Gentile Manuela,
da come scrive mi sembra di capire che sia un periodo per lei intenso dove molti aspetti (personali, studio, emotivi, ecc.) siano venuti ad accavallarsi gli uni sugli altri e forse alcuni aspetti le stanno provando dentro di sè importante ansia, frustrazione e tensione. Questo non solo può essere "gravoso" per lo studio non avendo totalmente la mente lucida ma anche e soprattutto per un suo benessere personale e quotidiano.
Come è la comunicazione coi suoi genitori? Come mai le stanno facendo queste domande riguardanti lo studio? Mamma e papà non erano o non sono d'accordo con il suo percorso di studi?
Le consiglio in primis, se possibile, di aprirsi coi suoi genitori, di provare a spiegare cosa significa per lei studiare e il tipo di professione che potrà valutare terminati gli studi.
Non si colpevolizzi per l'anno "di ritardo" perchè non è sempre e solo negativo e se la cosa è capitata mi sembra di capire, inoltre, dal suo racconto che ci siano delle cause giuste o sbagliate che siano non è questo il problema o ciò su cui dobbiamo riflettere se mai come fare per proseguire? Come presentarsi al prossimo esame con meno ansia da prestrazione? Come vivere meglio le attuali o le future sfide della vita?
Le consiglio se le sue preoccupazioni persistono, se non si sente felice, se sente un nodo al petto o alla gola e se non riuscisse a comunicare con mamma e papà di valutare un percorso breve di psicoterapia individuale dove non solo conoscersi meglio, essere accolta e supportata ma anche imparare pian piano a trovare o Ritrovare le proprie risorse, per migliorare l'autostima e riscoprire le proprie abilità interne.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza o inizio di percorso (online o in presenza) o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online