Sono grassa e voglio solo dimagrire

caterina

ho appena avuto un attacco di fame improvviso .... poi mi sono pentita e sono andata in bagno a vomitare ... Ma io ho vomitato xké mi sono mess le dedita in gola. E questo va avanti da 2 mesi .... Pero ho raggiunto quello che volevo ... Dimagrire, perché io sono grassa e voglio solo dimagrire ... Io nn ci trovo niente di sbagliato é mia mamma che si preoccupa ....

33 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno,mi chiamo Elisa Locatelli e sono una psicologa. Dalla tua domanda e dal fatto che hai chiesto aiuto su un sito di psicologia immagino che anche tu e non solo tua madre è preoccupata da questa situazione. Io ricevo in uno studio a Cremona, se ne sentissi il bisogno può chiamarmi per fissare un appuntamento. Ti auguro una buona giornata
Gentile Cristina, lei ha iniziato a dimagrire, se continua così, è facile che raggiunga il suo peso ideale o forse no, poiché si vedrà sempre grassa, sempre troppo rotonda. Mai adeguata. Ha iniziato a fare un gioco molto pericoloso. Sta giocando con la vita, la sua vita, con l’essenza della vita e con la morte. La inviterei a pensare che il suo problema non sia tanto raggiungere uno standard imposto dai modelli culturali dominanti (la donna-grissino) quanto piuttosto il bisogno di essere ascoltata, considerata nei propri bisogni. O forse il suo unico bisogno/desiderio è di essere magra? Non ne ha altri? O fa di tutto per non sentirli? Non è possibile: a 17 anni ci sono tanti desideri, sogni, progetti da realizzare. Sua madre fa bene a preoccuparsi.
Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

Roma

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Peccato, perchè mangiare e poi vomitare significa non trattenere nulla di buono di quello che mettiamo dentro, compreso l'amore che riceviamo, ma forse è proprio quello il problema e non il fatto di essere più o meno grassa!!
Carissima, credo che sia un primo passo molto importante quello che hai appena fatto: scrivere e chiedere aiuto! Difficoltà con il cibo e con il proprio aspetto fisico sono molto diffuse alla tua età, ma non per questo vanno poco considerate o sminuite. Credo che sia fondamentale riconoscere di avere una difficoltà (e questo lo hai appena fatto), ma anche parlarne con i proprio familiari che a volte possono far fatica ad accorgersi che c'è un problema. Essendo tu minorenne puoi contattare uno specialista soltanto con l'approvazione dei tuoi genitori e con il loro consenso, ma ti consiglio vivamente di parlare con loro di quanto stai male e di quello che sta accadendo e decidere poi insieme cosa fare. Non ti spaventare e non pensare alla tua situazione come irrisolvibile, ma come ad un momento di forte disagio in cui il rapporto con il cibo è diventato un canale attraverso cui lanciare un campanello d'allarme! In bocca al lupo e non scoraggiarti!
Cara Caterina, la preoccupazione di mamma è legittima. Non è naturale mangiare e poi vomitare, ma è naturale ingoiare, digerire e assimilare il cibo che mangiamo, per nutrirci. Quando interrompiamo questo processo naturale vuol dire che non stiamo bene. Il mio consiglio è quello di farti aiutare da uno psicoterapeuta della tua zona che sappia comprendere i tuoi motivi per cui il tuo rapporto con il cibo e con il nutrimento si sia alterato. Se hai davvero bisogno di perdere peso ci sono dei modi più sani per farlo e se non ne hai bisogno, ma ti vedi grassa, un bravo collega ti potrà aiutare a recuperare un'immagine di te più reale e positiva. Auguri,
Dott.ssa Marina Belleggia

Dott.ssa Marina Belleggia

Roma

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Salve Caterina, il comportamento di cui lei parla è sintomatico di un disturbo che se sottovalutato può diventare difficile da gestire che è la bulimia. E’ importante intervenire se lei è in sovrappeso o comunque vive un disagio in modo corretto ad esempio rivolgendosi ad un nutrizionista, iniziando a praticare uno sport piacevole e soprattutto cercare un sostegno psicologico per affrontare i vissuti che l’hanno spinta prima a mangiare troppo e ora a mettere in pratica certe metodiche che a lungo andare sono distruttive per corpo e mente. Non sottovaluti la situazione e si prenda cura di sé.
ma guarda caterina.... ci sarebbe da chiedersi non tanto perchè vomiti, quanto piuttosto perchè hai gli attacchi di fame.. o meglio ancora perchè ce lo sei venuto a dire...insomma se non ci fosse alcun motivo di preoccupazione probabilmente nn ti sarebbe venuto in mente di scriverci... datti una risposta.. e poi se ritieni continua pure ocn la tua opera.. certo è che va saputo che la bulimia reiterata porta alla spaccatura dello stomaco come dei denti, e poi potrebbe portarti problemi di equilibrio. non so... io opterei x una passeggiatina ognitanto, forse ti complicherebbe la vita di meno... vedi tu.. saluti
Carissima Caterina, parlando solo dell'aspetto riguardante la salute, puoi sicuramnte documentarti su quanto fa male, agli organi dell'apparato digerente, una tale condotta. Tuttavia mi colpisce che invii una mail su un sito di psicologi. Forse anche tu dubiti che non è solo una guestione fisica. Ci sono tanti modi per dimagrire volendosi bene ... senza farsi del male. Però l'inizio del tuo messaggio accennava ad un attacco di fame, per me sarebbe importante capire come mai sei soggetta a questi attacchi ... Raggiungere velocemente un dimagrimento non risolverà l'origine del problema, e ne crea degli altri. Se non sei convinta tu è inutile che ti consigli di andare da uno psicologo, tuttavia il tuo messaggio forse è una apertura ... un modo per sondare come ci relazioniamo, come un professionista della nostra categoria potrebbe affrontare un tale problema ... Nella mia città c'è un servizio per i giovani all'ASL gratuito e a cui i minori possono accedere senza dirlo ai genitori ... Forse c'è anche a Piacenza ... per iniziare, se non te la senti di rivelare la cosa o coinvolgere la mamma ... Un abbraccio
Cara Caterina, immagino che vomitare per te sia il mezzo più facile per eliminare le calorie e quindi dimagrire. questo ha un costo però perchè a lungo andare può causarti dei gravi danni fisici (lesioni allo stomaco o all'esofago, danni ai denti, squilibri elettrolitici importanti che possono portare anche allo scompenso cardiaco ecc...) e inoltre ti permette di aumentare il numero delle abbuffate anzichè insegnarti a seguire un'alimentazione e uno stile di vita che ti faccia bene. Se veramente sei grassa come dici, seguire una dieta indicata da un professionista ti darà buoni risultati anche se non improvvisi e farà aumentare la tua autostima. se invece sembra a te di essere grassa e tutti gli altri invece ti dicono il contrario potrebbe esserci un problema di immagine corporea, del modo in cui tu ti vivi, del perfezionismo che tu vuoi raggiungere. in questo caso ti consiglio di contattare uno psicoterapeuta prima che i tuoi comportamenti bulimici diventino troppo frequenti e si consolidino. Buona vita.
cara caterina, è evidente la tua determinazione a raggiungere l'obiettivo che in questo momento ti sta tanto a cuore, ovvero perdere peso e essere finalmente magra come tu vuoi. Ma iovedo anche qualcos altro oltre al tuo bisogno di affermare la tua volontà ad essere come vuoi e a fare del tuo corpo quello che ritieni opportuno,vedo dunque il bisogno di cercare e ricevere aiuto, perchè credo che una parte di te sia ben consapevole di come questi comportamenti siano per te non solo poco funzionali ma molto pericolosi, altrimenti non avresti scritto. Ed è proprio questa parte che ha bisogno di essere ascoltata e accolta. alla luce di questo ti consiglio e ti invito a rivolgerti ad uno psicoterapeuta esperto in disturbi dell'alimentazione affinchè tu possa ricevere l'aiuto che in maniera indiretta hai chiesto e comprendere il significato che ha per te questa spasmodica ricerca della magrezza. Ti faccio il mio in bocca al lupo. Fammi avere tue notizie. Dott.ssa Sara Fordellone psicologa, psicoterapeuta
Salve, ogni persona ha parti di se che vorrebbe diverse e mette in atto azioni tese a modificare la situazione. Mi dispiace dirle che condivido la preoccupazione di sua madre. Mangiare e poi vomitare è un tipo di comportamento che conduce a sviluppare disturbi alimentari senza neanche che le persone ne prendano realmente coscienza. Di solito ci si accorge di avere un problema solo quando iniziano gli effetti negativi di questa attività. Le faccio alcuni esempi per farle capire: caduta dei capelli, crescita di una peluria diffusa su tutto il corpo, corrosione dello smalto dentale con la conseguenza di seri danni alla dentatura, perdita del ciclo mestruale a causa della disfunzione endocrina che causa la mancanza del cibo), fino ad arrivare a sintomi più gravi come ad esempio problemi cardiaci e morte. Se veramente vuole perdere peso le consiglio di seguire una dieta equilibrata (quindi non caratterizzata dalla mancanza di cibo ma da una corretta associazione del tipo e delle quantità di alimenti) e attività fisica. Può chiedere l'aiuto di un dietologo e di un terapeuta che la aiuteranno ad affrontare questo percorso senza risentire troppo della fatica che richiede. Perdere peso gradualmente oltre a essere più salutare le consentirà di mantenere il peso una volta acquisito (chi dimagrisce rapidamente ingrassa di nuovo rapidamente!). Per maggiori info può consultare: http://psicologiaroma.wordpress.com/category/disturbi-dellalimentazione/ A presto
Carissima Caterina capisco perfettamente il tuo disagio. Sicuramente, come dici anche tu, non c'è niente di male a voler dimagrire. Il problema è che provocarsi il vomito non è un modo corretto per farlo. Per dimagrire bisogna prima di ogni altra cosa, prima anche di seguire una dieta, trovare un modo per stare bene, per essere serena. Te lo dico con il cuore rivolgiti a qualcuno che possa aiutarti. Se pensi che possa servirti puoi scrivermi tutte le volte che vuoi ti risponderò sicuramente, ma non chiuderti in te stessa. Con sincero affetto ti abbraccio.
Buon giorno Caterina, il tuo è un disturbo molto diffuso, soprattutto fra le ragazze della tua età e si chiama bulimia. Porta molta sofferenza emotiva e danni fisici se protratto nel tempo. La tua mamma fa bene a preoccuparsi e dovresti iniziare a farlo anche tu. Se è solo da 2 mesi che hai iniziato, hai buonissime probabilità di guarigione, sicuramente presso la tua ASL ci sarà un centro spedifico per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. Se non sei convinta, vai almeno a fare un incontro con uno psicologo, ti chiarirà le idee. Gli attacchi di fame sono solitamente legati a un "cattivo rapporto" con le proprie emozioni, prova a rifletterci e chiedi aiuto ad uno specialista (psicologo-psicoterapeuta) quanto prima.
Dott.ssa Monica Palla

Dott.ssa Monica Palla

Pisa

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E’ vero, così in parte ottieni ciò che vuoi. Ma tu faresti una cosa che ti risolve un problema ma poi te ne crea uno estremamente più grande? Ci sono altri modi per dimagrire e così risolvere un problema che ti sta molto a cuore senza provocare null’altro di disastroso. Ma questa domanda sicuramente te la sei fatta anche tu, se no non avresti scritto. Sai.. la possibilità di riuscire dimagrire a molto a che fare con chi siamo, se miglioriamo chi siamo poi riusciamo anche a dimagrire. Non è una magia si fa’ con una buona psicoterapia fatta da un bravo/a psicoterapeuta
Cara Caterina, mi permetto di fare qualche riflessione. Il problema dell’abbuffate e del vomito autoindotto può essere innanzitutto un problema di tipo di dieta. La diretta conseguenza dell'intensa preoccupazione per le forme e il peso in soggetti che basano l'autovalutazione personale sulla magrezza è cercare di dimagrire seguendo una dieta caratterizzata da regole molto rigide. La dieta ferrea è la principale responsabile della comparsa delle abbuffate. Bisognerebbe intanto cercare di capire cosa vuol dire per Lei magrezza e quanto ci investe. E capire il tipo di alimentazione che sta seguendo. Non c’è niente di meglio che alimentarsi in modo sano ed equilibrato in armonia con il proprio corpo e le proprie emozioni. Ma a proposito di emozioni. Un secondo punto è questo. Queste condotte alimentari sono spesso attuate in quanto mezzo per distrarsi (proteggersi) dai sentimenti. Spesso ci troviamo a dover affrontare emozioni spiacevoli, frustrazioni, ansia, sentimenti depressivi, rabbia. E allora si tende ad abbuffarsi per compensare il dolore. Il lavoro sta nel riconoscere queste emozioni e affrontarle da un punto di vista psicologico. Il lavoro da fare nel Suo caso è indagare appunto come vede la magrezza, quanto investe sulla forma fisica. Poi capire come si alimenta nella ricerca di un modo più possibile in armonia con i propri bisogni e facendosi seguire da un alimentarista. Inoltre indagare le sue emozioni al momento dell’abbuffata. Se ha bisogno di ulteriori informazioni può scrivermi serena.fuart@alice.it
gentile caterina, credo che non ci sia assolutamente niente di sbagliato nel voler dimagrire. Pur essendo comprensibile il suo desiderio di dimagrire mi permetto di dirle che credo stia utilizzando la modalità più sbagliata per raggiungere il suo obiettivo. vede, il dimagrire arriva come conseguenza naturale del fatto che la persona inizia a darsi le cure, le attenzioni e i riguardi di cui ha bisogno; insomma dimagrire è il risultato del volersi bene, del darsi il nutrimento che ci fa bene e di cui abbiamo bisogno per essere in salute e in equilibrio con se stessi. Vorrei quindi solo invitarla a riflettere se ciò che sta facendo è davvero ciò che la fa star bene e ciò di cui ha bisogno. Il ns corpo risponde bene se sente che gli stiamo facendo un buon servizio; viceversa possiamo anche farlo dimagrire "con la forza"; inizialmente sembra funzionare, ma a lungo andare il corpo comincia ad opporsi alla violenza che esercitiamo e tende comunque a manifestare attraverso vari sintomi, il suo disappunto per il modo in cui lo stiamo trattando. quindi, caterina, decida lei ma valuti seriamente le possibili conseguenze del suo agire. e soprattutto, inizi a volersi più bene, perché solo se il corpo si sente amato e voluto bene ci aiuta e viene incontro ai nostri desideri. la saluto e le auguro il meglio.
 Stefano Falcini

Stefano Falcini

Pistoia

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Cara Caterina, ho letto quello che hai scritto. Tua mamma è preoccupata perchè probabilmente ha visto o capito qualcosa e ovviamente non vive la situazione in prima persona. Per te invece è più complesso, da un lato sei riuscita a dimagrire e dall'altro probabilmente non puoi più fare a meno di questa "soluzione" anche se può comportare il vomitare che agli occhi degli altri può sembrare disgustoso ma per te può essere qualcosa di diverso. Non mi sembra qua il contesto per fare ulteriore domande, ti consiglio solo, dato che comunque è comunque un problema e ci sono questi attacchi di fame da gestire di prendere in considerazione di intervenire sul problema per gestirlo al meglio.
Cara Caterina, quello che dici mi fa capire che stai vivendo un momento di forte sofferenza. Sicuramente il fatto di non riuscire ad accettare il tuo corpo ti genera un forte dolore, che passa proprio nel momento in cui finalmente riesci a "liberarti" del cibo che hai ingerito. Probabilmente il fatto di espellere tutto quello che hai ingoiato con foga diventa per te un modo per gestire l'ansia e le emozioni negative che, tuttavia, col tempo potrebbe danneggiarti, anzichè aiutarti. Fossi in te per prima cosa proverei a rivolgermi ad un dietologo che ti aiuti a seguire un regime alimentare equilibrato. Poi, soprattutto, comincerei a chiedermi cosa davvero ti fa stare male. E' la paura di non essere accettata dagli altri? E' la voglia di sentirti bella? E' la mancanza di fiducia in te stessa che ti rende schiava di una forma fisica che dovrebbe guarire il tuo disagio? E' il fatto di sentirti poco considerata in famiglia, o, peggio, usata come valvola di sfogo per le emozioni negative di mamma e papà? Ti consiglierei di provare a rivolgerti ad un esperto della tua zona. Forse con lui potresti capire cosa davvero non va, iniziare a volerti più bene e pensare a come si possa cambiare questa situazione che ti opprime, magari utilizzando delle vie meno dannose per la tua salute e per il tuo corpo.
Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

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Cara Caterina, mi colpisce molto la "strategia" che stai scegliendo di adottare per raggiungere il tuo obiettivo. Credo che sia importante chiedersi il costo (anche, ma non solo, in termini di salute fisica sul breve e lungo termine) di tutto questo. Il fine non sempre giustifica i mezzi... Il mio suggerimento è quello di affidarti a persone competenti che possano aiutarti a valutare la tua situazione e, eventualmente, darti delle indicazioni che possano farti raggiungere gli obiettivi necessari salvaguardando, però, la tua salute. Tu sei più importante degli eventuali chili da perdere... Un caro saluto
Cara Caterina, la tua mamma ha ragione di preoccuparsi. Se vuoi dimagrire dovresti usare un sistema diverso. Forse ti farebbe bene andare da un dietologo e seguire le sue indicazioni.
Cara Caterina, tua madre ha ragione a preoccuparsi perché se continui in questo modo, avrai ottenuto il dimagramento ma ti costerà qualche seria patologia clinica a carico dell'apparato digerente ed anche diversi disagi psicologici!!! Tieni presente che procurarsi di frequente il vomito con le dita é molto dannoso!! Non é certamente questo il metodo per dimagrire!! anche se a te, ora, sembra il modo più sbrigativo ed economico!! Ascolta tua madre, parlane con lei (ed anche con tuo padre se puoi) ed insieme prendete decisioni più adeguate. Ci sono ottimi dietologi e/o medici specialisti in disturbi alimentari e che si occupano - con successo - di persone sovrappeso. Caterina sei molto giovane non procurarti dei danni che potrebbero non essere reversibili. Auguri e un cordialissimo saluto.
Ciao Caterina..la prima cosa che mi viene da pensare leggendo quanto hai scritto è questa...se tu non ci trovi nulla di sbagliato in ciò che fai quando hai la sensazione di aver mangiato "troppo" , o meglio...se per te non costituisce un reale problema quello che esponi, perchè scrivi?...per mamma? Oppure tu stessa intravedi anche se non ammetti, che forse in questa modalità di rapportatii al cibo e al tuo peso c'è qualcosa che ti crea disagio...ad esempio un impulso ad alimentarti che sfugge dalla tua possibilità di controllo, quando invece vorresti andare in una direzione completamente opposta, e la necessita, successiva, urgente ed improrogabile di eliminare ciò che hai ingerito?...mi sento di darti solo un'informazione...più ti affami, purtroppo, e più ti esponi alla possibilità di alimentarti in modo incontrollato e più urgente sarà il bisogno di vomitare...questo circolo vizioso, in genere, si auto mantiene allontanando sempre più la persona dalla sensazione di libertà di scelta ed ingabbiandola in un circuito impulsivo fuori dalla possibilità di qualsiasi gestione di se e del proprio comportamento...ciò che in questo momento ti promette libertà ti può portare, a breve, nell'impossibilita di scelta e quindi ad essere in balia di emozioni intense e di comportamenti obbligati...ed il cibo, il peso e le tue forme corporee diventeranno il centro della tua quotidianita, il tuo primo pensiero quando ti svegli e il tuo ultimo pensiero prima di andare a letto...sei disposta eventualmente a pagare questo prezzo? Ci possono essere alternative?....solo uno spunto di riflessione...e se hai bisogno o senti la voglia di maggiori informazioni o indicazioni scrivi quando vuoi...io sono qui
Gentile Caterina, leggendo la tua lettera (ti dò del tu, data la giovane età) ho avuto l'impressione che il fatto di aver espulso il cibo provocandoti il vomito in realtà non ti abbia dato molta serenità o la sensazione di aver risolto il tuo problema. Dalle tue parole si intuisce un carico di sofferenza trascinata nel tempo, legato anche alla preoccupazione che riscontri in tua madre e che, probabilmente, non ti fa stare tranquilla. Un primo passo potrebbe essere quello di cercare aiuto da un professionista che ti possa sostenere nell'esternare il disagio che stai vivendo rispetto al tuo definirti grassa. Il mio consiglio è quindi quello di provare ad intraprendere un percorso di sostegno psicologico necessario per il tuo benessere psicofisico. Se lo ritieni opportuno, contattami senza problemi per un colloquio Cordiali saluti.
Buon giorno Caterina. Forse sta vivendo un periodo un po' difficile ed in questi momenti capita di non sentirsi a proprio agio con la nostra immagine, fin qui niente di strano. Non so se lei sia davvero grassa, ed in questo caso è normale che lei voglia ristabilire un equilibrio, ma è importante distinguere un paio di fattori critici. Può capitare che un momento di difficoltà si "scarichi" sulla nostra percezione corporea, inducendoci a sopravvalutare un problema di peso: ci sono parametri specifici per valutare questo, un buon professionista li verificherebbe un pochi minuti. Ma innanzi tutto i mezzi con cui si raggiunge un risultato sono importanti quanto il risultato stesso: usare il vomito o una dieta molto restittiva per dimagrire sono scorciatoie che sembrano innocue ma non lo sono. Oltre a possibili danni medici su cui non mi dilungo, il fatto è che il corpo tende a prendere il sopravvento, portando ad un'alternanza di restrizioni ed attacchi di fame difficili da gestire e che portano verso un'alimentazione sempre meno sana e sempre più centrale rispetto agli impegni quotidiani ed alle relazioni, che finiscono col passare in secondo piano. Le proporrei di provare a rifletterci sia con un bravo dietologo/nutrizionista sia in qualche colloquio psicologico che la aiuti a capire se questi comportamenti nascondono qualche disagio e, nel caso, affrontarlo. Vedrà che in questo modo, senza far guerra al suo corpo, riacquisterà più in fretta ed in modo più duraturo, una miglior forma fisica. Cordiali saluti
Dott.ssa NADIA BERGAMIN

Dott.ssa NADIA BERGAMIN

Torino

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cara Caterina, la mamma ha ragione! Non so se sei davvero in sovrappeso o se invece ti senti tu "grassa", ma comunque questo non è il modo di dimagrire! Credo che tu stessa lo sappia, anche se metti la preoccupazione tutta nella mamma. Il comportamento che descrivi è sintomo di un disagio: stai tentando di riempire un "buco", una mancanza che avverti internamente, ma il cibo, che ricerchi e metti dentro avidamente, poi lo senti persecutorio e lo devi rigurgitare. Ti consiglio di rivolgerti ad un centro per i disturbi alimentari che potrà aiutarti con il lavoro coordinato di una dietologa nutrizionista e colloqui con psicologi per contattare il disagio sottostante a questo comportamento e poterlo elaborare. ti saluto affettuosamente!
Dott.ssa Laura Garau

Dott.ssa Laura Garau

Livorno

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Buongiorno Caterina, credo che sua madre faccia bene a preoccuparsi per lei e anche se lei dice di non trovarci niente di sbagliato forse in fondo sa che non è così. Se la cosa va avanti già da 2 mesi rischia rischia di diventare pericolosa se non interrompe il circolo vizioso. Dice che tutto quello che vuole è dimagrire ma questo non è il metodo migliore! Quanto pesa? Gli altri come la vedono? Ha mai fatto una dieta seguita da un dietologo? Spesso può essere utile un supporto psicologico che aiuti il paziente a trovare in sè la giusta motivazione. Caterina si faccia aiutare, parli con sua madre e cercate insieme qualcuno che possa accompagnarvi in questo percorso. Mi contatti pure se ha bisogno di un colloquio.Saluti
Beh che dire... È normale che la mamma i preoccupi. Nn ha mai preso in considerazione l'idea che affrontare un percorso con un dietologo possa essersi utile. In bocca al lupo.
Dott.ssa Elisa Fedriga

Dott.ssa Elisa Fedriga

Brescia

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Ciao Caterina, è normale che tu voglia sentirti bella e in forma, non so quanto pesi, deduco che se vuoi a tutti i costi dimagrire, forse hai dei chili di troppo, mi auguro sulla bilancia, non nella tua testa. la tua mamma ha ragione ad essere preoccupata per te, se pensi che il modo corretto per dimagrire sia vomitare il cibo di troppo. Se ami te stessa e la vita, se hai dei progetti per il futuro, non dovresti maltrattarti così!!!!!!!!! Se rispetti il tuo corpo e la tua mente, intesa come sede di emozioni, sentimenti e bisogni, segui una corretta alimentazione, fai dello sport. Affronta almeno con spirito critico la tua scelta di dimagrire: chiedi a un nutrizionista, o una dietista, quali sono le conseguene e i danni fisici del vomito provocato a media e lunga scadenza e senza dubbio, ti ricrederai e capirai perchè la tua mamma si sta preoccupando!!!!!!
Dott.ssa M. Piera Nicoletti

Dott.ssa M. Piera Nicoletti

Pordenone

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Buongiorno Caterina, non è facile risponderle in quanto mancano molte informazioni importanti, ad esempio il suo peso e la sua altezza (fondamentali per calcolare un indice di massa corporea) e il motivo della preoccupazione di sua madre (è preoccupata perché la vede troppo magra, perché la vede vomitare o per quali altri motivi?); emerge chiaramente l’insoddisfazione per la sua immagine corporea forse però dovrebbe approfondire le motivazioni di questi attacchi di fame improvvisi e, a quanto mi sembra di capire, incontrollabili. Ricordi soprattutto che il vomito non è il mezzo più funzionale per dimagrire anche se le sembra di aver raggiunto il suo scopo.
Dott.ssa Sara Boschiroli

Dott.ssa Sara Boschiroli

Lodi

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Cara Caterina, vomitare e mettersi le dita in gola per farlo non è una cosa buona e quando tua madre dice che lo trova sbagliato intende dire che fa male alla tua salute. Io ti consiglierei di provare a parlarne con qualcuno di fidato e non pensare che vada bene così. Ok? scrivimi ancora se ti va.
Caterina, l'attacco di fame che descrivi, sembrerebbe accompagnato ad una sensazione di "perdita di controllo", al quale associ delle azioni "compensative", come il provocarti il vomito. Il rapporto con il cibo è legato ad aspetti emotivi profondi, che coinvolgono direttamente anche la nostra immagine corporea, per questo è necessario individuare quali possono essere le emozioni che si tentano di gestire attraverso il cibo( come la solitudine, la tristezza, la rabbia...) Dici di voler dimagrire, bene, questo tu puoi farlo, impegnandoti in un percorso guidato da un supporto che sostenga la tua spinta al cambiamento, accettando di imparare a gestire gli aspetti emotivi alla base e/o conseguenti la tua condizione attuale.
Cara Caterina, il vomito autoindotto reiterato ti espone a gravi rischi per la salute, ma sono certo che questo già lo sai. Concentriamoci su quello che vuoi raggiungere con il vomito. Da quello che scrivi, vedo due principali scopi: dimagrire, e far tacere il senso di colpa che segue le “abbuffate”. Il dimagrimento in sé può essere davvero un ottimo obbiettivo, quindi ok. Ci sono molti modi per dimagrire, ma nessuno di quelli “sani” è anche facile. Per perdere peso in modo corretto occorre avere un quadro chiaro del tuo stato di salute, ed essere certi che il problema sia unicamente dovuto ad un eccesso di calorie introdotte e che non ci siano altri problemi di salute a cui attribuirne la causa. Nel caso in cui non ci siano altri problemi di salute, allora quello che si fa di solito è iniziare “una dieta”. Qui bisogna cambiare punto di vista, perché vista in questo modo prima o poi la dieta finisce, tu ricominci a mangiare come prima, e col peso torni daccapo o magari peggio. Quello che bisogna fare per dimagrire è cambiare stile di vita, e questa non è una cosa che finisce. Cambiare non solo quello che mangi ma come lo mangi, fare attività fisica. Perdere peso in questo modo è difficile, e forse non perderai tutti i chili che vorresti, o magari ci metti un tempo molto più lungo di quello che ti aspetteresti. Ma il punto qui è che si tratta di imparare qualcosa di nuovo: un nuovo rapporto col cibo e con te stessa e la tua immagine, e queste sono cose che non si iniziano a maggio per essere pronti per la spiaggia a luglio. Le altre strade, quelle “facili” (come il vomito, le diete veloci, l’uso di farmaci) sono strade seducenti, che ti promettono esattamente quello che volevi, chiedendoti in cambio poca fatica o per lo meno poco tempo. Se tu avessi una figlia o una sorella minore che ha bisogno di dimagrire, che strada sceglieresti per lei? (ti prego di soffermarti un attimo in più su questa domanda) Gli attacchi di fame sono di solito la conseguenza di regimi alimentari eccessivamente restrittivi. Detto in parole semplici: se fai una dieta troppo dura, ti viene una fame da lupi; che sia colpa della dieta o dell’abitudine, con una fame del genere prima poi cedi, e quando succede è facile non riuscire a fermarsi e mangiare un’enorme quantità di cose. Dopo di che ci si sente in colpa: “ho rovinato la dieta”, “adesso ingrasserò di nuovo”, “sono una debole”, eccetera. Il vomito spegne tutto questo tormentarsi. Il vomito elimina il problema, elimina il cibo, e addirittura sei pronta a ricominciare, se vuoi. É una soluzione così semplice, a portata di mano e seducente che numerose persone (soprattutto donne) ci cadono. É esattamente in questo modo che si scivola in un grave disturbo alimentare che si chiama bulimia. Ci sono molte cose da imparare sui corpi che dimagriscono; ci sono molte cose da imparare su come rapportarsi col cibo e con le sensazioni e le emozioni ad esso collegate. Lo psicologo ti può insegnare queste cose. Oltre allo psicologo, nei casi come il tuo medico di base e dietologo sono figure di riferimento. Tu per ora hai scelto una strada apparentemente veloce e facile; ma che ti fa male e te ne farà. Io ti propongo di guardare bene intorno a te e vedere se te la senti di scegliere anche per te quello che sceglieresti per una persona a cui vuoi un sacco di bene. Un caro saluto
Salve Caterina, penso anch'io che non ci sia niente di male a voler dimagrire se non ci si sente bene con il proprio corpo. Penso però che le metodologie fai da te spesso sono rischiose. Il punto non è non dimagrire ma evitare di dimagrire troppo, per questo io consiglio sempre di rivolgersi ad un professionista, un medico dietologo, non un esperto in alimentazione che non è un laureato inm edicina, che possa aiutare con una dieta specifica per ciascun soggetto, aiutare a perdere peso senza che questo dimagrimento sia eccessivo. Poi se si sente la necessità si può contemporaneamente fare dei colloqui con uno psicoterapeuta per cercare di lavorare su stati emotivi eccessivi come angoscia, ansia, paure che magari ci portano ad utilizzare il cibo come rimedio o soluzione momentanea, perché appena abbiamo finito di mangiare spesso si sta peggio di prima, da qui arriva il bisogno di vomitare, ci si sente in colpa. Perdere peso ma in modo intelligente e sano. Un cordiale saluto