Da due settimane mi capita di soffrire di vampate di calore e di tremori

Andrea

Ciao a tutti, vorrei raccontarvi la mia situazione particolare. Sono un ragazzo di 17 anni e da due settimane mi capita di soffrire di vampate e di tremori senza un giusto motivo. Tutto è iniziato, due settimane fa, quando stavo fumando (non una sigaretta), dopo, essendo affamato sono andato in un bar, ho iniziato a mangiare, mi mancava la saliva e fin qui non mi preoccupavo perche era normale, considerando ciò che avevo fatto. Il cibo non andava giù, e iniziava a girarmi la testa, e stavo perdendo i sensi, allora esci fuori dal bar; la situazione peggiora, sentivo i rumori come se fossi in una bolla, la situazione iniziava a degenera a perche non riuscivo a stare in piedi, mia mamma mi viene a prendere, mi porta in farmacia a misurare la pressione; era tutto stabile eccetto gli elevati battiti cardiaci. Iniziavo ad agitarmi perche mi sentivo soffocare, chiedo di chiamare l'ambulanza, in seguito mi portano all'ospedale, mi fanno le analisi del sangue, l'elttrocardiogramma e risulta tutto nella norma, il dottore afferma che non ho niente, e dice di non preoccuparmi... Da quel giorni passa una settimana e mezzo... In classe ho una vampata e mi agito, cerco di calmarmi e funziona. Ora inizio a preoccuparmi, non vorrei prendere alcun ansiolitico perche le medicine coprono solo il dolore ma non lo eliminano. Non saprei cosa fare.. Ho bisogno che qualcuno mi dica se questi attacchi di panico mi stanno conducendo a un disturbo vero e proprio.

15 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Andrea, hai ragione quando dici che gli ansiolitici, o comunque gli psicofarmaci in generale "coprono solo il dolore, ma non lo eliminano", e questa tua affermazione mi ha colpito in un ragazzo di 17 anni. Mi fa pensare che tu capisca che dietro i tuoi "sintomi" ci sia qualcosa che sta sotto e che attraverso di essi tenta di venire fuori. Sapere questo è il primo passo per prendere in mano una situazione che forse ti sta sfuggendo di mano. E' probabile che le manifestazioni che hai avuto siano riconducibili ad uno stato d'ansia o di panico, del resto gli attacchi di panico non avvisano quando arrivano, si presentano all'improvviso! Ma sei in tempo, puoi decidere di farti aiutare per capire cosa ci sta sotto a livello emotivo e acquisire delle consapevolezze importanti su di te. Ti saluto augurandoti di trovare la forza di farti aiutare.
Dott.ssa Irina Boscagli

Dott.ssa Irina Boscagli

Firenze

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Caro Andrea, capisco il periodo di malessere che stai attraversando. Sei giovane e questa situazione ti ha colto all'improvviso. Da quello che scrivi mi sembra di capire che non si tratta di attacchi di panico, anche se spesso si associa questo nome ai sintomi da te descritti. Ma, vedi, il panico ha altre caratteristiche. Io ti consiglio di continuare a gestirli con le tue risorse personali, ad esempio con tecniche di autocontrollo o esercizi di respirazione. Addirittura potresti provare a prevenirli e programmare una serie di risposte da mettere in pratica al momento del bisogno. Questo ti aiuterà ad attenuare l'ansia anticipatoria che in genere prende. E di consultare uno psicologo se continuano e diventano una causa invalidante per te. Cari saluti,
Gentile M., l'assunzione di sostanze psicoattive, come la marijuana o l’hashish, possono in alcuni momenti provocare stati di alterazioni neurovegetative che la persona avverte come attacchi di panico, umore triste oppure euforico, fino ad arrivare alle vere e proprie allucinazioni, qualora la percentuale di THC (tedraidrocannabinolo o THC) sia particolarmente elevata. Nella maggior parte dei casi, questi disturbi scompaiono rapidamente. In alcun casi, possono "slatentizzare" una situazione di disagio e difficoltà psicologiche che la persona vive in quel momento. Amplificano una situazione di conflittualità che ciascun può avvertire in alcuni momenti delicati della propria esistenza. E' possibile comunque che nel suo caso si stia creando un circolo vizioso, l'adesione inconscia a quello che gli psicologi chiamano "la paura della paura": teme che i disturbi possano ripresentarsi e quindi la persona diventa particolarmente attenta e sensibile a qualsiasi stimolo corporeo. Le consiglierei di non tralasciare e di farsi aiutare da uno psicoterapeuta: essendo una situazione agli esordi è molto facile intervenire.
Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

Roma

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Ciao Andrea, non è detto che queste tue reazioni sfocino in un vero e proprio disturbo. Molto dipende dal fatto che tu prenda in mano la situazione e provi ad affrontare il problema ora che è in fase iniziale. Inoltre, le tue reazioni potrebbero essere collegate al fatto che fumi. In ogni caso è importante che tu provi a capire le motivazioni che ti portano a fumare; la causa del tuo malessere potrebbe infatti anche essere dovuta a qualche disagio interiore che fai fatica ad affrontare e che è lo stesso disagio che ti spinge anche a fumare. Spero che queste poche indicazioni ti aiutino ad intraprendere una strada verso la risoluzione del tuo problema...nel frattempo ti saluto e ti auguro buone cose. Se avessi bisogno di ulteriori chiarimenti puoi contattarmi anche telefonicamente.
 Stefano Falcini

Stefano Falcini

Pistoia

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Caro Andrea, Se gli esami fisici hanno detto che è tutto a posto, probabilmente hai avuto degli attacchi di panico, cioè ansia acuta. Sono d accordo con te sul fatto che l ansiolitico toglie il sintomo ma non risolve ciò che l ha causato. L ansia e' un meccanismo che si attiva per dirci qualcosa, per farci porre attenzione a qualcosa che non va.... Qualche colloquio con uno psicologo potrebbe aiutarti a capire che succede ed affrontare con successo questo momento "critico", prevenendo l' intensificarsi di un problema d ansia. Buona vita
Ciao M. I sintomi che sta descrivendo possono appartenere a quello che comunemente si definisce "ansia". Il primo episodio sembra essere dovuto alla reazione fisiologica per quello che aveva fatto, ma il perseverare di questi sintomi può indicare qualcosa. Non c'è da averne paura, piuttosto può affrontare queste sensazioni per capire meglio quello che sta accadendo. Le medicine non sempre aiutano e come ha giustamente intuito ha scritto in questo portale.. Il consiglio è sicuramente di trovare uno psicoterapeuta con il quale intraprendere un'analisi più approfondita della situazione e, soprattutto, risolvere i malesseri. In bocca al lupo!
Ciao Andrea, sono Tania. Innanzitutto, data la tua giovane età procedo col darti del tu. Quello che ti è successo, sembra avere tutte le carte in regola per essere identificato come un attacco di panico. Le vampate e i tremori sono sintomi dell’ansia; anche la mancanza di saliva, il giramento di testa e la sensazione di “essere come in una bolla”. I controlli che hai effettuato ti hanno confermato che a livello biologico tutto è nella norma. la tua preoccupazione di avere qualche disturbo è comprensibile, ma non allarmarti. Avere un attacco di panico non significa avere il disturbo da attacchi di panico. Il problema dove sta? Sta nella tua preoccupazione di poterne avere altri e nell'interpretare catastroficamente i sintomi tipici dell’ansia. L’ansia è una reazione emotiva normale nella vita dell’essere umano. Ci serve per proteggerci da qualche forma di pericolo. Nel tuo caso, il pericolo è rappresentato dalla paura di avere un disturbo e/o dalla paura di poter avere un nuovo attacco di panico, che ti porta a non voler avere assolutamente alcun sintomo ansioso. Cosa fare? Se vuoi e se ne hai la possibilità, contatta uno psicoterapeuta di orientamento cognitivo-comportamentale: puoi accedere anche al Servizio di Sanità Pubblica e pagherai solo il ticket. Lo psicoterapeuta ti aiuterà a non incappare nel circolo vizioso dell’attacco di panico. Spero di essere stata chiara e di aiuto. Cordiali Saluti
Buongiorno Andrea. Sicuramente i sintomi di cui è stato vittima non hanno niente a che vedere con cosa ha mangiato e forse neanche con cosa stesse facendo. In questi casi, c'è sempre un riferimento a quello che si agita dentro di lei in quel momento e può essere messo in moto da qualsiasi stimolo esterno e da soli non è proprio possibile riuscire a capire a cosa possa essere riferito. I sintomi trascurati tendono a cronicizzarsi o a cambiare aspetto, ma l origine rimane generalmente quella e quindi le consiglio di rivolgersi appena possibile ad un/una collega che sappia guidarla nel percorso di scoperta dell origine di tutto quello che le sta succedendo. Il suo inconscio le sta dicendo che deve fare qualcosa per sé e quindi....perché non ascoltarlo? Il mio più grande in bocca al lupo!
Caro Andrea, il primo "attacco" da te descritto in realtà sembra ti sia capitato in seguito all'assunzione di ashish o marijuana. E quelli che tu descrivi sono esattamente i sintomi che questo tipo di droga provoca nel momento in cui viene assunta. Nel secondo caso non dici se ancora eri sotto effetto o meno di sostanze, e non spieghi nemmeno se ne fai un uso frequente o sporadico. Per prima cosa ti consiglio di eliminare l'assunzione di droghe, e valutare se le cose vadano meglio in loro assenza. Sei giovane, capisco che tu possa essere attratto dalla trasgressione, ma ci sono modi meno rischiosi per farlo, che forse potrebbero farti stare meglio. Se il disturbo dovesse manifestarsi anche in assenza di assunzione ti consiglio di provare a parlarne con i tuoi genitori e rivolgerti ad uno psicologo della tua zona, sicuramente ti potrà essere utile a capire le cause del tuo disturbo e controllarlo, senza necessariamente prendere farmaci. Spero di esserti stata d'aiuto.
Dott.ssa Gloria Baisini

Dott.ssa Gloria Baisini

Brescia

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Caro Andrea, di solito successivamente all'attacco di panico si innesca una reazione a catena che ci fa avere paura di avere un attacco di panico, apprensione, preoccupazione che possa ricapitare e questa preoccupazione ci rende più vulnerabili ma soprattuto più attenti alle nostre sensazioni corporee. Questo circolo vizioso non è automatico e bisognerebbe vedere in che circostanze ti è capitato in classe. Infatti non appena hai avuto una sensazione fisica spiacevole che forse ti ha vagamente ricordato la precedente, di colpo ti sei agitato. Non è automatico che tu stia andando verso un disturbo ma un incontro con un professionista potrebbe servire ad approfondire l'argomento.
Caro Andrea gli attacchi di panico fanno parte dei ‘Disturbi di ansia’ e la loro sintomatologia può essere sia fisica che psicologica. Le cause non sono sempre facilmente identificabili ma sicuramente sono disturbi curabili e con alta percentuale di remissione completa. Se per te a livello fisico non è stato diagnosticato nulla di rilevante, ti consiglio di consultare uno psicoterapeuta per fare un percorso psicologico di tipo cognitivo-conportamentale. Ti faccio i miei auguri e ti salutto cordialmente.
I farmaci possono servire ad alleviare il disturbo momentaneamente. In ogni caso, non sono da disprezzare o da evitare comunque. Se servono penso sia corretto assumerli. D'altra parte, alcuni colloqui psicoterapeutici possono aiutare ad inquadrare le caratteristiche specifiche del disturbo e, in alcuni casi, anche a ridurlo. Vedi tu.
Salve Andrea, sono del parere che, quello che ha fumato e non è una sigaretta, sia la causa delle vampate e dei tremori di quel primo episodio, quale reazione del suo fisico e della sua struttura cerebrale. Quindi le consiglio di smettere di “fumare” se il suo desiderio è quello di stare bene. Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Zampiron

Dott.ssa Maria Zampiron

Padova

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Ciao Andrea, credo che sia stata la sostanza fumata- immagino cannabis- a provocarti i primi sintomi. Poi, in seguito allo spavento,hai avuto il secondo attacco d'ansia che, come scrivi tu, sembra proprio un attacco di panico. Probabilmente questi sintomi dovrebbero scomparire.In caso contrario, trattandosi di disturbi ansiosi, fatti seguire da uno psicologo e, mi raccomando, basta cannabis!!
Salve Andrea, Quello che stai descrivendo è l'esordio di un disturbo da attacchi di panico.. Le sensazioni provocate dal fumo hanno generato una sensazione di perdita di controllo sul tuo corpo e di conseguenza una spirale di paura che è sfociata nel primo attacco.. Gli attacchi successivi sono in genere provocati dal terrore di rivivere le sensazioni del primo attacco nelle situazioni che in vari modi lo ricordano.. Ti consiglio di intervenire subito, perchè piú precoce è la terapia rispetto all'esordio migliore è la prognosi.. Potresti provare ad iniziare soltanto con una terapia farmacologica ( antidepressivo + bdz ) naturalmente facendoti seguire da un medico specialista in psichiatria.. A volte è sufficiente.. Altrimenti molto efficace in questi casi è la psicoterapia cognitivo-comportamentale. Saluti.