Salve, mi chiamo Valeria e ho 35 anni. I miei genitori si sono separati da più di 8 anni e da allora mia madre è diventata intrattabile, violenta, tiranna, incapace di ascoltare le mie ragioni. In questi ultimi giorni, io e mia madre abbiamo discusso che io mangio poco (è una mia scelta, ma sto bene fisicamente e mentalmente, faccio yoga e esercizi fisici), ma lei non capisce niente che mangiare poco fa bene alla salute (non è solo per gli obesi). E lei che cosa fa? Mi minaccia di trascinarmi in ospedale solo perché mangio poco (i cibi degli ospedali sono immangiabili, senza sapore e sa di spazzatura). Io ho una gatta da prendermi in cura e non posso assolutamente lasciare da sola. Voglio denunciare mia madre per maltrattamento, violenza verbale e sequestro di persona. Deve essere allontanata immediatamente e spedita direttamente in prigione. Avere una madre tiranna è la cosa peggiore che ci sia al mondo. Non rispetta nessuna legge del codice penale (io si, invece), lei che è siciliana si comporta come se fosse la padrona dell'universo. Vuole avere sempre ragione lei anche quando ha torto. Vuole umiliarmi con minacce di morte o con violenza verbale. Purtroppo non è possibile cacciarla di casa, essendo proprietaria dell'affitto (ma paga mio fratello gemello le bollette), ma deve capire che quando i figli diventano maggiorenni, diventano indipendenti e sono liberi di fare le loro vite. Per allenare la mia mente scarico delle app di giochi per la mente, per essermi informata uso i social e siti internet. Per essermi in forma faccio yoga e esercizi fisici. Mangio poco e sto bene. Voglio solo vivere meglio lontana da mia madre, ma purtroppo non ho né soldi ne un lavoro e questo è un problema. Grazie
Gentile Valeria,
la ringrazio per aver condiviso la sua situazione con tanta sincerità. Le sue parole esprimono un forte bisogno di autonomia, rispetto e tranquillità, oltre a un profondo disagio per un rapporto familiare che, da quanto racconta, è diventato fonte costante di tensione, rabbia e frustrazione. Sentendosi non ascoltata e minacciata, è più che comprensibile che lei provi un senso di soffocamento e desideri allontanarsi per proteggere il proprio equilibrio psicofisico. Il suo impegno nel prendersi cura di sé, attraverso l’alimentazione, l'esercizio fisico e mentale, dimostra consapevolezza e un forte desiderio di vivere in modo più libero e sereno.
Tuttavia, prima di intraprendere azioni come una denuncia, potrebbe esserle utile un supporto psicologico che le permetta di fare ordine tra le emozioni che sta vivendo, valutare con maggiore chiarezza i suoi diritti e trovare, insieme a una figura esperta, una strategia sostenibile per il suo futuro. Ad oggi, è vero che le difficoltà economiche o pratiche sembrano ostacoli insormontabili ma esistono percorsi per poter ritrovare indipendenza e dignità, senza sentirsi sola.
Se ritiene che uno spazio di ascolto e confronto possa esserle utile, resto a disposizione qui, al modulo di contatto. Nel frattempo, le auguro di cuore di ritrovare presto serenità e forza interiore.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Alessandra Toni
Milano
La Dott.ssa Alessandra Anna Maria Toni offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Valeria,
Il conflitto tra lei e sua mamma rispetto alle sue scelte alimentari, al di là dei motivi che spingono entrambe, crea in casa un clima infernale.
Può condividere con uno psicoterapeuta, la diversità di approccio e preoccupazioni fra lei e sua mamma rispetto all'alimentazione e all' esercizio fisico.
Lo psicoterapeuta non è un giudice che sentenzia chi ha ragione, ma aiuta a comprendere i diversi punti di vista.
Nel caso suo valutare quali scelte lei può fare rispetto all'alimentazione e all'esercizio fisico, se contattare o meno uno psicoterapeuta esperto in alimentazione.
Un caro saluto
Dr.ssa Lorena Ferrero
Torino
La Dott.ssa Lorena Ferrero offre supporto psicologico anche online
Cara Valeria,
la ringrazio per aver scritto. Le sue parole trasmettono una grande tensione, ma anche un desiderio molto chiaro: vuole poter vivere in modo libero, curare se stessa, fare le sue scelte senza sentirsi costantemente attaccata o umiliata. La relazione con sua madre sembra diventata carica di rabbia e incomprensione, e questo può far sentire intrappolati, senza via d’uscita. Quando una madre non riesce a vedere i confini della figlia adulta, quando invece di dialogare impone, minaccia, svaluta, è comprensibile che si provino sentimenti intensi e si desideri prendere le distanze. Lei dice di sentirsi bene nel proprio corpo e nella propria mente, di prendersi cura della salute, e questo è importante. Ma il fatto che sua madre arrivi a parlare di ospedali o minacce forse mostra che, da parte sua, c’è molta paura, magari anche confusione. In ogni caso, la relazione si è incrinata al punto che vivere insieme sembra ormai una fonte continua di dolore. Non è facile fare passi concreti senza indipendenza economica, ma forse, prima ancora di pensare a denunce, può essere utile cercare un aiuto in un centro antiviolenza, in un consultorio o in uno sportello psicologico, anche gratuito. A volte serve un luogo terzo, fuori dal conflitto, dove poter mettere ordine nelle emozioni, nei pensieri, e iniziare a costruire, passo dopo passo, una via di uscita sostenibile.
Torino
Il Dott. Matteo Piccioni offre supporto psicologico anche online
Gentile signora Valeria, la storia che lei propone richiama l'attenzione su una convivenza genitoriale che si scontra con esigenze e stili di vita diversi.
Sottopone l'attenzione sulla questione affettiva che appare contrastata sin dall'infanzia. La questione del disturbo alimentare che lei segnala attraverso le parole di sua madre va realmente diagnosticato se esiste o meno e che lei pone a margine, richiama l'attenzione su una storia familiare che varrebbe essere compresa anche attraverso una interpretazione di maggiore respiro con una clinica-o.
Le segnalo come le sue parole arrabbiate esprimano una sofferenza latente e datata che è corrosiva. Altresì sua madre esprime preoccupazione per la sua condizione che permane tra voi in modo semplice e diretto e le comunica come sa fare. Gli scambi comunicativi che avete riflettono una condizione di difficile convivenza che può essere da lei rivisitata.
Sottopongo l'attenzione su di lei per chè presenta risorse che necessitano essere migliorate e ri-pensate nella gestione di vita con strumenti psicologici che ad oggi appaiono avvitati su di se.
Prenda in considerazione la possibilità di recarsi presso un centro SSN della sua regione per un colloquio, per potere recuperare la sua condizione di vita di donna adulta che come lei esprime rimane in un area di confine famigliare limitata ai social e per potere iniziare una vita di autonomia e di lavoro.
Con i migliori saluti.
Guido Mauro F. Arnò
Gentile Valeria,
la ringrazio per aver condiviso la sua situazione, che immagino essere fonte di grande stress e sofferenza. La difficoltà di convivere con una madre che esercita comportamenti di controllo e minaccia la sua autonomia è un problema serio che può compromettere il benessere emotivo e la qualità della vita.
Il desiderio di libertà e indipendenza è assolutamente legittimo, soprattutto quando si tratta di scelte personali riguardanti la propria salute e il proprio stile di vita, come nel suo caso. Capire come gestire questo conflitto familiare e trovare un equilibrio che le consenta di vivere serenamente è importante.
Un piccolo esercizio che può iniziare a fare subito è dedicare qualche minuto al giorno a scrivere, anche solo su un diario o su un foglio, le sue emozioni e i pensieri riguardo alla situazione con sua madre, annotando anche eventuali momenti in cui si sente più forte o serena. Questo semplice passo può aiutarla a prendere consapevolezza delle sue sensazioni e a individuare risorse interne che spesso restano nascoste.
In assenza di risorse economiche o lavorative, la sensazione di impotenza può farsi ancora più intensa, ma esistono modalità e percorsi di supporto che possono aiutarla a ritrovare forza e autonomia.
Qualora lo ritenesse utile, sono a disposizione per un colloquio di consulenza online, che può rappresentare uno spazio sicuro per esplorare insieme la sua esperienza, valutare le possibili strategie di intervento e accompagnarla nel percorso verso un miglioramento della qualità della sua vita.
Resto a disposizione per ogni eventuale approfondimento.
Cordiali saluti,
Dott. Giovanni Noè – Psicologo
Riceve a Corigliano-Rossano (CS) e anche online
Cosenza
Il Dott. Giovanni Noè offre supporto psicologico anche online