Come capire che strada prendere nella mia relazione

Tatiana

Buongiorno, sono una donna di 43 anni, separata da 4 anni e mezzo e divorziata da 3 per mia scelta, e con un figlio di 8 anni. Mi sono innamorata del mio ex marito 18 anni fa e siamo stati fidanzati per 8 anni di cui 7 all’oscuro di mio padre che non accettava assolutamente questa relazione per via delle differenze sociali, economiche ecc. L’ho voluto a tutti i costi perché stavo benissimo con lui, era tutto semplice, e a parte i suoi problemi economici mi sentivo felice, amata e condividevamo tutto insieme. Il mio ex ha sempre accettato con pazienza e amore il fatto che mio padre non accettasse la nostra relazione, ma io sono stata costretta per 8 anni a mentire costantemente a mio padre pur di non rovinare il rapporto speciale che ho tutt’ora con lui, che da sempre ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita. Quando ho avuto la possibilità mi sono trasferita a 400 km per lavoro, il mio ex mi ha seguita e abbiamo iniziato a convivere sempre all’oscuro di mio padre. Questo creava in me sensi di colpa verso di lui, sensi di colpa verso mia mamma che invece ha sempre saputo tutto coprendomi, sensi di colpa nei confronti del mio ex portandomi a dargli ancora più attenzioni e premure, quasi a compensare le mancanze di mio padre, figura che il mio ex marito ha perso all’età di 9 anni per un tumore. Quando finalmente mi sono decisa ad affrontare mio padre non mi ha voluto parlare per 6 mesi, provocando in me l’enorme paura di aver rovinato per sempre il nostro rapporto. In seguito si è deciso ad accettare la mia relazione, ha voluto conoscerlo finalmente, ha accettato perfino la convivenza (a patto però che ci saremmo sposati..), mi ha comprato casa e dopo un anno ci siamo sposati. Sembrava la realizzazione di un sogno. Purtroppo prima del matrimonio ho avuto una relazione con un uomo che non centrava niente nè con me nè con il momento che stavo vivendo, ma che mi ha coinvolto enormemente dal punto di vista sessuale, aspetto che con il mio ex non è mai stato eccezionale o fondamentale. Ho iniziato ad avere i primi dubbi, non per i sentimenti che provavo, ma per il fatto di essermi legata così tanto all’uomo che stavo per sposare solo perché non avevo tutta questa esperienza in fatto di relazioni serie e durature. La storia con l’altro l’ho troncata in breve e mi sono sposata, sono rimasta incinta dopo 2 mesi ed è nato nostro figlio. Era il periodo più bello della mia vita e nonostante tutto lui ha iniziato ad essere meno presente, svogliato e con pochissimo entusiasmo, cosa che mi ha portato ad avere meno stima in lui, come se avessi lottato per niente in tutti quegli anni. Le sue difficoltà economiche aumentavano ed io mi ritrovavo a dover far fronte a tutte le spese ordinarie e straordinarie, oltre a tutto quello che ha riguardato la casa nuova, lavori di ristrutturazione e mobilio compresi. Inoltre non si interessava del figlio, e le poche volte che lo faceva era sempre in modo brusco e senza la minima premura. Mi sono sentita una cretina. Nel frattempo ho conosciuto un altro uomo di cui mi sono invaghita inizialmente e innamorata successivamente. Sposato con un figlio ma infelice del suo matrimonio, abbiamo iniziato a frequentarci e a fare l’amore ovunque. Questo ha generato in me momenti di grande felicità alternati a quelli di profondo senso di colpa verso mio marito e mio figlio che mi portavano a lasciarlo e cercare di impegnarmi nel mio matrimonio per poi tornare dall’altro. Ho continuato a frequentarlo nascondendo la cosa a mio marito con cui non ho avuto più rapporti sessuali per altri 3 anni fino a quando ho deciso di separarmi. Lui ha provato a farmi cambiare idea ma non si è sforzato più di tanto nemmeno in quel caso, salvo poi alludere alla presenza di un altro ed essere arrabbiato con me per anni dopo. So che ha passato le pene dell’inferno, perché so che mi amava e perdendomi ha perso una moglie, una mamma, un’amica, uno dei pochi punti fermi che aveva nella vita. Io sono stata in psicoterapia per due anni perché attanagliata dai sensi di colpa per avergli provocato tanto dolore e per non essere stata in grado di essere sincera e onesta con lui ma accusandolo di tutto. Nel frattempo ho continuato e continuo tutt’ora con l’altro che si è separato dopo quasi due anni dalla moglie ma continua ad avere problemi con lei e con il figlio, cosa che ci porta a vivere il nostro rapporto di nascosto, di nuovo…. Anche con lui le cose non vanno benissimo perché sono anni che mi dice che le cose tra noi si sistemeranno ma questo momento non avviene mai ed io purtroppo i periodi di stallo non li sopporto perché credo che se una persona è certa di quello che vuole prende decisioni, va avanti, fa dei passi, invece questo lassismo non lo tollero proprio. Quindi sto perdendo qualsiasi forma di fiducia e di stima anche nei suoi confronti. Intanto nell’ultimo anno ho scoperto che mio padre ha un tumore al pancreas e proprio negli ultimi giorni sono ripiombata in una confusione tremenda, cosa che mi succede spesso da quando mi sono separata, del tipo che se fossi rimasta con mio marito la mia famiglia sarebbe stata più unita, avremmo affrontato le cose insieme, non mi sentirei così sola e impaurita. Non so più cosa provo, se questa confusione dipende dal periodo difficile che sto vivendo, o dalla instabilità che mi provoca il mio compagno attuale, o se provo ancora qualcosa per il mio ex, che nel frattempo ha recuperato il rapporto con nostro figlio e si dimostra un padre premuroso e più attento. Ma tornare con lui significherebbe vivere con la paura e l’ansia che scopra come sono andate le cose effettivamente e dovrei continuare a vivere nella menzogna… ma continuo a ripensare a quanto fossi felice con lui nonostante le difficoltà, rivivo ricordi in ogni cosa che vedo o faccio e in un certo senso so di aver preso la decisione della separazione per la presenza dell’altro che però si sta dimostrando incapace e mi fa vivere in modo peggiore rispetto a come stavo con mio marito. E se anche le cose dovessero sistemarsi ho paura che non riuscirò mai a perdonarmi e a vivere con serenità il nuovo rapporto, sempre in balia di dubbi e sensi di colpa.

1 risposta degli esperti per questa domanda

Salve Tatiana, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online