Buonasera,
Gaia é un'adolescente in fase di crescita; un'adolescente con una seperazione alle spalle di cui, probabilmente, porta ancora i segni; un'adolescente con una sorella minore malata, con cui ha dovuto condivedere l'attenzione e l'affetto dei propri genitori. Non possimo sapere quale sia il carico emotivo che questa ragazza porta dentro di sé … certamente l'età adolescenziale, che per definizione, è già di per sé un periodo di “crisi evolutivo” avrà amplificato i suoi momenti di sbandamento e confusione, accrescendo così, sia i conflitti interni, che verso le persona che gli stanno accanto.
Gaia sta vivendo grandi cambiamenti che riguardano la sfera fisica, psichica, ormonale, affettiva, è il periodo della ricerca della propria identità sessuale, dell'individualità e dell’indipendenza. Questo può portare ad atteggiamenti di ribellione e aggressività; in realtà l'aggressività di Gaia riguarda il suo processo di crescita, non il rapporto affettivo con lei o con la sorella. Gaia non ha smesso di voler bene, ma al momento ha altre priorità: prima fra tutte riconoscersi non più come figlia ma come essere indipendente; vuole "camminare con le sue gambe" e per fare questo ha bisogno di “cadere” e di sbagliare, proprio come quando da piccolina ha imparato a camminare da sola Quello che può fare, quindi, è e continuare a farle sentire la sua presenza costante ed essere pronti all’ascolto, darle affetto, attenzione e dimostrare il proprio interesse; questo è importante per instaurare una buona relazione affettiva.
Una maggiore apertura al dialogo ci permetterà di capire bisogni, dubbi e necessità dei figli e non quello di cui noi pensiamo abbiano bisogno.
Il dialogo e il rispetto reciproco sono le regole fondamentali per evitare di incrinare il rapporto in modo irreparabile.
Castighi e reazioni autoritarie rischiano invece di provocare l’effetto opposto poiché creare la frustrazione nei figli non farà altro che farli reagire in modo altrettanto radicale.
La soluzione ideale è quindi quella di porre poche regole generali di comportamento, da rispettare in ogni caso, piuttosto che cercare di limitare e controllare ogni aspetto della loro vita quotidiana, ma sopratutto porsi come esempio positivo, avere idee chiare noi stessi, su cosa è giusto e cosa è sbagliato, perché se i figli si accorgono di incoerenze o contraddizioni, perderanno tutta la fiducia in noi.
Le faccio i miei più calorosi auguri.