Ricaduta terribile

Riccardo

Gentilissimi dottori di Psicologi Italia buongiorno
Innanzitutto grazie per il servizio che prestate
Cercherò di essere breve e di non rubarci tempo prezioso ma ho realmente bisogno di una mano
Mi chiamo Riccardo ed ho 46 anni
Ho sofferto di una terribile depressione dal 2011 al 2014
Prima non avevo mai avuto nemmeno un mezzo sintomo depressivo
Dopo 3 anni di cure e alti (pochi) e bassi (molti) ero totalmente guarito
Sono stato 6 anni rinato
Ho comprato casa, ho fortunatamente una moglie che mi ama e che amo, abbiamo preso un cane che per noi è come una figlia, amici, viaggi, ecc
Insomma ero tornato il Riccardo di sempre, quello di prima 2011
Purtroppo il 12 gennaio ho ricevuto una notizia non piacevole
Una cosa a detta di tutti risolvibilissima ma vista da me come un dramma
Una recensione negativa ad una attività commerciale dove in molti siamo stati denunciati per diffamazione (maledetti social)
Una cosa che il mio avvocato mi ha detto si risolverà probabilmente nel nulla
Ma io, sensibile e che non ho mai avuto alcun problema con queste cose l'ho vissuta malissimo
Ho subito un fortissimo stress non dormendo e mangiando per giorni fino a quando la depressione è tornata a farmi visita
Ho ricominciato quindi le cure con citalopram che avevo interrotto ad ottobre (in accordo con il mio medico dopo 6 anni di nessun sintomo) e xanax 30 gocce
Ma vengo al punto per il quale vi chiedo AIUTO
Le ossessioni
Me ne sono venute tantissime in questi 2 mesi maledetti
Ho toccato picchi di ansia che mai avevo toccato in vita mia
Ma sono molto preoccupato delle ultime ossessioni che mi sono recentemente venute
Ad esempio la paura d'impazzire (tipica del disturbo ansioso) è diventata voglia d'impazzire (ma io sono il primo a rendermi conto che non ha senso)
La paura di perdere il controllo e di non ragionare è diventata "io non voglio più ragionare"
Insomma ossessioni che mi creano un disturbo enorme perché mi impediscono di vivere serenamente e mi fanno sentire un vero idiota che sembra quasi debba complicarsi necessariamente la vita più di quanto la stessa lo è già
Io sono un ragazzo intelligente, credetemi e vorrei poter scacciare in modo razionale un pensiero assurdo come "ho voglia d'impazzire" ma non ci riesco
Mi scrivo anche lettere positive che mi rileggo in quei momenti ma le ossessioni vincono sempre e mi annientano dentro
Parlo ore ed ore con mia moglie, con mia madre
Mi dicono che non sono io che ho queste ossessioni ma è la depressione
Che nel primo episodio avevo gli stessi sintomi
Ci sto provando
Esco ogni mattina con il cane, sto fuori ore (anche se fosse per me tornerei a casa dopo 10 minuti)
Faccio la cura farmacologica
Ma queste STUPIDE ossessioni mi stanno devastando
Vi prego ditemi il vostro illustre parere
Ditemi che non sono cose anticamera della pazzia
Una buona giornata e scusate se sono stato prolisso
Con stima, Riccardo

5 risposte degli esperti per questa domanda

Carissimo Riccardo

volevo chiederle se oltre alla cura farmacologica ha affrontato anche un percorso di tipo psicoterapico. È complesso poter esprimere una risposta che possa darle sollievo, rischierei di fare un discorso teorico e poco sentito, come credo serva a lei. 
posso solo dirle che in questi casi i farmaci sono necessari tanto quanto la psicoterapia, che le consiglio vivamente di intraprendere

Io rimango a sua completa disposizione anche per un consulto online.

Barbara Iurato

Gentile Riccardo,

Dal suo racconto si evince importante malessere, attenzione a questo pensiero ricorrente ma (forse) anche giudizio più sul versante negativo verso se stesso.

Da come invece lei scrive mi sembra una persona con molte risorse personali e molto determinato.

Come ha provato a riformulare queste sue ossessioni? Di che tipo sono?

Con la cura farmacologia le sembra di star meglio?

Le consiglio essendo che questi pensieri mi sembra che le stiano modificando la sua routine quotidiana di valutare anche un percorso psicoterapeutico dove poter osservare da una nuova prospettiva, senza giudizio, insieme ad una persona esperta nella tecnica magari a trovare una nuova strategia e una modalità per "riformulare" questi pensieri.

Resto a disposizione per informazioni, richieste, se volesse rispondere alle domande e/o per eventuale inizio di percorso.

Dott.ssa Federica Ciocca 

Psicologa e psicoterapeuta 

Ricevo a Torino, Collegno e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Gentile Riccardo,

Spesso una ricaduta nella patologia viene innescata da eventi scatenanti che causano una forte condizione di stress che, se per alcune persone non viene vissuta come un “dramma”, per altri può rivelarsi impresa ardua da affrontare.

Cosa stava accadendo nella sua vita quando è giunta la “notizia non piacevole”?

E cosa accadeva nella sua vita nel 2011 quando ha avuto luogo il primo esordio della sua condizione depressiva?

Cosa sente nel suo corpo, come prende forma questa sua “voglia d’impazzire”, questa “voglia di non più ragionare” che forse acquista un senso proprio nella voglia di perdita di controllo che il suo corpo reclama? 

Unitamente al supporto farmacologico di cui già in passato ha beneficiato, affianchi con fiducia un percorso di psicoterapia sotto la guida di un professionista del benessere psicologico, che saprà accompagnarla lungo un percorso di conoscenza di sé e dei suoi bisogni al fine di ritrovare un nuovo equilibrio psicofisico.

Cordiali saluti.

Dottoressa Daria Carli Giori

Psicologa Psicoterapeuta a Sesto calende (VA) e online.

Dott.ssa Daria Carli Giori

Dott.ssa Daria Carli Giori

Varese

La Dott.ssa Daria Carli Giori offre supporto psicologico anche online

Gentile Riccardo

attualmente dici di temere di perdere il proprio controllo e di non riuscire più a ragionare in seguito alle disavventure in cui sei incappato. La tua narrazione lascia intendere un tuo voler gestire e padroneggiare la situazione in modo quasi assoluto e non riuscendo a farlo, perchè oggettivamente non tutto dipende da te, elabori meccanismi difensivi che che ti fanno essere ossessivo e soprattutto ti proiettano in una situazione in cui inconsciamente ti deresponsabilizzi pensando di perdere la ragione. Il meccanismo è abbastanza complesso ma tu potresti affrontarlo attraverso il principio di realtà. Chiediti prima di tutto cosa vuoi in questa situazione, qual è l'obiettivo che vuoi raggiungere. Poi vedi cosa puoi fare per poter raggiungere tale obiettivo e metti in atto tutto quello che puoi fare anche chiedendo aiuto (avvocato, altri). Poi accetta quello che succede e se non ti aggrada metti sempre in atto ciò che può dipendere da te. Ricorda sempre di rimanere te stesso e dare fiducia alle tue iniziative confidando nella riuscita senza ossessivamente pretendere di risolvere tutto con un colpo di spugna. La vita è una costruzione dei nostri intenti che si realizza giorno dopo giorno.

Buongiorno Riccardo e grazie innanzitutto per aver deciso di aprirsi e di raccontare la sua storia su questo portale: è un gesto di grande coraggio e fiducia e, come tale, va riconosciuto.

Ho letto molto attentamente le sue parole e sono rimasta molto toccata dalle sofferenze che ha attraversato e che ora, nuovamente, si trova ad affrontare.

Ovviamente, tutto il suo racconto e il suo vissuto meriterebbero un approfondimento che qui non è possibile compiere ma, sulla base di quanto ha riportato, è possibile fare insieme alcune considerazioni: quello che le sta accadendo sembra non rientrare più nella categoria “depressione”, vissuto sperimentato in passato quanto, piuttosto, in un problema “ossessivo” che, come conseguenza, porta ad un abbassamento dell’umore e a una reazione depressiva.

Per quanto riguarda le ossessioni, queste sono, per loro natura, estenuanti: pensieri ripetitivi che si appigliano a qualunque stimolo pur di venir fuori e di terrorizzare la persona, chiudendola in un vortice di ulteriori pensieri da cui sembra non ci sia una via d’uscita. E, in effetti, questa è la caratteristica peggiore delle ossessioni: se mi metto a discutere con loro, loro avranno sempre ragione.

Se mi metto a seguire quel pensiero ossessivo e a cercare una risposta razionale, finirò comunque con il perdere la battaglia, perché l’ossessione avrà sempre l’ultima parola.

Comprendo quindi benissimo il suo terrore, la sua fatica, la sua paura di star impazzendo, la sua paura di sembrare “stupido”. Il suo terrore e la sua fatica sono normali. La paura è normale. Ma mi sento di rassicurarla in questo: lei non sta impazzendo. Lei non è diventato improvvisamente stupido, anzi.

Dalla sua storia emerge un uomo dalle mille risorse, che ha già combattuto una sua battaglia contro un malessere psicologico dalla quale è uscito vincitore, tornando a vivere e a dedicarsi a ciò che di davvero importante è presente nella sua vita: i suoi affetti.

Sono certa quindi che anche ora, nonostante il dolore, lei abbia il suo bagaglio di risorse pronto a sostenerla e a farle affrontare a testa alta anche questa difficoltà.

Ciò che posso dirle rispetto al trattamento delle ossessioni è questo: all’interno del percorso di terapia si impara, insieme al terapeuta, a riconoscerle, a dare loro un nome e a prendere distanza dalle stesse quando iniziano ad attaccare la mente, facendo sì che il loro volume si abbassi, che il loro contenuto non la influenzi più, che non le appaiano più tanto invadenti e spaventose, così da poter continuare a vivere a pieno la sua vita.

Come può comprendere, non viene condotta una lotta alle ossessioni, perché questa lotta sarebbe sfiancante e inutile; piuttosto, si impara a vincere con una strategia migliore: lascio che voi ci siate, ma cambio l’impatto che avete su di me.

Se un pensiero c’è e non ha più impatto, rimane un pensiero nel vento.

Nella speranza di essere stata di aiuto, la saluto e le auguro una buona giornata.

Ci tenga aggiornati.

Dott.ssa Lucia Vittone