Blocco nella vita e timore di uscire dalla confort zone

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Salve dottori, sono un ragazzo gay di 25 anni molto introverso, timido e per nulla sicuro di me. Mi sono laureato alla triennale in ingegneria nel campo informatico tecnologico, e fortunatamente ho trovato subito un buon lavoro stabile e che mi piace e che mi permette di lavorare anche da remoto con un buono stipendio. Ho un fisico normale, non faccio palestra e sinceramente nemmeno mi piace. Vivo ancora con i miei. La situazione economica è buona sostanzialmente, ma il vivere con i miei mi ha sempre reso la vita un po complicata, per i giudizi e le domande su questioni sentimentali e non, e ovviamente la mia famiglia non sa di me. Ho sempre messo la priorità sullo studio prima e sul lavoro ora, e complice l’essere gay, non ho mai vissuto la vita che ogni ragazzo senza pensieri può fare, cioè uscire con gli amici oppure cose più semplici. Infatti non sono amante della confusione, sono un ragazzo tranquillo, non fumo e non bevo, no discoteche o simili e sto quasi sempre a casa se non per commissioni per questioni familiari, oppure esco per lavoro. Le amicizie erano sempre finalizzate ad un qualcosa, avevo giusto 2 amici, uno per gli studi superiori, (complice anche la lontananza della scuola fuori dalla mia città, e un altro per le uscite estive in vacanza, sia perché non mi apro subito alle persone, ma anche per la mia omosessualità. Entrambi questi amici non li ho presi più in considerazione, per motivi diversi perché mi hanno fatto anche un po male interiormente per dei loro comportamenti e anche perché penso che sia piu’ importante trovare un ragazzo e stabilire un rapporto che va oltre l’amicizia.. Mi sono buttato nelle app di incontri gay già dai 18/19 anni per fare esperienze oltre il mio lato che tutti conoscono, a tratti cancellavo l’app e poi ogni tanto la reinstallavo. Ho conosciuto cosi un ragazzo sui 20 anni che come me, vive con i suoi e una situazione a casa complessa molto simile alla mia, e per questo nessuno dei due pressa l’altro. Lui mi aiuta ci sentiamo tutti i giorni tramite chat personale, e siamo diventati molto intimi. L’unica differenza è che lui ha già fatto coming out serenamente anni fa, se non fosse per le nostre situazioni, saremmo felici insieme. Ci vediamo per un caffè nei momenti in cui riesco ad uscire, ma questa situazione sta diventando difficile sia per me che per lui. C’è un problema di fondo in me. Ho timore di tutto ho la patente, ma dopo 2 anni ho abbandonato la guida per timore e paura e poi non avendo un auto mia personale, è molto difficile riprendere. Ho timore di dire ai miei non solo della mia situazione interna, ma anche di un semplice:” Ho conosciuto un amico al bar e ci andiamo a prendere un caffè” ecc, perché appunto non avendo mai vissuto una vita di uscite come i classici ragazzi mi diventa difficile trovare anche le parole, e poi mi troverei con mille domande e spiegazioni da dover dare, nonostante i miei mi invogliano ad uscire e a fare nuove amicizie. So che devo risolvere questa mia situazione di stallo, che si sta protraendo fin troppo e so che quasi sicuramente dovrei chiedere aiuto ad uno psicologo, ovviamente di nascosto oppure online. Ho scritto qui non solo per avere maggiori chiarimenti, ma anche per una mia necessità di riportare nero su bianco ciò che mi turba, sperando di sbloccare questa situazione. Grazie a tutti coloro che mi risponderanno.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Carissimo, 

lei sta vivendo una condizione molto difficile. Praticamente chiuso in casa con i suoi genitori, con un grande segreto di cui non riesce a parlare, via via si è isolato socialmente.

Sarebbe davvero complicato e inopportuno darle, in questa sede, le risposte che cerca e molti elementi, ovviamente, non si comprendono dalle sue righe.

Lei dice di aver bisogno di uno psicologo. Certamente penso anch'io sia la strada migliore, se non altro per dipanare la ragnatela dei suoi pensieri e per ricevere aiuto rispetto alla consapevolezza di sé, per poter vivere con maggior serenità.

Perciò, coraggio! Prenda in mano se stesso e si rivolga a un professionista, anche online, che possa aiutarla. Faccia questo primo passo e vedrà che, poco a poco, la chiarezza arriverà e, con lei, il piacere di vivere, cosa che, al momento, le è negata.

Con molta vicinanza

Dr.ssa Maria Laura Laurenti

Dott.ssa Maria Laura Laurenti

Dott.ssa Maria Laura Laurenti

Padova

La Dott.ssa Maria Laura Laurenti offre supporto psicologico anche online