Buongiorno volevo chiedere se è possibile che dopo quasi 40 anni di guida senza nessuna difficoltà ora non riesco più a salire su strade di montagna dove salendo si presenta sempre più il vuoto che mi crea ansie e senso di vertigini a tal punto di non riuscire più a controllare lo stato di guida sicura con conseguente rinuncia per non mettere in pericolo né me ne la mia famiglia. Grazie
Buongiorno Donato.
Si, è possibile che a un certo punto della nostra vita si attivi un allarme dentro di noi che ci impedisce di fare quello che fino a quel momento era del tutto normale.
Nell’approccio Strategico di cui mi occupo il Prof. Giorgio Nardone ha messo in atto dei protocolli specifici proprio per la paura di guidare. Uno di questi è la Worst Fantasy (peggiore fantasia) che, attraverso l’immersione volontaria in ciò che fa paura, a livello paradossale la paura si estingue.
Gli antichi Sumeri scrivevano: "La paura guardata in faccia diventa coraggio. La paura evitata diventa Timor Panico".
Un cordiale saluto
Dott.ssa Mariagrazia Facincani
Verona
La Dott.ssa Mariagrazia Facincani offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Donato, grazie per aver condiviso la sua esperienza. È comprensibile che questa paura le risulti sorprendente, soprattutto dopo anni di guida senza difficoltà. In realtà, il nostro sistema psicologico e corporeo può reagire in modi nuovi a situazioni che prima erano gestibili, soprattutto quando entra in gioco l’ansia. Quello che descrive sembra rientrare in un fenomeno chiamato ansia situazionale o fobia specifica: si manifesta quando una persona sviluppa paura intensa e immediata in presenza di una situazione percepita come pericolosa, anche se razionalmente sa di essere competente. Nel suo caso, la guida in montagna con il vuoto e i panorami vertiginosi può attivare una risposta di allarme del sistema nervoso, con sintomi come vertigini, palpitazioni, senso di irrealtà o perdita di controllo. Questi sintomi non indicano una perdita di capacità, ma sono il modo in cui il corpo reagisce a un segnale di pericolo percepito. Le cause possono essere molteplici: condizionamento passato o esperienza negativa indiretta (anche se non ricorda incidenti, può esserci stata esposizione a informazioni o immagini che hanno “marcato” la percezione di pericolo); aumento della sensibilità all’ansia con l’età o in periodi di stress; fattori fisiologici come cambiamenti nell’equilibrio o nella vista, che rendono il corpo più attento al rischio. Il buon notizia è che questa ansia è gestibile e trattabile. Percorsi mirati di psicoterapia, in particolare approcci cognitivi e comportamentali, combinati con tecniche di rilassamento, esposizione graduale e allenamento alla gestione dell’ansia, permettono di ritrovare sicurezza e fiducia nella guida. Resto a disposizione.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Todaro
Lecco
La Dott.ssa Chiara Todaro offre supporto psicologico anche online
Buon girono,
certo immagino bene come possa sentirsi in difficoltà davanti ad una così specifica, improvvisa e slegata magari da ogni apparente situazione, sintomatologia.
Certamente ci sarebbe da approfondire se vi siano stati momenti "stressanti" anche non direttamente correlati, se non veri e propri traumi , cui segue l'ansia specifica che descrive.
Ad ogni buon conto , si è possibile e si, si può trattare. Questo dipende da quanto disturbante diventa il fatto di pers è apparentemente slegato dalla quotidianità.
Ci sono diverse tecniche applicabili in proposito, anche se sicuramente un percorso individuale potrà meglio aiutare lei e il suo terapista nella scelta più adeguata per un aiuto professionale.
Le auguro il meglio.
La Spezia
Alessandra Carnacina offre supporto psicologico anche online