Mia nipote soffre di crisi respiratorie.

Anna Maria

Mia nipote ha 11 anni e da circa un anno soffre di crisi respiratorie. All'inizio pensavamo fosse un problema causato dal setto nasale deviato,oppure visto che é una bambina allergica, avevamo ipotizzato che la sua leggera allergia alla polvere fosse peggiorata.In questi giorni questi episodi sono peggiorati, quasi ogni giorno siamo costretti ad andarla a prendere a scuola.Non sapendo in che direzione iniziare a muoverci,ci siamo rivolti ad un pediatra che ci ha detto che la bambina sta bene, ma che purtroppo soffre di crisi respiratorie da ansia. Essendo una bambina molto emotiva ed ansiosa, ci ha consigliato che durante questi attacchi bisogna soltanto calmarla.Cosa mi consigliate? E' il caso di farle fare un colloquio con uno psicoterapeuta?Spero di avere al più presto un vostro parere. Grazie e arrivederci

29 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Anna Maria, sua nipote è in un'età molto particolare, forse ultimamente il senso di ansia e preoccupazione si è acuito per qualche ragione legata al processo di crescita. Vi consiglierei di rivolgervi ad uno/a psicoterapeuta che possa aiutarvi a comprendere meglio il motivo e la natura del suo disagio.
Gentile utente, i disturbi di natura psicologica o psicosomatica dei bambini spesso evidenziano una problematica di natura familiare. Sarebbe il caso di non puntare il dito sulla bambina , ma di cercare allargando il contesto di indagine di capire che significato acquisita questo comportamento ansioso all' interno della sua famiglia. Lei nella sua richiesta non ci dice nulla dei suoi genitori, del loro rapporto, di chi la va a prendere a scuola e se ne occupa e come mai sia lei a cercare una soluzione ..... Ecc... La invito a fornire molte piu informazioni e se mai di rivolgersi ad una psicologo o psicoterapeuta non portando la sola bambina in consultazione , ma anche le persone che hanno un ruolo fondamentale nel suo accudimento. Cordialmente
Consiglierei di valutare in primis la causa, l'origine, di quest'ansia, con dei colloqui preliminari da uno psicologo. In seguito si può intervenire a livello psicoterapico, se è necessario e si ravvisano gli estemi per farlo. Ma intanto è importante capire cosa porta questa reazione nella bambina, cosa significa e cosa veicolano questi attacchi. La mancanza di respiro è solo uno dei sintomi del panico, il più evidente, le origini di tale fenomeno vanno sicuramente indagate con molta attenzione.
salve, le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta specializzato per l'età evolutiva.
Signora Anna Maria io le rispondo di no. Perlomeno non ora, in questo momento la psicoterapia non serve, non si capisce da qui su quali basi il collega medico abbia fatto diagnosi di stato ansioso. Pertanto le consiglierei di approfondire le indagini mediche per escludere qualsiasi problematica di natura organica. Poi, mi pare di capire che lei sia una persona attenta e sarà molto legata a sua nipote: continui a essere vigile e presente, la bambina di sicuro saprà che ha qualcuno su cui contare.
Dott.ssa Mirella Caruso

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Roma

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Premesso che non è facile individuare il confine fra una disfunzionalità fisica e il vissuto di angoscia del paziente, è opportuno portare avanti le verifiche in un senso e nell'altro poiché rappresentano il modo di esprimere uno stato di sofferenza, per sua nipote. Nell'orizzonte della Psicosomatica Integrata, in cui mi muovo, l'angoscia spesso assume un forma somatica, si "trasduce" nel codice digitale del corpo (Scognamiglio, 2008). Questo genera una empasse anche dal punto di vista dell'interevento clinico: non sempre una psicoterapia classica può aiutare pazienti che hanno raggiunto una deriva somato-forme nell'espressione del proprio "stare-male". Sicuramente sua nipote ha bisogno di essere ascoltata e seguita nella sua totalità, da uno specialista che tenga in conto di tutte le Sue implicazioni psicologiche/soggettive e somatiche.
Cara Annamaria, è certamente importante consultare uno psicoterapeuta, dopo aver escluso degli aspetti organici come il setto nasale, allergia e altro. Attraverso un primo incontro con te o con i genitori il terapeuta potrà capire meglio la situazione e a proposito di situazioni forse esistono delle situazioni in cui tali crisi si esprimono in modo più intenso di altre?(es. a scuola). Approfondendo questi aspetti il terapeuta saprà sicuramente cosa fare. Consiglio per queste situazioni uno psicoterapeuta che abbia già visto bambini e adolescenti e di orientamento cognitivo-comportamentale.
Buongiorno, escluse le cause "fisiche" tramite accertamenti medici, consiglierei ai genitori della bambina di contattare una psicologo per indagare su altre possibili cause. Ad esempio sarebbe interessante sapere se in questi ultimi giorni sia avvenuto qualcosa che abbia contribuito all'acuirsi delle crisi asmatiche. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Gentile Anna Maria, il problema va affrontato immediatamente con un colloquio psicologico con uno psicologo dello sviluppo e dell'età evolutiva; ancor meglio se è uno specialista dell'infanzia. Non posso consigliarle di meglio vista la situazione che mi ha descritto. Personalmente opterei per una psicoterapia che coinvolga anche la famiglia, quindi un approccio sistemico relazionale. Per eventuali consigli vista la vicinanza geografica potrei indicarle alcuni professionisti che si occupano delle problematiche da lei descritte. Viceversa cerchi qualcosa nelle sue immediate vicinanze magari con le coordinate da me consigliatele. In bocca al lupo.
Gentile signora Anna Maria, io le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per una valutazione specifica rispetto all'ansia di sua nipote. È importante infatti, oltre che prevenire le crisi respiratorie, capire quali sono i motivi di quest'ansia, prima che inizi ad evitare, come già sta facendo con la scuola, le diverse situazioni che le consentono di crescere e di acquisire una giusta dose di fiducia in se. Inoltre l'aiuto di un terapeuta potrà sostenere voi familiari nella gestione di queste crisi, perché spesso le rassicurazioni non sono sufficienti se rimandano un'idea di se fragile in chi viene rassicurato! Resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti Cordiali saluti
Dott.ssa Simona Guglielmucci

Dott.ssa Simona Guglielmucci

Roma

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Gentile sig.ra Anna Maria se effettivamente il pediatra ha escluso patologie fisiologiche (tramite visita ed appropriate analisi cliniche) ritengo che sia il caso di consultare uno psicologo/a per verificare se trattasi di un possibile disturbo d'ansia (es. attacchi di panico). La bambina/ragazza si trova in una fase particolare dello sviluppo (pubertà-adolescenza) e l'aspetto ansioso potrebbe essersi intensificato proprio a causa dell'evolversi della sua personalità. Per la consultazione dello psicologo può rivolgersi anche alla ASL di appartenenza o ad un consultorio familiare. Le faccio i miei auguri e La saluto cordialmente.
Cara Anna Maria, io le consiglio di sentire un psicoterapeuta, poiché calmare solo la bambina nel momento della crisi non va sicuramente ad eliminare la causa. Se la situazione sta peggiorando, deduco che comunque non si sta risolvendo con il consiglio del pediatra. Sarebbe utile farle fare degli incontri con un esperto, visto che il problema comincia a condizionare anche il normale svolgimento delle attività della bambina. Spero che seguirà il mio consiglio. Cordiali saluti
Gentile signora, certamente calmarla e rassicurarla è l'unica cosa che potete fare al momento quando la bambina ha queste crisi, tuttavia evitare i luoghi e le occasioni delle crisi di per sè non serve a calmare l'ansia, quindi andarla a prendere da scuola può calmarla al momento, ma non serve a far cessare le crisi, che col tempo rischiano di diventare più frequenti. Rivolgetevi ad uno psicoterapeuta, vista la giovane età della bambina, l'orientamento sistemico potrebbe essere adatto. Saluti
Buonasera Anna Maria, la situazione che lei descrive non è sicuramente facile da affrontare senza il sostegno di una figura professionale specializzata che la aiuti a comprendere l'origine dell'ansia di sua nipote. Potrebbe derivare, infatti, da difficoltà da imputare all'ambiente scolastico e conseguente fobia, oppure da difficoltà di separazione dalla figure familiari e genitoriali. Le cause possono essere le più disparate e, per risolvere il malessere, è necessario fare un'analisi più approfondita di queste, magari sottoponendo i genitori stessi a dei colloqui con lo psicologo/a, in modo che il quadro sia più chiaro e si possa intervenire in modo corretto. Per contenere l'ansia della bambina consiglio comunque di mantenere un atteggiamento comprensivo ma anche forte e non cedere eccessivamente alle sue richieste pur di farla stare meglio il più velocemente possibile. Piuttosto starle vicino nell'espletamento dei suoi compiti e delle sue attività quotidiane, trasmettendole il senso del dovere e ascoltando i suoi bisogni laddove li esprima: insomma, trovare il giusto compromesso ed essere il più comprensivi possibile. Spero di esserle stata d'aiuto.
Dott.ssa Gloria Baisini

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Brescia

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Salve, penso che la bambina attraverso le sue crisi respiratorie stia comunicando un suo disagio. Penso sia il caso di fare un colloquio con uno psicoterapeuta. Nel caso ha desiderio mi invii una mail. Cordialmente
Gentile Signora Anna Maria da quello che ci scrive sembra proprio che sua nipote abbia dei veri e propri attacchi d'ansia. Interessante sarebbe sapere se si limitano solo al contesto scolastico o se si verificano anche in altre circostanze. Ad ogni modo io consiglerei ai genitori, di fare un paio di colloqui con un terapeuta per capire la storia e il momento in cui sono comparsi i disturbi di sua nipote. Sarà il professionista poi a valutare il caso di vedere o meno la ragazza. Potrebbe essere utile qualche tecnica di rilassamento da mettere in pratica per affrontare e gestire al meglio le crisi. A presto
Assolutamente sì.Il consiglio è di fare un colloquio con un collega che si occupa di età evolutiva e che sia adeguatamente formato.Il fatto che sua nipote sia una bambina emotiva e ansiosa potrebbe portarla ad amplificare questa sua sintomatologia di fronte ad eventi stressanti. Inoltre la minore si trova in un'età critica(la preadolescenza)e il sintomo è espressione di un disagio.Ciò anche per darle la possibilità di affrontare, da adulta, in maniera più serena gli eventi quotidiani. In bocca al lupo
Salve cara Signora di Salerno, dal racconto sintesi della storia di sua nipote si evince un problema psicologico in un età evolutiva particolarissima, che è la pre-adolescenza. I cambiamenti che apporta questo periodo della vita di una bambina che piano piano diventa una ragazza, posso indurre a stati emotivi forti accompagnati da ansia e agitazione. Io consiglierei di indagare circa le paure ai cambiamenti che sottendono alle crisi di ansia di sua nipote mediante l'aiuto di uno specialista- Salve
La conclusione a cui è giunta è corretta. Parlandone prima con la diretta interessata, sarebbe opportuno appronfondire quanto sta accadendo con un/a collega che si occupi di pre-adolescenti (all'età di 11 anni non si è più dei bambini). Cordialmente
Dott. Cesare Marangiello

Dott. Cesare Marangiello

Monza e della Brianza

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Gentile utente, considerato il responso del medico, senz'altro è il caso che la bambina sia vista da uno psicoterapeuta che potrà più facilmente individuare i fattori scatenanti e sottostanti le crisi ansiose. Tenga presente che nella terapia dei minori è sempre opportuno chiedere la disponibilità dei familiari per una psicoterapia familiare. Cordiali saluti
Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

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Credo che sia importante fare almeno una valutazione da uno psicoterapeuta esperto in età infantile, oppure da un neuropsichiatra. Cordialmente
Gentile Anna Maria, purtroppo gli elementi a disposizione non sono sufficienti ad inquadrare bene la situazione. Affidandomi al parere del pediatra, le consiglio di consultare quanto prima uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale per sua nipote. L' ansia non passa "calmando" chi ne soffre; non è sufficiente. È necessario comprendere le cause che hanno portato sua nipote ad interpretare erroneamente un evento o una situazione attivando l'ansia come risposta disadattiva. Successivamente sarà opportuno insegnare alla ragazza pensieri e comportamenti più funzionali. Spero di essere stata esaustiva.
Salve Signora, Le consiglio di rivolgersi ad un neuropsichiatra infantile per una valutazione complessiva e valutare, con questo specialista, se è il caso di procedere ad una psicoterapia individuale o familiare. Grazie per il contatto.
Salve Anna Maria, in genere in situazioni simili a quella che lei riporta, accanto agli aspetti medici vanno presi in considerazione anche quelli psichici. Visto che il pediatra ha escluso una base organica del malessere, è probabile che le crisi di sua nipote siano legate a stress emozionali legati a qualcosa che la bambina sta vivendo in famiglia o a scuola. Sicuramente vi sarà utile rivolgervi ad uno psicoterapeuta familiare. In questi casi e quando ci sono bambini, è utile una consulenza familiare in quanto aiuta a capire bene cosa sta accadendo.
Cara signora, certamente sarebbe utile un colloquio con uno psicoterapeuta e le consiglio di farlo subito, dal momento che mi racconta di una situazione che sta peggiorando e che rischia tra l’altro di creare alla bambina anche problemi scolastici. Di sicuro il professionista vorrà fare un colloquio con i genitori e anche con lei dal momento che mi sembra coinvolta e interessata a sua nipote, per poi incontrare la bambina. Spero di esserle stata utile. Cordiali saluti,
Le consiglio un colloquio al fine di definire esattamentel'origine del disturbo. Ogni consiglio basato su questi pochi elementi potrebbe essere non adeguato e risolutivo. Distinti saluti
Dott.ssa Maria Ricciardi

Dott.ssa Maria Ricciardi

Caserta

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Salve Anna Maria, penso che il problema di sua nipote debba essere affrontatao con la partecipazione dei genitori, talvolta questi sintomi hanno un chiaro significato se letti all'interno del contesto familiare. Può suggerire ai genitori di sua nipote di contattare uno psicoterapeuta familiare, che possa incontrare tutti i membri della famiglia, compresi altri fratelli se ci sono, così si può evitare di patologizzare la problematica della bambina, e ottenere una visione più completa del problema. Buon tutto,
Gentile Anna Maria, esculsa l'ipotesi di un'origine medica del malessere di sua nipote, può esserci la probabilità di una causa psicologica. Giusto il consiglio del pediatra che, in maniera forse ingenua ma intuitiva, dice di calmarla. Bisognerebbe però trovare il modo giusto di fare questo e provare anche a cercare le cause del disagio di sua nipote. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta della sua zona per una consulenza o iniziare un percorso. Lo scopo sarebbe quello di capire l'origine dell'ansia di sua nipote e di gestire al meglio le "crisi d'ansia" della ragazzina. Con esercizi di respirazione, rilassamento, di allenamento alla calma, imparando a riconoscerle prima che si scatenino e ad accettarle. Insomma, esistono tutte una serie di tecniche e di strategie che anche in poco tempo possono aiutare sua nipote a vivere molto più serenamente e a ritrovare il sorriso e il benessere. Resto a disposizione per altri chiarimenti. In bocca al lupo.
Cara Anna Maria, la situazione che descrive mi pare complessa e delicata, e lei non fornisce dati sul contesto di vita della ragazzina, quindi è difficile dare un parere. Per prima cosa, cercate di capire se gli attacchi respiratori avvengono nella stessa modalità, frequenza, intensità nei diversi ambienti di vita: casa, scuola, altri luoghi….Lei parla specificatamente di scuola: c’è forse qualcosa che in questo periodo turba particolarmente sua nipote a scuola? Sono d’accordo per un colloquio con un terapeuta, ma credo dovreste farlo in primo luogo voi (i genitori) per descrivere bene la situazione e mettersi in gioco in prima persona. Sarà poi lo psicoterapeuta a valutare di convocare la ragazzina. Nel frattempo consiglierei a chi la segue di provare a parlare con lei , cercando di capire se c’è qualcosa che la turba particolarmente e tranquillizzandola sul fatto che vi state occupando di lei e le sue crisi si risolveranno. Tanti auguri!