Dipendenza da smartphone.

Laura

Salve a tutti, credo, anzi, sono quasi certa, che mia sorella (10 anni) abbia sviluppato, da quando le è stato regalato, una dipendenza da smartphone. In questo periodo di quarantena (siamo in zona rossa) si sa, ci sono molti meno svaghi rispetto a prima, ma la cosa sta diventando morbosa. Non appena le si prende il cellulare inizia a piangere e a gridare, e smette solo quando le viene restituito. A me questa cosa innervosisce molto, e fin quando io non lo faccio notare i miei genitori non le dicono niente proprio per evitare delle vere e proprie guerre. Non si lava, non studia, appena finito di mangiare se ne torna in stanza e nessuno la vede più. Come si può risolvere una situazione del genere? Per quello che vivo io tutti i giorni in casa mi sembra impossibile, la situazione è davvero insostenibile e sembro essere l’unica a notarlo. Non scherzo, non me lo sto inventando, la cosa mi sembra molto più grave di quello che si voglia credere, e sembra che a nessuno importi di cambiare la situazione, per evitare queste sceneggiate e vivere “felici”. Grazie in anticipo per le risposte, mi scuso per il messaggio troppo lungo.

2 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Laura,

La solitudine “obbligata” di questo periodo non aiuta. Come trascorrete la giornata tipo?

Sua sorella non ha degli hobby che può continuare a fare? Degli esempi potrebbero essere giocare alle bambole o fare dei giochi di società tutti insieme?

Come si svagava e giocava prima dell’arrivo di questo regalo?

Le regole in casa come vengono date e ce ne sono? I vostri genitori quando dicono una cosa poi la fanno o si “rimangiano” la parola? Prima di questo regalo come reagiva ai no educativi? Quando sua sorella viene rimproverato o le si dice “No”, le si spiega anche il motivo? Il dialogo in famiglia come è? Vi confrontate? Parlate apertamente delle difficoltà, di dubbi o anche solo curiosità di ognuno di voi?

È cambiato qualcosa a causa del lockdown forzato in famiglia? Come state reagendo come nucleo a questa “solitudine”?

Vi consiglio se non doveste riuscire a modificare questo comportamento di richiedere una consulenza genitoriale e/o famigliare per capire come migliorare il dialogo tra di voi, essere supportati a dire “dei no” ai propri figli, sentire accolta la frustrazione che mi sembra stiano provando mamma e papà e cercare, inoltre, di capire cosa la sta portando a “chiudersi” all’interno dello smartphone. Quali sono infine le cose che fa? Guarda video? Messaggia con le amiche? Gioca?

Cordialmente

Resto a disposizione per informazioni, dubbi, se vorrà rispondere in privato alle domande poste per darle maggiori dettagli (mi scuso se ho inserito le domande ma per quanto molto dettagliata non è mai semplice in poche righe avere un quadro completo della richiesta) e per un eventuale percorso online.

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

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Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Buongiorno, 

comprendo la sua frustrazione che nasce dal notare aspetti poco utili e allo stesso tempo che sia solo lei a notarli. Credo potrebbe essere ancora più frustrante proseguire sulla strada del far notare gli aspetti che ritiene di dipendenza a fronte della non reazione dei suoi genitori.  Provi a chiedersi come mai questa situazione che si crea, ovvero sua sorella al cellulare, lei lo fa notare e i suoi genitori non reagiscono, la fa stare così male. Si dia e dia tempo alla sua famiglia e valuti l'ipotesi di comunicare alla sua famiglia le sensazioni negative che prova a fronte di questi episodi. 

Cordialmente, 

Dr. Matteo Radavelli 

Dott. Matteo Radavelli

Dott. Matteo Radavelli

Monza e della Brianza

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