Nelle relazioni sociali tendo ad affezionarmi troppo annullando me stessa totalmente per l'altra persona accondiscendendo a tutti i loro voleri, nelle vita di coppia e come se mi fondessi con lui, so che non è normale ne tantomeno sano e per questo sono qui, cosa dovrei fare?
6 risposte degli esperti per questa domanda
Gentile Iron,
Grazie per aver condiviso le sue osservazioni sul suo modo di vivere le relazioni. Quello che riporta è meritevole di un approfondimento. Ritengo sia opportuno valutare accuratamente i suoi vissuti e capire quali potrebbero essere le strategie più utili per migliorare il suo approccio in questo ambito della sua vita.
Resto a disposizione, anche online.
La saluto cordialmente.
Dott.ssa Martina Lombardozzi
Buongiorno Iron, se senti che è eccessivo il tuo "perderti" nelle relazioni, significa che in te qualcosa chiede maggior equilibrio tra dare e ricevere, tra investimento nell'altro e in te stessa, il che è un bisogno, un'esigenza sana da seguire. Puoi provare a farti accompagnare in questo percorso, scoprendo delle modalità che ti aiutino a trovare questo equilibrio.
A disposizione, ti auguro di trovare la strada.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Iron,
credo che la consapevolezza di ciò che riporta, sia un punto importante da cui partire per affrontare un percorso terapeutico di conoscenza soggettiva e relazionale.
Buona ricerca di sé
Dottt.ssa Aida Faraone
Cara Iron,
i nostri meccanismi relazionali ed affettivi, si costituiscono nel rapporto che abbiamo con il mondo e soprattutto tramite la regolazione emotiva. La regolazione emotiva riguarda le emozioni appunto, ovvero quanto noi siamo in connessione con le stesse. La comprensione delle emozioni che proviamo si forma fin da piccoli, grazie alle figure di riferimento che ci mostrano come accoglierle e riconoscerle.
Il bisogno di essere amati è essenziale, da sempre l’uomo ha avuto bisogno dell’altro e di creare comunità. Le nostre risorse sono importanti non solo per noi stessi ma anche per l’altro. Tu come essere umano rappresenti un valore in ogni relazione, e puoi aiutare l’altro a crescere e mettersi in gioco a livello relazionale.
Non sappiamo quanto sia profondo e grande questa voragine che hai dentro, ma è necessario che tu scopra e torni ad essere in contatto con le tue risorse.
Scrivimi pure: robertaiuppa17@gmail.com
Buongiorno Iron,
Credo che lei stia vivendo un forte sbilanciamento verso l’esterno perchè finora ha cercato fuori, attraverso l’altro, il senso di sè, invece di costruirlo a partire da sé, investendo su se stessa. Questo ha creato un notevole sbilanciamento nella sua vita perché tutto ruota intorno al rapporto con l’altro; il baricentro, il fulcro, non è ancora dentro se stessa.
Questo modo di vivere ha delle importanti ripercussioni psicologiche in primo luogo su di lei e poi anche sui rapporti, vissuti in modo dipendente. Lei ha compreso qualcosa di veramente importante, che ha bisogno di ritrovare se stessa, perché è questo legame, così vitale, che le manca. Ritrovare se stessi richiede che venga formato concretamente un legame con la propria dimensione interiore sviluppando la capacità di entrare in rapporto e in dialogo con questa parte di sé. Una dimensione di se stessa che al momento è stata trascurata e che ha bisogno di scoprire in tutte le sue potenzialità, che sono le sue potenzialità.
E’ proprio il rapporto con la sua dimensione interiore che potrà darle le guide per ritrovare se stessa, a partire dal conoscere se stessa in ciò che le appartiene profondamente. Non si tratta più di trovare risposte esterne, ma di coltivare e far maturare qualcosa che potrà sentire veramente suo. Per far questo occorre un percorso che le consenta di sviluppare la capacità di entrare in rapporto con la sua dimensione interiore, per ritrovare quell’unità e quel legame con se stessa che le è essenziale…
Laura Lopopolo
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