Insoddisfazione personale e delusione dei genitori

clodfenix

Buonasera, vi scrivo poiché mi piacerebbe avere un'opinione professionale in merito alla mia situazione.
Sono una ragazza di 26 anni. Ho una laurea in infermieristica pediatrica e sono al secondo anno del corso di laurea in infermieristica. Non sono mai stata convinta al 100% della mia scelta (ma questa è un'altra storia), ma ho deciso comunque di proseguire poiché il mio sogno è quello di rimanere vicino alla mia famiglia e speravo che la laurea in infermieristica me lo permettesse.
Ho avuto diverse offerte di lavoro non serissime che ho rifiutato (sempre lontano da casa). Adesso ce n'è una lontana da casa (circa 4 ore di viaggio), ma nella stessa regione. I miei genitori sono entusiasti, ma io ho passato un intero pomeriggio a rimettere e piangere. Sto malissimo. Io non voglio andare così lontano da casa, ma so che, se glielo dicessi, li deluderei. Ho provato a parlarne con mia mamma, ma lei sta provando a convincermi ad andare e a non fare parola della cosa a mio padre poiché potrebbe arrabbiarsi . Io non voglio essere una delusione per i miei genitori..Ho sempre temuto il loro giudizio, ma adesso qui si tratta di metterr a rischio la mia felicità. Dall'altro lato c'è la paura di non trovare un lavoro più vicino.
Cosa mi consigliereste?

4 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile giovane donna,

cosa le crea paura in riferimento alla lontananza da casa? come mai preferirebbe rimanere nei pressi di casa? Per avere vicino i genitori? Gli amici? Lei come vive la solitudine o l'abbandono?

Le consiglio di capire cosa la porta a questa importante vulnerabilità nell'allontanamento da casa. Cercando però di non giudicarsi per forza in negativo.

Quando parlate dei possibili lavori come reagiscono i suoi genitori? Come mai ha paura di deluderli?

Le consiglio di valutare anche un breve percorso di supporto individuale per essere lei per prima aiutata, ascoltata, supportata e per provare ad osservarsi in modo profondo e da una nuova prospettiva. Le linko un articolo scritto da me: https://www.psicoterapiacioccatorino.it/quando-richiedere-una-consulenza-psicologica/

Resto a disposizione per informazioni, richieste, se volesse rispondere alle domande poste o eventuale percorso.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

 

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Gentilissima,

mi sembra che il tema principale della sua lettera sia la sua ferma convinzione di poter stare bene, ora e in futuro, soltanto se starà accanto ai suoi genitori ("il mio sogno è quello di rimanere vicino alla mia famiglia"), mentre pare che loro non la pensino allo stesso modo ("i miei genitori sono entusiasti" "mio padre potrebbe arrabbiarsi"..): come mai, secondo lei, avete atteggiamenti così diversi?

Ha provato a pensare a cosa la spaventa, concretamente (mettendolo magari nero su bianco), nel fatto di essere lontana dal suo ambiente? Cosa potrebbe succedere di negativo? E di positivo? 

Come sono andate, in generale, le altre sue eventuali esperienze di allontanamento da casa e dalla famiglia (viaggi, gite scolastiche, periodi fuori casa da altri parenti o amici)?

Nessuno dovrebbe essere obbligato a fare scelte che gli procurano tanta sofferenza, ma proprio l'intensità del suo malessere di fronte ad un'opportunità di crescita e di esperienza mi fa pensare che lei abbia bisogno di comprendere meglio quali sono le sue risorse e le sue sicurezze interiori, cosa che le sarà indispensabile in ogni altra fase della vita.

Credo che la sua paura di deludere i genitori e l'ansia costante del loro giudizio sia lo sfondo su cui lei ha costruito la sua personalità fino ad oggi e che questo la confonda rispetto ai suoi bisogni e desideri più autentici: le consiglio di cercare un aiuto professionale per uscire da questa faticosa impasse e per vedere con più chiarezza dentro di sé.

Molti auguri e ci riscriva se ha bisogno 

Cara Clodfenix,

mi ha colpita molto quella frase tra parentesi (questa è un'altra storia)... se me lo avesse raccontato in colloquio, le avrei chiesto di fermarsi e spiegarmi cosa voleva dire. 

La mia percezione è che abbia una certa importanza. Posso sbagliarmi ovviamente, non la conosco e non conosco la sua situazione nel dettaglio, in ogni caso, un confronto con uno psicologo potrà esserle utile per chiarirsi le idee e sentirsi supportata in questo momento difficile. La separazione è spesso difficile, ma può aprire nuovi cammini.

Un caro saluto,

Dott.ssa Chiara Crespi

Gentile Clodfenix,

L’opportunità del lavoro “lontano da casa” ha scatenato in lei modalità espressive del suo disagio (“ho passato un intero pomeriggio a rimettere e piangere”) quali il pianto e il vomito.

Che cosa non vuole restare “giù” nel suo corpo? Quali parole vorrebbero uscire dalle sue lacrime?

Un percorso di consulenza potrebbe rappresentare una valida opportunità per sviluppare una sana consapevolezza di sé e dei suoi bisogni più autentici, magari iniziando ad esplorare il contenuto delle sue parole espresse nelle prime righe del suo racconto (“Ma questa è un’altra storia”) che possono sottendere preziosi significati.

Cordiali saluti.

Dottoressa Daria Carli Giori

Psicologa Psicoterapeuta a Sesto calende (VA) e online.

Dott.ssa Daria Carli Giori

Dott.ssa Daria Carli Giori

Varese

La Dott.ssa Daria Carli Giori offre supporto psicologico anche online