Non riuscire a fidarmi di nessuno

Francesca

Buonasera, mi chiamo Francesca e ho 22 anni... ho trovato il coraggio finalmente di scrivere qualcosa o meglio, chiedere una spiegazione del perché io sia così diffidente è chiusa.. forse un po’ lo so.. Sono stata abbandonata dai miei genitori e ho vissuto sempre con i miei nonni che però non sono stati molto affettuosi con me...mia nonna è stata male mentalmente e ogni giorno capitava che mi dicesse che facessi schifo..e non mi chiedesse come stavo.. così ho riposto la mia fiducia sui libri e sulla scuola..scappavo di casa per evitare di vedere certe situazioni e stavo da sola..sono andata a vivere da sola per un po’ sotto consiglio della mia assistente sociale ma poi per mancanza di soldi sono tornata..ho scoperto tre anni fa che mi piacciono le ragazze... ho avuto una sola relazione ed è forse questo che voglio chiedere.. la relazione per me più significativa è stata con una ragazza che mi ha fatto tanto male...sono stata tre anni con questa ragazza e dopo ho trovato il coraggio di lasciarla perché mi faceva sentire brutta e schifosa...ma allo stesso tempo la amavo..perché forse nel suo modo mi amava...ogni giorno non riesco a non pensarla...piango sempre perché mi chiedo perché io non riesca mai a fidarmi di qualcuno..sopratutto in questi giorni perché ho conosciuto una ragazza e..nonostante ci sia stato feeling non sono riuscita a lasciarmi andare ma ho solo pianto..in silenzio.. non riesco mai a dire nulla a nessuno, nemmeno ai miei amici che sono le persone più belle che io possa avere..dentro di me sento di dire quanto siano importanti per me ma anche con loro scappo... vorrei tanto abbracciare qualcuno e dire “ti voglio bene “ma mi viene solo da piangere... vorrei tanto trovare qualcuno che mi desideri e sentirmi speciale per qualcuno...ma sembra sempre che non ci sia..mi faceva notare la mia collega che tendo sempre a trovare dei difetti per non lasciarmi mai andare..forse è così..ma vorrei tanto poter sapere il perché...vorrei tanto trovare quella persona che mi possa dare affetto... perché sono così diffidente...? E questo si ripercuote sulla sfera sessuale..non riesco proprio a lasciarmi andare.. e se proprio ci devo pensare vorrei solo fare ma non lasciarmi fare..lasciarmi toccare ...

5 risposte degli esperti per questa domanda

Ciao Francesca, hai dovuto affrontare situazioni difficili che hanno influito sul tuo modo di pensare e di vivere le situazioni.

Credo sia importante che tu impari a sentirti "speciale" , indipendentemente dagli altri, che tu cominci a volerti bene, ad accettarti e ad accettare quello che hai vissuto. Hai parlato di un' assistente sociale, potresti rivolgerti a lei e chiedere consigli, potresti iniziare un percorso terapeutico con il servizio pubblico. Lavora su te stessa è importante e ti aiuterebbe a sciogliere dei nodi.

Resto a disposizione

Dott.ssa Luigia Cannone

Dott.ssa Luigia Cannone

Rimini

La Dott.ssa Luigia Cannone offre supporto psicologico anche online

Cara Francesca,

lasciarsi andare e fidarsi di qualcuno è già una sfida ardua per tanti, ma senza dubbio la tua storia familiare non ti ha permesso di sviluppare un livello sufficientemente buono di apertura al mondo esterno... forse perché lo senti pericoloso e minaccioso?

mi chiedo se nel corso della tua esperienza hai trovato qualcuno che credesse in te quel poco che basta per farti vedere le cose anche da un altro punto di vista, quello che tu ad oggi, entrata in un circolo vizioso, non riesci più a vedere. Sei una ragazza forte, che ha dovuto affrontare tante difficoltà e credo che, nonostante non abbia un quadro completo di tutta la situazione, tu abbia sviluppato numerose competenze.

Ti consiglio comunque, vista la tua storia e le difficoltà che stai affrontando attualmente, di confrontarti con un professionista: senza dubbio la tua assistente sociale saprà indirizzarti e se non avessi le possibilità economiche per iniziare un percorso di sostegno ci sono servizi territoriali gratuiti.

sono a tua disposizione nel caso volessi porgermi delle domande.

Ti auguro intanto una buona giornata

 

Buongiorno Francesca, la prima cosa che mi viene in mente leggendo la sua storia è come questa sia caratterizzata da tante sofferenze e "fratture" sul piano relazionale. Ognuno di noi crescendo inizia a stare nei rapporti in base a ciò che ha "appreso" dalle relazioni più significative. Penso che per lei sarebbe utile cercare di superare una serie di vicende traumatiche che a quanto pare ancora la condizionano non consentendole di lasciarsi andare. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. A presto 

Dott. Daniele Regini

Dott. Daniele Regini

Roma

Il Dott. Daniele Regini offre supporto psicologico anche online

Cara Francesca,

il passato doloroso con le figure a te care, che sarebbero dovute essere un "porto sicuro" ha influenzato il modo di vivere i rapporti interpersonali.

Sei giovanissima e puoi trovare figure alternative che sappiano mostrarti amore e sappiano apprezzarti, devi solo essere tu convinta che meriti di più...e a tratti lo fai...hai avuto il coraggio di interrompere una relazione che non ti faceva sentire come volevi.

Un percorso di psicoterapia individuale potrebbe aiutarti ad elaborare il passato doloroso e a migliorare i rapporti interpersonali.

In bocca al lupo!

 

Francesca buonasera. Come giustamente ha detto, forse un po' lo sa già del perchè ha difficoltà a lasciarsi andare. Ha fatto esperienza di abbandono, una delle forme di abbandono più dolorose, più viscerali: l'abbandono dei suoi genitori. Ha fatto esperienza di attaccamento affettivo con figure sì affettuose... ma non stabili. Vuoi per la malattia, vuoi per l'età, ma comunque non sicure.
E' piuttosto diffusa la convinzione che, affinchè un bambino divenga un adulto sicuro ed equilibrato, debba fare esperienza di accudimento con figure stabili e amorevoli. Ciò permetterebbe di "interiorizzare" modelli di attaccamento sicuri, che poi saranno i nostri modelli futuri, ai quali ispirarsi per potersi interfacciare col prossimo.
Come ci si può lasciare andare? Come ci si può fidare quando dentro di noi alberga la ferita dell'abbandono, una ferita solo parzialmente rimarginata, pronta a riaprirsi in qualsiasi momento? Come fare ad affidarsi a qualcuno emotivamente, se il terrore che ci possa abbandonare è così forte?

Non è una situazione senza speranza, badi bene. Lei è ancora molto giovane. Un percorso con un valido professionista potrà senz'altro aiutarla a lavorare sulla sua ferita e a permetterle di rischiare un po' di più a fidarsi del prossimo, dopo un po' di duro lavoro su di sè. Non le resta che trovare il coraggio di cominciare.
Le auguro ogni bene.
Cordiali Saluti