore dialogo dove può spiegargli meglio il suo punto di vista, cosa cambierebbe per suo figlio avere un fratello/sorella? E cosa cambierebbe per lei avere un secondo figlio? E perché suo marito non lo vuole? Come è stata vissuta la gravidanza e i mesi a seguire?

Infine, se la spirale le comporta dei problemi (qualora suo marito sia irremovibile) può pensare di provare con un altro contracettivo. 

Dovrebbe indagare, insieme ad uno specialistica di problemi di coppia, su queste ed altre domande. 

Ricordi sempre che il dialogo, la comunicazione è alla base di qualsiasi rapporto insieme alla sincerità e al rispetto, sono sicura che risolverete il tutto nel miglio dei modi.

Per qualsiasi dubbio e/o delucidazione, può trovare qui i miei riferimenti.

Appena lette le sue parole ho voluto vedere la sua età. 22 anni: immagino che anche suo marito sia molto giovane. Provo a immaginare come lui si senta. Qualcosa della sua giovinezza ha dovuto sacrificare con la paternità. E non se la sente di affrontare oggi un ulteriore grande impegno. Al di là delle sue parole tra un certo tempo, quando si sentirà più maturo, avrà il desiderio di un altro figlio. Mi sembra comprensibile il suo stato. Piuttosto io inviterei lei a chiedersi: perché forzare il flusso naturale delle cose? Soprattutto quando ciò che vogliamo sembra costringere un altro da noi. Si affidi al tempo. Si dedichi a suo marito e a suo figlio. Essi sono due grandi beni che lei possiede già.

Salve Marta Rita

capisco la sua situazione ed il dispiacere alla risposta negativa di suo figlio. All'inerno di una coppia non è onesto ma soprattutto disfunzionale arrivare a decisioni così importanti con l'inganno. Ha pensato quale sarebbe il vissuto di un figlio non voluto? oppure che si porta l'onta dell'inganno?

La questione di non volere un figlio non riguarda solo suo marito ma la vostra coppia. Potrebbe esservi di aiuto parlarne con un consulente? Che ne pensa? Mi faccia sapere

Gentilissima,

il suo desiderio di avere un secondo figlio non è "sbagliato", ma andrebbe condiviso e sostenuto anche da suo marito e fare pressione affinché si decida o, peggio, cercare di rimanere incinta contro la sua volontà non sarebbe utile alla coppia, al contrario!

Si conceda e conceda anche a lui un pò di tempo, la fretta in casi simili non aiuta.

Resto a disposizione

Dott.ssa Valentina Nappo

Dott.ssa Valentina Nappo

Napoli

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