Attacchi di panico alla guida

Laura

Buongiorno, mio marito che ha 40 anni è già due volte che tornando dalla Liguria sull'autostrada del sole, dopo circa mezz'ora che guida, gli vengono delle vampate di calore, le gambe diventano molli, le mani fredde le si stringe lo stomaco, gli formicolano le braccia e non riesce più a guidare. Pensavamo a un problema di digestione ma abbiamo fatto tutti gli esami e non ha nulla. Potrebbero essere degli attacchi di panico??? Da chi possiamo rivolgerci per avere un aiuto??? Grazie

17 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Laura, i sintomi che accusa suo marito fanno propendere a degli attacchi di panico soprattutto avendo sostenuto accertamenti medici tali da escludere altre patologie. Per la cura degli attacchi di panico, la terapia cognitiva è fra quelle più efficaci. La terapia consiste nell'insegnare al paziente alcune tecniche finalizzate alla gestione e riduzione dei sintomi ansiosi che determinano gli attacchi di panico. Se desidera una prima consulenza può contattarmi via mail. Cordiali saluti

Gentile signora, se crede mi puo' contattare al numero 02 36539685. cordiali saluti

Salve Laura, i sintomi che descrive sembrano tipici di un attacco di panico. Anche la situazione (guidare in autostrada) è abbastanza tipica. Per fortuna, con le tecniche cognitivo-comportamentali, i sintomi del panico tendono a risolversi nel giro di 6 mesi nella maggioranza dei casi. Il suggerimento è pertanto quello di rivolgersi ad uno psicoterapeuta della sua zona. Le faccio i miei auguri.

Buon giorno signora Laura, da quello che scrive mi sembra di capire che durante il tragitto sull'autostrada del sole, è capitato già due volte, suo marito ha probabilmente dei sintomi d'ansia, la conferma è data anche dalla sintomatologia fisica, dice poi "che poi non riesce più a guidare", potrebbero essere degli attacchi di panico, mi viene da chiederle dove suo marito si dirige, in che luogo e chi deve incontrare per provare queste "paure improvvise e apparentemente immotivate"...questo potrebbe farvi capire diverse cose e sopratutto dovete riallacciare l'esordio di tali disturbi ad un evento significativo della vita di suo marito che solo lui sa....uno spavento, una paura, un qualcosa di importante che ha avuto un esito negativo. Immagino comunque che non sia nulla di grave sicuramente risolvibile, escludendo anche i disturbi fisici, dato che avete fatto anche gli accertamenti, ..credo che la cosa più opportuna sia rivolgervi da un professionista che vi aiuti a capire e a far luce sulle cause di tali disturbi, uno psicologo specializzato nella risoluzione dei disturbi d'ansia per ridare a suo marito il piacere, la serenità e la tranquillità di percorrere qualsiasi tratto di strada...... Sperando di esservi stato d'aiuto, un caloroso arrivederci

Gentile sig.ra Laura, la sintomatologia descritta fa presumere una crisi di ansia che potrebbe essere ricondotta a un attacco di panico (ma servirebbero altre informazioni). Se suo marito lo desidera mi può contattare al 338.9659979 e fissare un appuntamento nel mio studio (Legnano o San Vittore Olona). A risentirla

Gent. Sig.ra Laura, dalla sua descrizione si potrebbe decisamente concludere che si tratti di attacchi di panico. Nel caso siano state escluse in modo assoluto cause organiche, il meglio sarebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta che aiuti suo marito ad affrontare e superare il problema. Un caro saluto.

Gentile signora, sono medico psicoterapeuta e tratto proprio i disturbi come quelli da lei segnalati; ricevo in Sesto San Giovanni tutti i giorni. Se ritiene può contattarmi al 3355724360. Comunque auguri

Cara Laura, se non ci sono altre cause fisiologiche potrebbe trattarsi effettivamente di attacchi di panico. In tal caso si rivolga ad una psicoterapeuta cognitivo-comportamentale della sua zona. Le indico questa particolare branca della psicologia perchè il trattamento da essa costruito proprio per questo tipo di patologie è quello istituzionalmente più valido ed efficace per risultati. La invito anche a non aspettare a rivolgersi al terapeuta perchè prima si affronta questo problema e più facile e breve è la prognosi. Buona fortuna

Cara Laura, da quello che descrive è un sintomo d'ansia molto elevato, che è un preludio dell'attacco di panico vero e proprio. Visto che è già capitato due volte e dagli accertamenti medici non è emerso nulla, è importante contattare uno psicoterapeuta per allentare lo stato ansioso ed evitare un attacco di panico più consistente. Se vuole io ricevo a Milano , il mio numero è 347-8741456 Auguri

Si, è possibile sia un principio di attcco di panico. Rivolgetevi ad uno specialista in psicoterapia della vostra zona. Il dott. D'ambrosio Vincenzo per esempio. cordialmente

Questi sintomi sono tipici di attacchi d'ansia. Contatti uno psicologo della sua città

Gentile Signora Laura la breve descrizione che lei ci ha fatto dei disagi che colpiscono suo marito potrebbe riferirsi ad una sintomatologia somatica (riferita al corpo) collegata a degli stati di paura. E’ opportuno approfondire la situazione di suo marito con dei colloqui clinici di valutazione.

Buongiorno Laura, da quello che leggo, è fondamentale che venga fatta una diagnosi differenziale, vale a dire escludere che si tratti di problemi circolatori o cardiaci. E' molto probabile secondo me che possa stare sviluppando invece, come ha sottolineato lei, una prima forma di attacco d'ansia acuta, ma è importante che vengano escluse altre cause. Sarebbe importante capire quali sono i pensieri di suo marito quando percepisce questi sintomi perchè sono proprio i suoi pensieri (es. paura di impazzire, morire, perdere il controllo) che fanno sì che l'ansia aumenti in quel momento, a sua volta sfociando in in vero e proprio attacco di panico che se si perpetua prende il nome di Disturbo d'attacco di panico e diventa molto invalidante per il soggetto. Se lo desidera sono disposto ad aiutarla. Consiglio esami clinici per escludere appunto una qualsiasi causa medica. Escluso questo, il suggerimento che le do è di intraprendere una psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale. Cordiali Saluti.

Dott. Ezio Vittorio Rebattini

Dott. Ezio Vittorio Rebattini

Milano

Il Dott. Ezio Vittorio Rebattini offre supporto psicologico anche online

Gentile Laura alcuni dei sintomi da lei descritti corrispondono ad un episodio di attacco di panico. Mi sento di consigliarle un consulto psicologico per approfondire.

Dott.ssa Simona Adelaide Martini

Dott.ssa Simona Adelaide Martini

Milano

La Dott.ssa Simona Adelaide Martini offre supporto psicologico anche online

Dai sintomi possono essere degli stati d'ansia quindi un consulto con uno psicoterapeuta è necessario per bloccare l'insorgenza di fobie. saluti

Una fobia specifica, ovvero una paura intensa, immotivata e inabilitante che si manifesta in particolare durante una specifica attività, va risolta con la psicoterapia cognitivo comportamentale, in particolare con tecniche che le permettano di apprendere il rilassamento profondo e sperimentare tale rilassamento in maniera graduale durante le attività che intende ripristinare al meglio. Con ottimismo e impegno e molto probabilmente senza farmaci (spesso incompatibili con la guida!) riuscirà tranquillamente a guidare come prima.

Da quel poco che so direi che si tratta di attacchi di panico, anche perchè gli esami sono risultati negativi. A volte basta solo l'idea di essere intrappolato in una coda mentre si è in macchina e quindi aver perso il controllo della situazione a scatenare il primo attacco di panico. i successivi attacchi di solito si ripresentano nella situazione in cui è accaduto il primo, presumo se non in autostrada e neanche quando c'era una coda, ma comunque sono marito stava guidando e magari pensava con una leggera ansia alla possibilità di una coda cosa altamente frequente nell'autostrada del sole specie presso la liguria. Qualche seduta di psicoterapia ad orientamento psicodinamico e una terapia farmacologia per breve tempo dovrebbero diminuire, se non far cessare il disturbo.