Ho bisogno di aiuto - COPPIA / SINDROME TOURETTE

Valentina

Gentile Staff buon pomeriggio, ho una richiesta di aiuto in merito ad una bruttissima situazione in cui mi trovo da qualche settimana ormai.

Ho frequentato per qualche mese un mio coetaneo di 34 anni, che dava chiari segnali derivanti dalla sindrome di Tourette.

Avendo un amico con questa patologia, non mi è stato difficile riconoscerla. Non mi sono fatta problemi e sono andata avanti con la nostra relazione, perché con lui stavo davvero bene. Abbiamo litigato per una questione di coppia risolvibile nel tempo, che però si è trasformata, per noi, in una vera e propria 'tragedia', piena di incomprensioni. Per lui era una questione davvero insormontabile. Io dicevo A e lui capiva B. Manie di persecuzione all'ennesima potenza. Io sono innamorata di lui. Ho taciuto per settimane, ho cercato di dare il massimo per farlo stare bene. Ma il suo comportamento mi ha portata a diventare opprimente, nonostante la mia indole dolce e amorevole. Si negava e non mi dava la possibilità di fargli domande o avvicinarlo. Ora se ne è andato definitivamente, addirittura bloccandomi su Whatsapp, dicendo che io sono 'pazza'.
Non mi ha mai reso noto il suo indirizzo di casa durante la nostra frequentazione, ora capisco il perché.


In questo modo non lo posso rintracciare.


Gli ho mandato nel frattempo un sms dicendo che ho capito che lui ha questo problema, e che voglio recuperare la nostra storia standogli vicino e evitando discussioni. ma non c'è stato nulla da fare. Purtroppo siamo arrivati a una situazione estrema, ora mi ha addirittura 'diffidata' dal farmi risentire minacciandomi così di eventuale denuncia per stalking.
Dopo tre mesi di quasi convivenza, siamo a questi livelli di rifiuto.
Mi ha detto categoricamente di sparire.
Credo ormai non ci sia più nulla da fare. E' davvero un caso limite e a questo punto sono certa lui non sappia di soffrire di questa sindrome, altre ragazze ho saputo sono finite nei 'pasticci' come me con lui. Escluse. Abbandonate. Ma le storie di cui parlo erano durate pochi giorni.
Non ho la forza e la capacità per poter recuperare il rapporto ormai. Vorrei. Ma è impossibile, o almeno credo lo sia.
Io sono una ragazza madre di un bambino di 9 anni, mi sono costruita tutto da sola. Ho lavoro, una casa da mantenere e tutte le difficoltà del caso. Sinceramente, me ne sarei vista bene dall'affezionarmi ad una persona che per un qualcosa di risolvibile appunto, mi avrebbe poi abbandonata con questa freddezza e senza alcuna pietà.
Faceva parte di casa nostra. Ed è questo che non capisco. Non sta lasciando solo me, ma anche mio figlio. Ho già passato anni di sofferenza. Questo è stato il massimo del dispiacere per me.
Scusate lo sfogo, il disturbo e grazie infinite per la Vs risposta.
Purtroppo la vita non sempre ci riserva belle sorprese. Per me questa storia è stata una vera sconfitta.
Quanto vorrei poterlo aiutare... e tornare con lui.

Come posso fare? Lo devo aspettare o gettare la spugna?

Grazie

V.

5 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Valentina,

La sindrome di tourette è una patologia che va controllata con farmaci e terapie, ma per chi la vive spesso è difficile da accettare. Ma questo è un problema del suo ex, non suo. Nessuno salva nessuno, ognuno si salva quando decide di farsi aiutare. Non mi pare che il suo ex fidanzato sia dell'avviso di farsi aiutare, per lo meno non da lei.

Capisco che, essendo innamorata, il rifiuto le causa molta sofferenza, e dal suo racconto si capisce che di sofferenza ne ha già avuta tanta... per questo le dico di provare a vedere questa storia finita male come un qualcosa da non ripetere, una lezione da imparare, trasformando il dolore e la delusione in consapevolezza. Ha sempre fatto tutto da sola, crescendo suo figlio. Ora è il momento di tutelare sia se stessa che il suo bambino, perchè entrambi meritate di più di un uomo assente, paranoico, e pieno di problematiche che vanno trattate con l'aiuto di uno specialista.

Cerchi di ripartire da se stessa e lavori sodo per non far crollare la sua vita, non ne vale la pena, non crede?

Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

La Dott.ssa Gloria Baisini offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Valentina ho letto attentamente la sua storia, non è facile dare una risposta sicura. Tuttavia anche non conoscendo il suo partner posso dirle con sicurezza che il suo comportamento non è certo spiegabile con la sindrome di Tourette, infatti è un comportamento presente nelle persone che hanno problemi a instaurare un rapporto stabile di coppia,  senza che sia presente la sindrome di Tourette. Quello che è certo è che, come risulta dalle esperienze precedenti del suo partner, quel comportamento tende a ripetersi a prescindere dalla persona con cui lui sta. Quindi lei non c'entra niente, lo rifarà con ogni nuova partner. Impossibile dire quali sono le cause di questo comportamento e, in ogni caso, non è un compito suo occuparsi dei motivi che spingono lui a comportarsi così. Perciò le consiglio senz'altro di tutelare se stessa evitando di inseguire questo rapporto. Fa bene a non avere rancori ma la responsabilità di quei comportamenti è tutta del suo partner ed è a lui che spetta occuparsi di trovare un modo per cambiare. A lei invece la ricerca di rapporti dove è possibile costruire qualcosa di valido e che possa durare nel tempo. Eventualmente può farsi aiutare facendo un lavoro su se stessa per riuscire in questo intento.

Mi faccia sapere

Buongiorno Valentina,

comprendo il suo dispiacere per la fine di una relazione. Invece di concentrarsi sui disagi di quest'uomo, sulle cure che quest'uomo potrebbe intraprendere, perchè non si sofferma sui suoi? Scrive di situazioni passate che l'hanno fatta già molto soffrire. Allora perchè continuare "a nutrirsi" di situazioni frustranti?

Rifletta. La chiusura di questa relazione può aiutarla a scoprire aspetti di sè che forse ha coperto. Se è in difficoltà a farlo da sola, allora non esiti a chiedere un aiuto diretto. Ok?

Le auguro ogni bene!

Secondo me è arrivato il momento di pensare a te e a tuo figlio. Ti ha detto chiaramente che non vuole più tornare indietro e non vuole aiuto quindi sarebbe bene rispettare la sua decisione. Donne come te sono definite “crocerossine” ovvero cercano di aiutare l’altra persona anche dopo che la stessa persona si allontana e le allontana. So che è molto dura lasciar andare una persona, è come un lutto vero e proprio, ma da un lutto si può uscire basta passarci attraverso e far diventare le ferite che ci fanno male e che non si rimarginano delle cicatrici che ci sono ma che non ci fanno più male. Rifletti se questa potrebbe essere una soluzione possibile.

Gentile Valentina,

credo proprio che in modo del tutto benevolo lei abbia messo il suo ex compagno con le spalle al muro: lo ha "scoperto" e ha fatto emergere un problema, che lui probabilmente avrebbe voluto far finta di non avere, forse per non doverlo gestire, capire e soprattutto accettare. Potrebbe essere che la "questione insormontabile" sia stato un pretesto volutamente cercato per fuggire da una situazione che lo costringeva a confrontarsi con il suo problema? Il suo continuo cercarlo credo che lo faccia sentire minacciato, ed ottiene certamente l'effetto contrario.

Quello che tuttavia mi domando e che sottopongo a lei come spunto di riflessione e' questo: precedente così forte il bisogno di volere aiutare un individuo che non vuole proprio ricevere aiuto? E' sicura che si tratti di amore e non di un suo personale bisogno di ricoprire necessariamente il ruolo di crocerossina? Forse e' a questo ruolo che si è affezionata e dal quale non riesce a staccarsi...valuti la possibilità di lavorare su questa modalità di mettersi in relazione con gli altri, magari all' interno di un percorso di supporto psicologico che la aiuti a fare chiarezza fra le sue emozioni.

Le faccio i miei auguri