Fidanzata con ex tossicodipendente

Mirtilla

Sto con un ragazzo che faceva uso di cocaina da 9 mesi. Lui è più giovane di me. È stato in comunità x quasi 3 anni. Io l'ho conosciuto che era a posto insomma. Lui da subito mi ha parlato del suo passato, cosa che ho apprezzato e x questo ho continuato a frequentarlo, tra ansie, mal di testa, chiusure, e sbalzi d'umore suoi, siamo ancora qui. Ma c'è un però! Ha avuto una ricaduta a maggio (e poi in agosto anche se questo nn me lo ha confessato lui) Poi a settembre mi chiama, chiedendomi le mie urine, xchè sua madre vuole che lui faccia il test. Io sconvolta da questa cosa nn sò che fare, ma alla fine cedo e lo proteggo. Lui nn trova un'occupazione e in casa la situazione è davvero molto tesa, anche il fratello più piccolo sta in comunità (i genitori sono distrutti). Io pago tutto quando usciamo e cerco di nn farglielo pesare, a volte mi chiede 10 euro xchè ovviamente i suoi nn gli danno nulla. Ma arriva il peggio, lui mi dice prima di natale che ci pensa, e che una volta ogni tanto, Cmq lui lo vuole fare, così x festeggiare, tipo à capodanno, io ci rido su, (nn ho mai fatto uso di nulla) faccio la vaga fino a ieri. Mi chiede di andare a fare un week end dove vuole che sia io che lui lo facciamo, al momento resto di sasso, nn so che dire, ho quasi paura a dire no, xchè ho paura di perderlo. Oggi mi chiama e io gli dico che se vuole farlo lui può farlo ma io nn me la sento assolutamente di mettere a rischio la mia vita, anche xchè ho delle responsabilità, allorché lui mi dice che farlo solo nn ha senso, che il bello era farlo insieme, e che a sto punto lo farà da solo (quasi a farmi sentire in colpa). Io gli faccio notare che si stava animando e lui mi dice che mi chiama più tardi. Come mi devo comportare? È vero che ho paura di perderlo, peró nn voglio essere sua complice. Xché nonostante tutto lui ci pensa ancora alla cocaina? Ne uscirà mai del tutto?

3 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Mirtilla,

Il suo compagno non è un ex tossicodipendente.

La sua dipendenza è un grande buco interiore, un cratere senza fondo, che richiederebbe, per essere riparato (o almeno tamponato in modo stabile), un senso di dignità profondo e una volontà di ferro. Oltre che una robusta psicoterapia.

Dalla dipendenza da droga si esce solo con motivazioni molto forti e una vita sana, che metta quotidianamente a confronto con la lentezza della natura e con la pazienza che ci vuole per ottenere le cose belle della vita.

A fare i week end si va per respirare ossigeno e guardare la bellezza del mare o della montagna. Per tirar di coca va benone anche il tunnel della stazione. Perdoni la durezza, ma la verità non fa sconti.

Ci pensi bene. Auguri.

Lo lasci perdere, non si faccia invischiare e non diventi sua complice nell'assunzione di sostanze. Gli faccia capire che se le vuole bene deve smettere; se non lo fa lo lasci. Lei non ha nessuna possibilità di guarirlo da sola. Lui, perchè l'ha già fatto, sa bene cosa dovrebbe  fare per cercare di smettere e, mi consenta, il giovanotto è piuttosto carogna a volerla coinvolgere.

Gentile Mirtilla,

Comprendo che lei prova un forte affetto per il suo ragazzo, mentre lui la vuole coinvolgere, manipolando la sua volontà, nella propria tossicodipendenza, che non appare avere superato con tanto di nascondimento della verità sia nei suoi confronti che in quello della sua famiglia. La invito a valutare il rischio di salute, mentale, familiare, sociale, che vi sia nell'accettare questo coinvolgimento e quanto realmente importante e costruttivo sia mantenere per l'avvenire una relazione con una persona che con lei (e non solo) non è onesta.

La saluto e resto a disposizione.