Gentile sig. Fabio
Suo figlio ha 17 anni ed è quindi un adolescente. L’adolescenza è un periodo di crescita, il passaggio dall’infanzia, all’età adulta, con tutto quello che ne consegue dal punto di vista sociale, ma soprattutto psicologico.
Tutto ciò per dirle che vivere una crisi in età adolescenziale, non è di per sé sinonimo di patologia, ma, ovviamente, non va neanche sottovalutata.
Ritengo che la sua bocciatura a scuola, come pure, le difficoltà nello studio e l'abbandono della squadra di calcio in un momento di difficile, rappresentino prevalentemente l’effetto, piuttosto che la causa del disagio di suo figlio.
Quello che appunto bisogna capire è se si tratta di una crisi, che crea in ogni caso forte sofferenza per il diretto interessato e per i suoi familiari, dovuta alla fase evolutiva che suo figlio sta attraversando, oppure è il segnale di una sofferenza psicologica più profonda.
Per potere capire ciò è necessario che voi genitori facciate una consultazione specialistica di tipo psicologico.
La presenza di voi genitori (quindi anche della madre di suo figlio) è fondamentale: sia perché, data la sua giovane età, potete fornire informazioni preziose allo specialista psicologo sul suo precorso di crescita, sia perché, insieme allo stesso psicologo, potete valutare l'opportunità di coinvolgere direttamente vostro figlio nella consultazione.
Inoltre lo specialista potrà fornirvi degli utili consigli, nonché vi potrà sostenere in questo momento difficile che, ovviamente e comprensibilmente, anche voi, state attraversando.
Rispetto a chi rivolgersi, io conosco un Centro di Milano, che è il Servizio di Psicoterapia Psicoanalitica SPP che offre servizi di elevata qualità a prezzi calmierati.
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