Bimba di 7 anni che odia fare i compiti

Simona

Sono la mamma di una bambina di 7 anni che da domani inizierà la seconda elementare. Nel corso del primo anno, fin dai primi giorni si è mostrata insofferente verso la scuola. Si distraeva facilmente e tornava spesso a casa con note del tipo: M. non ha finito il compito assegnato, ho dovuto finire io (insegnante), M. ha finito per ultima...etc. Ovviamente ho trovato la cosa profondamente umiliante e sono abbastanza sicura che questo abbia distrutto la sua autostima. Quando tornava a casa con bei voti alla fine confessava di aver copiato dalla sua amichetta (sono solo due femminucce in classe, l'altra bimba è particolarmente brava e brillante). A casa abbiamo cercato di recuperare non pressandola sui compiti e cercando di sostenerla e incoraggiarla ma non è facile aiutarla. E' una bambina molto vispa e vivace , molto fantasiosa (racconta spesso storie) ed e' anche molto ironica, al tempo spesso però è irascibile, a volte scontrosa e quando si tratta di fare i compiti diventa una pena per tutti in famiglia perchè comincia a urlare che non li vuole fare, che i compiti fanno schifo e che non servono a niente. Dopo molto tempo si calma e si mette a farli ma deve essere sempre aiutata da qualcuno, perde molto facilmente la concentrazione e si applica veramente poco. L'abbiamo anche portata da una logopedista che ci ha detto che la bambina è molto insicura ed ha paura di sbagliare. Vorrei capire come dobbiamo fare per aiutarla e fare in modo che si faccia aiutare. Infine aggiungo che in classe è accaduto un episodio a mio avviso molto grave da parte di una maestra che le ha dato uno scappellotto perché non riusciva a comprendere quanto spiegato ( a dire della maestra spiegato molte
volte)
Purtroppo l'episodio è stata confermato dalla stessa maestra che si è poi scusata....attendo fiduciosa vostre considerazioni soprattutto capire se è il caso di approfondire la cosa con un esperto. Grazie

2 risposte degli esperti per questa domanda

Carissima, io approfondirei la questione a scuola. Nel senso che cercherei di parlare con le insegnanti e di capire anche con la bambina, che cosa in realtà avviene a scuola, il rapporto che c'è tra la bambina e le insegnanti dal punto di vista didattico e non, come si gestiscono le cose a scuola. Spesso questi bambini così vivaci e fantasiosi, sono bambini intelligenti, però poco poco disciplinati proprio perché con una mentalità più fantasiosa, un pensiero più creativo. Per cui, può darsi, che sua figlia sia una bambina particolarmente poco incline alla "regola" e facilmente distraibile. Questo difficilmente l'avvicina alle richieste di una insegnante che pretende una maggiore disciplina. A mio avviso quindi, bisognerebbe cercare di fare capire le insegnanti che la bambina va sostenuta, aiutata, ma soprattutto rinforzata e motivata a frequentare la scuola. Questo perché i bambini come gli adulti per impegnarsi hanno bisogno di essere motivati, quindi magari cercare, visto che si tratta ancora di una prima di una seconda elementare, di lasciare perdere e di far pesare la bambina un voto più basso, una nota e cose del genere, perché i bambini a quest'età si devono divertire, la scuola deve diventare un posto bello e divertente e questo è il lavoro delle insegnanti. Si potrebbe anche pensare ad una didattica incentrata sulla sua intelligenza fantasiosa.

Resto a disposizione

Cari saluti.

Dottoressa De Luca Barbara

Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca

Catanzaro

La Dott.ssa Barbara De Luca offre supporto psicologico anche online

Gentile Simona,

leggendo le sue parole mi sono sorte delle domande da porle: è stata fatta una valutazione a vostra figlia per togliere eventuali dubbi su un possibile problema di apprendimento o di altro genere? Avete parlato con le insegnanti per capire cosa accada in classe, quale sia il tipo di relazione che si è instaurata tra sua figlia e le maestre? Credo sia proprio importante approfondire queste questioni, prima di intraprendere un percorso di tutoraggio didattico e, nel caso, psicologico così da aiutare sua figlia a vivere con maggiore serenità la scuola e, qualora emergessero difficoltà, sostenerla a livello scolastico.

Cordiali saluti

Dott.ssa Martina Patruno

Psicologa Clinica e dell'etàevolutiva, Psicoterapeuta, Analista Transazionale Certificato, Esperta in Psicologia Investigativa, Psicologia Forense e Psicodiagnostica applicata in ambito civile e penale, Tutor

Dott.ssa Martina Patruno

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Roma

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