Non trovo le parole

Angela

Buongiorno sono una donna di 41 anni e da, forse un anno, ho difficoltà nel trovare la parola esatta da dire mentre sto parlando, questa cosa mi porta tanta insicurezza o meglio paura di soffrire di qualcosa di irreparabile tipo afasia o peggio ancora tumore. Devo ammettere che gli ultimi anni della mia vita sono stati forse troppi stressanti, tra studio, lavoro, impegni (università, lavoro, concorsi, tutoraggio) ho davvero avuto giorni frenetici. Mi rendo conto che forse essendomi fissata su questo problema non faccio altro che cronicizzarlo, ma è pur vero che ogni volta che faccio un discorso con qualcuno arriva sempre, puntualmente, il momento in cui " non mi arriva" il termine esatto da utilizzare. Il tutto si aggrava quando poi sono arrabbiata o devo discutere fortemente con qualcuno, lì, proprio è come se non riuscissi ad esprimere il mio disappunto, il mio pensiero. Attualmente sto preparando il mio esame di stato e quando mi accingo a studiare il pensiero di rimanere senza il giusto termine da utilizzare mi porta immancabilmente a scontrarmi con questo. Perché mi accade tutto ciò? Cosa posso fare nell'atto pratico? Grazie mille

9 risposte degli esperti per questa domanda

Ho letto con molta attenzione del suo pseudo problema capita spesso sotto stress di avere questo problema

Dovrebbe cercare di fronteggiare il tutto pensando di farcela e pensando di ampliare il discorso con termini aggiuntivi

Deve pensare che sia lei il capitano della barca e non il problema a dirigere tutto

Se  riprende fiducia in se stessa vedrà che l'ansia tornerà nei giusti parametri

Mi auguro di esserle stata di aiuto cordialmente Maria 

 

 MariaEmiliaClaudia Bernabeo

MariaEmiliaClaudia Bernabeo

Roma

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Buongiorno, comprendo il Suo disagio e la Sua preoccupazione. Le consiglio di effettuare al più presto una valutazione neuropsichiatrica per fare chiarezza sui Suoi dubbi. 
Cordiali saluti 

Salve Angela, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Angela, in generale non è detto che si debba sempre essere all'altezza della "situazione" e neanche avere l'illusione di poter controllare ogni cosa, ma dalle sue parole comprendo la difficoltà. I pochi elementi che ha fornito meriterebbero certamente un approfondimento diagnostico e solo a seguito del quale poter stabilire ciò che è meglio per lei. Intanto le suggerisco di respirare, magari in modo più approfondito proprio quando inizia ad avvertire quella sensazione che ben conosce. Se lo fa, prolunghi l'espirazione minimo il doppio del tempo dell'inspirazione. Cordiali saluti. FP

Dott. Fulvio Perilli

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Buonasera, nel suo messaggio leggo molta preoccupazione e immagino quanta ansia possa provocarle il disagio che racconta. Capita a tutti noi di agitarci, di non trovare la parola, di bloccarci nell'esprimere quello che vorremmo dire. Ma quello che colpisce è il modo in cui questo innesca in lei sensazioni spiacevoli, e compromette il suo modo di relazionarsi e di essere, e  pensieri allarmanti che alimentano le sue ansie. È un meccanismo che sembra accendersi ed alimentarsi automaticamente. Ora che si avvicina un esame, il tutto si esaspera inevitabilmente. Potrebbe lavorare, con un adeguato supporto, proprio su questi meccanismi di pensiero che ora stimolano ed alimentano in lei questo disagio. Un cordiale saluto.

Dott.ssa Cristina Marsella

Buongiorno Angela,

quello che mi scrive mi fa pensare ad un disturbo di ansia, in quanto, mi sembra di capire dalle sue parole che questi ultimi due anni della sua vita sono stati per lei molto faticosi e stressanti.

Sarebbe importante capire come era la sua vita prima di questo periodo. Probabilmente da sempre è stata una persona ansiosa? Cosa rappresenta per lei la riuscita dell'esame di stato? E'forse legato alla sua autostima?

Quello che ci accade spesso è legato al significato che noi diamo agli eventi che affrontiamo nella nostra vita, alle nostre aspettative e ai nostri vissuti. Già il capire questo potrebbe essere un'utile chiave di lettura.

Rimango a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.

Dott.ssa GM

 

 

Dott.ssa Giulia Marzolo

Dott.ssa Giulia Marzolo

Roma

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Buongiorno Angela, ci sono momenti nella nostra vita in cui siamo particolarmente stressati e la nostra parte cognitiva fa un po' di 'capricci'.

Nel tuo caso non riesci a trovare le parole adeguate nel discorso che stai facendo o scrivendo. Non é nulla di preoccupante, può accadere perchè siamo troppo affaticati e/o facciamo troppe cose di corsa e in 'contemporanea'! Io ti consiglio di provare a rilassarti un po' di più,  con tecniche apposite (yoga-training- musica rilassante etc.) anche se mi dici che stai preparando un esame di stato cerca di concentrarti in quello e poi rilassati, non fare altro. Secondo me questa tua attuale difficoltà é solo momentanea ma se dovesse perdurare per oltre 6 mesi magari chiedi un videat neurologico di controllo. Con i miei migliori auguri ti saluto cordialmente.   

Gentile Angela,

ho letto molto attentamente il suo quesito e da come ha descritto la situazione mi sembra che sottolinei un peggioramento quando è arrabbiata o senta l’urgenza di farsi capire. La sua preoccupazione è tangibile, così come lo stress di questi ultimi anni.

Per eludere ogni dubbio potrebbe fare dei controlli neurologici. Potrebbe essere molto utile iniziare anche un percorso di psicoterapia per analizzare il suo vissuto e le sue emozioni. Se vuole, sono a sua disposizione. 

Dott.ssa Chiara Matera

Dott.ssa Chiara Matera

Roma

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Buonasera, il percorso indicato per la situazione che ha descritto sarebbe un percorso in parallelo: sarebbe opportuno consultare un neurologo per effettuare indagini volte ad escludere oppure confermare la presenza di una problematica e contemporaneamente iniziare un percorso psicologico tramite il quale fisserà degli obiettivi, concordandoli con lo specialista (per esempio la gestione delle emozioni nei momenti in cui sperimenta la difficoltà nel trovare le parole).
Spero di esserle stata d'aiuto, per qualsiasi altro dubbio rimango a disposizione!

Dott.ssa Chiara Calcagni

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Roma

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