Come comportarmi con un figlio adulto ,il quale dicembre di amarmi ,ma non verrà per Natale

Rosangela

Non so come comportarmi con mio figli9 di 45 anni.
Un uomo sensibile, affettuoso che dice di amarmi e di tenere molto a me e sua sorella di 30 anni.
All’età di 21 anni, ha deciso di trasferirsi al nord, per dedicarsi allo studio e per realizzarsi nel lavoro, in un’azienda di famiglia.
Ha realizzato ogni suo obbiettivo in maniera eccellente, ottenendo il plauso mio e di mio marito.
Ho un altro figlio, maggiore di 3 anni dal primo in questione.
Qualche mese fa é deceduto mio marito, eravamo una coppia molto unita e abbiamo cercato di far crescere i nostri figli lasciandoli liberi di esprimersi in tutti i sensi.
Non abbiamo tappato le ali di nessuno, tanto che quando il nostro secondogenito ha manifestato il desiderio di andare a vivere al nord, anche se a malincuore, lo abbiamo lasciato andare.
Ecco che adesso, scopro che mio figlio ci rimprovera di non averlo fermato, perché evidentemente ci faceva comodo che lui si allontanasse.
Ci ha rimproverato di avere accontentato sempre il primogenito  e che è stato sempre trattato male dal fratello, al punto che ha preferito rimanere via dalla famiglia.
Considerate che è stato sempre molto affettuoso con tutta la famiglia, compreso il fratello, al contrario di adesso, al quale invece imputa tutta una serie di atteggiamenti ostili e falsi nei suoi confronti.
Il suo malumore è rivolto solo al fratello (dice che non è che stato rispettato anche dal punto di vista ereditario, asserendo che in realtà poi non gliene importa nulla).
Per Natale, dal momento che manca il loro papà, ho detto ai miei figli che li aspetto a casa mia, per stare insieme.
Ecco che il mio secondogenito Nardo, mi ha detto che gli dispiace, non ha nulla contro di me o la sorella, ma  per il momento non potrà sedersi alla nostra tavola, se c’è il fratello.
Mi chiede di accettarlo perché se me la prendo, per lui sarà un dispiacere immenso, in quanto non vuole perderci.
Sinceramte mi sento devastata. Non so come comportarmi e vi chiedo un consiglio.
Come madre lo amo e comprendo che ha un disagio.
Vi ringrazio se vorrete rispondermi. Attendo con ansia e porgo i mie saluti più cordiali.
 

4 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Rosangela,

capisco il suo malessere, soprattutto perchè sta attraversando anche la fase di lutto per la perdita recente di suo marito. Mi chiedo se questi attriti tra fratelli non siano emersi proprio in corrispondenza della mancanza del padre, da cui forse derivano i loro dissapori. Non si rimproveri e non rimproveri i metodi educativi di suo marito: ogni figlio, seppur amato incondizionatamente, ha il suo carattere, e sulla base di questo carattere si instaurano legami che hanno sfumature diverse con i genitori. Forse il suo secondogenito è rimasto colpito da queste sfumature, a causa di una sua sensibilità. Credo che lei abbia fatto un buon lavoro, lasciandolo libero di andare e seguire la sua strada. Purtroppo non lo potrà obbligare ad esserci per Natale, potrà solo esprimere la sua sofferenza. Questo dialogo emotivo, anche se sembra apparentemente inutile, farà bene sia a lei che a suo figlio. Gli lasci il tempo di metabolizzare e comprendere quello che sta passando lontano da casa, arriverà il tempo e il giorno in cui sarà lui a chiedergli di tornare.

Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

La Dott.ssa Gloria Baisini offre supporto psicologico anche online

Gentile signora,

le dinamiche tra fratelli, ormai adulti, hanno sicuramente radici profonde e andrebbero affrontate in maniera matura tra loro. Capisco il suo dolore e la invito a parlare di nuovo con entrambi e specificare che vorrebbe approfittare del Natale per eliminare tutte le incomprensioni, in modo da intavolare il dibattito e fare in modo che le questioni celate vengano espresse. Qualora suo figlio non volesse ugualmente venire sappia che non potrà costringerlo, potrebbe valutare di andare lei a trovarlo e cercare di ascoltare i suoi bisogni in merito alle questioni irrisolte con lei ed il suo defunto marito. Credo non ci sia un motivo per cui lei debba rivolgersi ad uno psicologo. Provi a prendere in considerazione il fatto che i suoi figli sono adulti e che dovranno gestire i loro rapporti in maniera autonoma. Auguri. 

Dott.ssa Veronica Cascone

Dott.ssa Veronica Cascone

Bologna

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Salve ROSANGELA

le dinamiche familiari sono sempre molto complesse da affrontare e lei sta parlando di figli adulti ed autonomi che dovrebbero avere una loro relazione senza l'intermediazione dei genitori. I dati che ci fornisce sono scarsi per approntare qualsiasi valutazione.

Non creda che lei debba intervenire nella loro relazione ma chiedere ai suoi figli di provare ad avere un chiarimento tra loro, poi dovrenno gestirsi loro la loro  relazione, le questioni ereditarie, i torti e le ingiustizie.

Non metta in dubbio l'affetto.

Mi faccia sapere. Buon prosieguo

La famiglia è un sistema complesso dove le triadi della rete relazionale al suo interno tessono insidie nel ciclo vitale di una famiglia con tre figli dove nasce una competizione all'interno del sotto-sistema fratria.

Anche gli adulti come coppia genitoriale si relazionano in modo diverso a seconda della posizione di nascita dei figli in modo inconsapevole : echi di una storia che si ripete e che si trasmette a livello intergenerazionale fino alle generazioni attuali.

Le consiglio una terapia familiare

    

Dott.ssa Paola Massone

Dott.ssa Paola Massone

Chieti

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