Perché mi provoco il vomito?

Daria

Salve, ho 19 anni e da circa 5 anni mi provoco il vomito nei periodi più stressanti o per sfogo. In quest'ultimo periodo però lo faccio sempre più spesso e pur sapendo quanto sia sbagliato non so se sarei in grado di smettere. Cerco di distrarmi ma ho proprio una sensazione di nausea che smette solo se vomito. Può essere un disturbo alimentare? Premetto di non avere problemi col mio peso anche se penso spesso di voler dimagrire.

3 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao Daria, 

sarebbe utile che ne parlassi con qualcuno in maniera più approfondita. Da quello che leggo ti sei accorta che avviene maggiormente  nei periodi più stressanti o per sfogo. E' già un passo positivo che tu abbia consapevolezza di questo. Non posso dirti se è un disturbo alimentare o meno perchè ho poche informazioni ma ti consiglio di rivolgerti ad un professionista che saprà guidarti non tanto per sapere se  si tratta di un disturbo o meno ma nel guidarti a comprendere in toto ciò che ti succede. 

Saluti

Delia Guagnano

 

Salve Daria, questo comportamento di compulsione al vomito, non è detto che sia espressione di un disturbo del comportamento alimentare, tantopiu' se lei non è preoccupata per il suo peso corporeo e non presta attenzioni e pensieri particolari sul cibo. A questo punto il comportamento del vomitare potrebbe indicare una sua modalità (non funzionale) di scaricare l'ansia o liberarsi da frustrazioni emotive. Si può vomitare metaforicamente anche qualcosa che stiamo rifiutando di noi stessi: una scelta di vita, una persona della vita con cui siamo in conflitto, o dei pensieri legati all'aggressività, etc.

Le consiglio di fare qualche colloquio psicologico per approfondire le cause di questo disagio (esistenziale).

Un caro saluto,

Dr  Cameriero Vittorio 

Salve, il disturbo da cui è affetta è senz'altro un segnale di malessere interiore, espressione di un disagio relazionale o affettivo o di scarsa accettazione di sè, di insoddisfazione rispetto a qualcosa nella sia vita. Ovviamente bisogna indagare e le consiglio, considerato che si protrae già da 5 anni, di rivolgersi senza indugio ad uno psicologo psicoterapeuta, anche online. Dott.ssa Francesca Bucci