Comportamento omosessuale

Romina

Buongiorno purtroppo non è facile da scrive quello che è successo, il figlio del mio compagno e futuro marito a breve ha fatto una cosa a dir poco ripugnante, baciava e toccava il mio figlio di solo 6 anni di nascosto quando mia madre se ne è accorta e ha registrato tutto per convincermi il mondo ci è crollato addosso, il figlio del mio compagno viene di una situazione difficile ma non giustifica l'accaduto. Poco tempo fa è arrivata la sentenza del giudice che ha seguito la causa di divorzio di lui e ha affidato il ragazzino ai servizi sociali con collocazione nella abitazione del padre, ma la cosa non è più fattibile è anche non volendo lo l'ho messo davanti ad una scelta: o suo figlio o io. La cosa ci ha rovinato la vita è dopo 4 anni di lotta per poter realizzare una vita insieme adesso io non so se conviene andare avanti.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Romina, mi rendo conto di quanto la situazione possa averla traumatizzata. Io penso però che il suo compagno, se è una persona ragionevole, possa capire il suo sgomento. Forse potete trovare una soluzione che vi consenta di restare insieme, senza che lui debba rinunciare a suo figlio. Credo che anche lui si sia reso perfettamente conto della gravità del fatto e sia fortemente addolorato per questo, cerchi anche lei di comprendere. Provate insieme a cercare una soluzione anziché farvi del male. Le faccio tanti auguri.

Buongiorno Romina. L'accaduto è molto grave e riguarda non solo il figlio del suo compagno ma riguarda soprattutto il suo di figlio. La cosa da fare nei casi di molestia/violenza è mettere in sicurezza la vittima, in questa caso suo figlio di 10 anni. La messa in sicurezza è la separazione tra il molestatore/violentatore e la vittima. Non si può fare altro. Mi spiace molto per lei per i suoi sforzi. Dopo aver messo in sicurezza suo figlio lo faccia seguire da un terapeuta EMDR o che si occupa di questi traumi.

Un caloroso abbraccio

 

Dott.ssa Anna Maria Rita Masin

Dott.ssa Anna Maria Rita Masin

Roma

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Gent.le Romina

Capisco bene la difficoltà della situazione. Lavoro da anni con problematiche di questo genere e so la difficoltà che crea e nei bambini che subiscono il "gioco sessuale" e nella famiglia (ma anche chi il "gioco" lo agisce).

Sicuramente per il suo compagno e per suo figlio è fondamentale avere un padre, e davanti a un out out la scelta non sarà facile. 

Forse però  potreste cercare di capire se ci sono soluzioni altre, sempre mantenendo in sicurezza suo figlio (immagino abbiate riferito ai servizi sociali) . Con cui è bene parli molto di quanto accaduto anche per aiutarlo a capire come chiedere aiuto e per evitare ci siano traumi complicati.

Rimango a disposizione 

In bocca al lupo

Salve signora Romina

mi sembra che il dolore e l'angoscia da lei provati, ben visibili dalla confusa descrizione nella lettera, potrebbero ripetersi nel suo quotidiano rendendole poco chiara la situazione generale e saltando a soluzioni affrettate.

Ha riferito l'età di suo figlio (6 anni), ma non l'età del figlio del suo compagno... più avanti lo chiama "ragazzino" quindi lascia pensare che a sua volta sia un minore, le suggerirei quindi un colloquio con uno psicologo dell'infanzia senza per forza condurvi il suo bambino, una consulenza allo scopo di confrontarsi sul significato di vicende come la sua e sulle precauzioni da prendere a riguardo.

Anche la scelta che ha posto al suo compagno "o suo figlio o io" appare come una linea di demarcazione tra la vita precedente dell'uomo e quella futura in una nuova famiglia, il suo futuro marito potrebbe darle l'ok per non perdere ciò che avete attualmente e che avete conquistato dopo quattro anni di tribolazioni... ma ciò che lui HA è esattamente uguale a ciò che HA lei e non potrà veramente scegliere di far finta che non esita.

Sperando di esserle stata d'aiuto

Dott.ssa Tiziana Vecchiarini

Dott.ssa Tiziana Vecchiarini

Napoli

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Buongiorno Romina,

La situazione che descrive è sicuramente molto complessa.

Da anni mi occupo di sostegno alla genitorialità in situazioni molto delicate e direi che quella che racconta è una realtà che merita attenzione e cura, per la sofferenza che può avere generato in tutte le persone coinvolte: lei, il suo compagno, entrambi i vostri figli (in maniera, ovviamente, diversa).

Per questo motivo consiglierei a lei e al suo compagno di valutare di rivolgervi ad un terapeuta con cui affrontare le problematiche relative alla vostra coppia che sono emerse a fronte di questa situazione. Inoltre, penso che sia indispensabile che possiate rivolgervi ad un professionista che vi accompagni anche con un sostegno alla genitorialità nella gestione delle conseguenze che questo evento può avere dal punto di vista emotivo sui vostri figli.

Non esiti a contattarmi privatamente se ha bisogno di un confronto in più e anche se volesse eventualmente fissare un primo colloquio gratuito.

Cordialmente

Dott.ssa Laura Brambilla

Dott.ssa Laura Brambilla

Como

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Beh, è sicuramente ripugnante il comportamento del ragazzino nei confronti di suo figlio, ma è pur sempre un minore da tutelare. Il padre, soprattutto per la collocazione ricevuta, ha grosse responsabilità da mettere fuori adesso, per aiutare questo ragazzino che ha certamente un vissuto particolare o delle fragilità da affrontare. Affrontare però è l'esatto opposto di scappare. Anche lei potrebbe aiutare il suo compagno ad essere u buon padre, un padre protettivo e presente, forse anche una genitrice.... Educatrice... Come vogliamo definirla. Un minore può essere educato e amato anche da chi non lo ha generato e purtroppo talvolta questo accade.... Quando il genitore/genitrice manca... Non è purtroppo, ma solo un bene, se qualcunaltro diventa figura di riferimento per un minore. Tutti i bambini ne hanno bisogno, anche lui, come suo figlio. Potrebbe provare a spiegare inoltre a suo figlio quello che sta accadendo. I bambini capiscono tutto. Non sono minori perché deficitaria ma solo perché minorenni... Cioè con un 'età inferiore al cosiddetto adulto.

A sua disposizione 

Buongiorno,

mi sembra che, mettendo in discussione il rapporto con il suo compagno e addirittura proponendogli un aut aut  (o me o tuo figlio!), lei voglia in qualche modo punire sé stessa per quello che purtroppo è accaduto a suo figlio.  Il rapporto con questo uomo è importante per lei, e quello che è accaduto non è colpa di nessuno. Né il senso di colpa aiuterà nessuno. Ci pensi bene.

Un caro saluto

Dott.ssa Stefania Paparella

Dott.ssa Stefania Paparella

Milano

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