Mi sembra di aver smarrito la mia identità

gaia

Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni. Vi contatto perché da qualche mese mi sento in balia degli eventi e mi sento come se avessi smarrito me stessa. In realtà è una consapevolezza a cui sono arrivata nell'ultima settimana rileggendo pagine del mio diario in cui mesi fa scrivevo cose in cui adesso non mi rivedo più. Sono mesi infatti in cui salto da un hobby all'altro da una passione all'altra inizio progetti per cui spendo anche tanti soldi che poi metto da parte dopo due giorni. Per esempio settimana scorsa deciso di iniziare a correre, ho speso più di 200 euro per due programmi diversi in maniera quasi impulsiva ed ero contentissima ed eccitatissima di iniziare tanto che non ho dormito la notte, poi ci sono andata una volta e mi è svanito tutto. Ma la stessa cosa è accaduta anche per esempio con l'iscrizione a vari corsi online ecc... Spendo soldi impulsivamente, sono euforica di iniziare e poi non me ne faccio di niente. Qualche mese fa avevo anche iniziato a credere in Dio, pensavo aver ricevuto la fede ho iniziato a leggere la Bibbia (tutto questo me ne sono accorta rileggendo il diario di cui parlavo sopra) ma poi dopo qualche settimana me ne sono dimenticata. Forse leggendo quello che ho scritto penserete che sono cavolate e che sono fuori di testa ma io arrivo alla sera che ho il cervello così pieno di idee, progetti, cose che si mischiano tutti insieme e non mi danno tregua. Poi mi sento anche svuotata perché mi sembra di non sapere più chi sono,... magari parlo con una collega che nemmeno è importante per me o nemmeno conosco bene ma mi racconta aspetti della sua vita o suoi hobby e io subito li faccio miei per qualche giorno per poi ovviamente abbandonarli. La cosa brutta è che poi arrivo ad un punto in cui tutto questo mi lascia una grande tristezza e un senso di vuoto e solitudine. Mi sento smarrita perché non capisco più cosa fa parte di me e cosa no. Poi io non sono mai stata una spendacciona e non ho mai avuto le mani bucate quindi non mi riconosco... Non so come uscire da questa situazione. Spero di aver fatto capire almeno un pò ciò che sto provando e ringrazio chiunque leggerà.

5 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Gaia, intanto la ringrazio per aver condiviso aspetti importanti della sua vita e mi sento certamente di dirle che non deve giudicarsi e minimizzare il suo vissuto. Se in questo momento della sua vita affronta le difficoltà descritte nessuno può dirle che siano stupidaggini e se lo fa lei stessa evidentemente ha avuto una buona idea a rivolgersi a degli specialisti che possono aiutarla a comprendere e definire meglio questo disagio.

Avrei bisogno di avere molte informazioni che riguardano la sua vita privata, lavorativa o universitaria, sarebbe utile sapere come vive le sue relazioni interpersonali e con il mondo esterno. Sapere quali emozioni prova e quali sono gli eventi significativi della sua storia di vita potrebbe aiutarla a concentrarsi sugli aspetti che la portano a mettere in atto una serie di azioni confuse, non ben definite e che le causano malessere.

Potrei dire che alla sua giovane età può capitare di non avere le idee chiare e fare molte esperienze può aiutare a indirizzare una scelta ma mi sembrerebbe superficiale. Pertanto la invito a cogliere questo momento di crisi come l occasione per approfondire il suo malessere e cercare le risorse utili per modificare questi comportamenti con l aiuto di uno specialista. Per altre informazioni non esiti a contattarmi.

Grazie.

Ilaria Spagnolo

 

Dott.ssa Ilaria Spagnolo

Dott.ssa Ilaria Spagnolo

Roma

La Dott.ssa Ilaria Spagnolo offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Gaia,

ho letto le tue parole con molta attenzione, e voglio dirti fin da subito che non sono “cavolate”, e che no, non sei fuori di testa. Quello che descrivi — questo saltare da un entusiasmo all’altro, questo sentirti piena di idee e poi improvvisamente vuota, confusa, con la sensazione di non riconoscerti — è qualcosa che capita più spesso di quanto immagini. È il segnale di una mente stanca, che sta cercando un punto fermo, un senso di direzione, ma non riesce ancora a trovarlo.

Dalle tue parole si percepisce una grande sensibilità e una profonda ricettività verso ciò che ti circonda: assorbi molto, ti lasci ispirare, ti accendi facilmente, ma allo stesso tempo ti esaurisci in fretta, come se le energie si consumassero tutte nella fase iniziale. Quando poi l’entusiasmo svanisce, resta un senso di vuoto, quasi di perdita. È come se, per un attimo, avessi intravisto la possibilità di “ritrovarti” in un progetto o in una passione, e quando quella spinta si spegne, tutto sembrasse crollare di nuovo.

Non è superficialità, e non è mancanza di volontà. È un tentativo di riempire qualcosa che in questo momento dentro di te è sospeso, come se cercassi — a volte in modo frenetico — un’immagine stabile di te stessa. Ma l’identità non è una fotografia fissa: è qualcosa che cambia, che si costruisce, e a volte anche che si perde, prima di potersi davvero ritrovare.

Capita spesso nei periodi in cui ci si sente un po’ “fuori posto” o in transizione — magari dopo un cambiamento, una delusione, o semplicemente quando la vita non corrisponde più a ciò che immaginavamo. In quei momenti la mente prova a riempire il vuoto con idee, passioni, progetti, come se il movimento potesse sostituire la direzione. Ma la direzione, quella vera, nasce dal silenzio, non dal rumore.

Forse adesso ti servirebbe fermarti un po’, più che cercare un’altra cosa da fare. Fermarti non per bloccare l’energia, ma per ascoltarla davvero. Prova a chiederti, con dolcezza: “Cosa mi sta mancando davvero in questo periodo? Quale parte di me sto cercando in tutto questo fare?”.
Scriverlo — come già fai nel tuo diario — può aiutarti a mettere ordine e a riconoscere i fili che si ripetono: i desideri veri, quelli che tornano anche dopo le tempeste di entusiasmo, e quelli invece che si accendono solo per riempire un vuoto momentaneo.

Non sei sbagliata perché ti senti così. Stai semplicemente attraversando un momento in cui la tua mente corre più veloce del tuo cuore. E per tornare a sentirti “te stessa”, serve rallentare, darti tempo, e imparare ad accoglierti anche quando non sei motivata, quando non hai un progetto da seguire, quando non sai bene chi sei. È proprio lì che, pian piano, ci si ritrova davvero.

Ti suggerirei, se puoi, di parlarne con uno psicologo: non perché ci sia qualcosa di grave, ma perché avere uno spazio tutto tuo, dove poter dare voce a questo disordine interiore, può aiutarti a capire cosa ti sta chiedendo la tua mente e il tuo corpo. A volte, la confusione è solo una forma di ricerca: il modo che la psiche trova per dirci che è tempo di cambiare ritmo e guardare dentro, non fuori.

Hai già fatto qualcosa di molto importante: ti sei fermata a osservarti, hai scritto, e hai chiesto aiuto. Da qui può davvero cominciare un nuovo equilibrio — meno frenetico, ma più vero.

Un caro saluto

Dott. Fabiano Foschini

Dott. Fabiano Foschini

Milano

Il Dott. Fabiano Foschini offre supporto psicologico anche online

Ciao Gaia, Quello che stai vivendo ha un nome: “crisi di identità” Succede quando il nostro senso di sé — cioè chi siamo, cosa ci piace, cosa vogliamo — si fa confuso o instabile.
Può capitare in momenti di transizione o stress: dopo cambiamenti di vita, fine di relazioni, difficoltà lavorative, o anche periodi di forte pressione interna (“dovrei sapere cosa voglio!”). Saltare da un interesse all’altro, provare entusiasmo intenso e poi sentirsi svuotata, può essere un modo della mente per cercare direzione e significato, anche se dall’esterno sembra solo “instabilità”
Cosa potresti iniziare a fare: Cerca uno spazio terapeutico stabile
Parlare con uno psicologo può aiutarti a ricostruire un filo di continuità nella tua storia, capire da dove nasce questa oscillazione e imparare a riconnetterti ai tuoi bisogni reali, non a quelli “presi in prestito” dagli altri.
Ti servirà una base sicura dove poter esplorare chi sei senza giudizio né fretta. Quello che descrivi non è una colpa né un difetto: è un segnale che la tua parte più profonda sta cercando attenzione, radici e autenticità.
Può essere spaventoso, ma anche l’inizio di un percorso molto bello: riscoprire chi sei davvero, non chi pensi di dover essere o chi prendi in prestito dagli altri.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

 

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Buongiorno Gaia:
● lei è stata molto chiara nell’esprimere la sua situazione e le sue necessità,
● ed è stata molto abile e competente nel saper “chiedere aiuto” perché vede qualcosa di non lineare in quello che le sta accadendo.

📌 Le voglio portare un primo punto di riflessione con delle metafore:
● sembra che lei si “aggrappi” a qualsiasi stimolo le passi davanti che possa sembrarle interessante,
● come, contemporaneamente, sembra che lei si disinnamori per qualsiasi stimolo abbia fatto suo,
● un altalenare di sensazioni e di attività senza una programmazione logica o delle basi concrete, come se lei stesse tentando di “aggrapparsi” ad un bagnino mentre si sente in difficoltà in un mare agitato di cui non vede più il perimetro e le direzioni,
● il tutto in un altalenare di euforia e disinteresse e in un fluire di denaro che, come da lei, chiarito con “non ho mai avuto le mani bucate” non è abituata a spendere,
● e sente di avere necessità di “chiudere” qualche suo spazio vuoto o di trovare soddisfazione nell’applicare le sue abilità ma non vede chiara la direzione e procede a “tentativi” come se si stesse movendo in una stanza d’albergo che non conosce senza accendere la luce di notte.

📌 Quello che le vorrei far notare è che lei “parla” con il suo diario, quindi …con se stessa. Sicuramente un elemento interessante ma che, purtroppo, non le fornisce il vantaggio di un punto di vista distaccato di una terza persona.

📌 Esattamente questo le propongo. Si affidi con forza e serenità ad una terza persona. La scelga competente, ferma e decisa per come potrebbe servire a lei. Un professionista Psicoterapeuta con cui possa ragionare, riflettere, condividere e che sia differente dal suo diario. Questo le porterà un immediato beneficio per identificare il suo percorso di crescita e di identità personale.

Fabio Falino

Dott. Fabio Falino

Dott. Fabio Falino

Milano

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Cara Gaia quelli che descrive sembrerebbero oscillazioni dell'umore che potrebbero avere un certo impatto sulle sue scelte di vita quotidiana, il fatto di non riuscire a canalizzare bene tutte queste energie e il fatto di spendere tanto in qualcosa che dopo pochi giorni non è più così importante per lei andrebbe approfondito. Anche il non riconoscersi in quello che scrive non mi sembra banale ma degno di attenzione. C'è da capire se si tratti di qualcosa di transitorio o se merita attenzione da parte di un professionista. Resto a disposizione per una consulenza anche online. 

Un cordiale saluto

Dott.ssa Cuttone Maria Eleonora 

Dott.ssa Maria Eleonora Cuttone

Dott.ssa Maria Eleonora Cuttone

Catania

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